Il bocconotto di Castel Frentano: trecento anni e non sentirli
Il bocconotto di Castel Frentano fa parte della tradizione del centro sud Italia e venne inventato con la diffusione del cacao, probabilmente nel Settecento.
È un pasticcino tondo ripieno di cioccolata, crema, miele o altro ancora. Viene realizzato con farina, zucchero, mandorle, uova, olio e cioccolata. Una soffice pasta frolla a forma di tronco di cono rovesciato, farcita da un morbido ripieno di mandorle e cioccolato. Quello che mancava in quell’occasione era la ricetta, nota ai “fatti di cronaca” per essere gelosamente custodita da ogni famiglia di Castel Frentano. Il significato quello di ‘un dolce in un boccone’, o almeno è questo a cui sembra alludere il suo nome. Vero è che la sua bontà particolare ha portato la tradizione a cedere in favore di una dimensione più generosa, per qualche ‘boccone’ in più. Si tratta di un dolce molto antico: la presenza del cioccolato e del caffè consentono di far risalire la sua origine al Settecento, periodo in cui cominciò in Abruzzo l’importazione proprio di questi due prodotti caratteristici del ripieno.
Quanto alla sua provenienza, la località che ancora oggi ne vanta orgogliosamente i natali è Castel Frentano, un grazioso paese vicino Lanciano, nella provincia di Chieti, ma certamente la sua fama lo rende facilmente reperibile in tutte le pasticcerie e bar dell’Abruzzo. Si tratta di un pasticcino dalla forma tipicamente riconoscibile, molto simile a quella di una crostatina profonda e perfettamente sigillata in superficie: ma la particolarità della consistenza è tutta nella frolla, che anche in questo caso, esattamente come in tutti i dolci abruzzesi, è priva di burro. L’olio extravergine d’oliva, infatti, è protagonista indiscusso ancora una volta nell’arte dolciaria abruzzese e il bocconotto non ne è escluso. Ma la morbidezza dell’impasto, è tutta riposta nell’uso esclusivo dei rossi d’uovo a cui è dovuta la facile lavorabilità di una ‘frolla’ dalla consistenza ‘fondente’ pari a quella del ripieno. Proprio il perfetto gioco di equilibri tra guscio e ripieno rendono il Bocconotto un raro patrimonio culturale difficilmente riproducibile, se non si è a conoscenza di tutte le accortezze del caso. A questo proposito è possibile verificare la particolarità del procedimento, che richiede di lavorare l’impasto aggiungendo la farina a occhio, guardando un video che racconta molto bene ‘L’arte del Bocconotto’.
Questa è la ricetta ufficiale sul sito del Comune di Castelfrentano. Ingredienti: Per la pasta: 4 Rossi; 100 g zucchero; 50 ml olio evo; 1 cucchiaino liquore; 1/4 limone grattugiato. Per il ripieno: 300 ml di acqua; 100g di zucchero; 100 g di cioccolato; 100 g di mandorle tostate e tritate; Aroma di cannella; 1/2 cucchiaino di caffè in polvere; 2 rossi d'uovo. Istruzioni: Si fanno bollire i 300 ml di acqua, con i 100 g di zucchero e si fa sciroppare il tutto; a questo punto si aggiungono il cioccolato, le mandorle tostate, la cannella e il caffè in polvere. Quando si raffredda il tutto, si aggiungono i 2 rossi d'uovo e si sbollenta. Per la pasta frolla si aggiungeranno i rossi d'uovo montati con lo zucchero; in precedenza si sarà montato 1/4 bianco d'uovo a neve: inoltre si saranno mischiati, con l'olio, le bucce dei limoni grattugiate e la farina necessaria; quindi bisogna ungere con l'olio o con burro le pareti interne delle formette, entro le quali si metterà della pasta frolla, che deve aderire, in uno strato sottile, alle pareti delle formate; in questa sottile camicia di pasta frolla, di ogni formetta, bisogna versare il ripieno di cioccolato e mandorle tritate; compiuta questa operazione, bisogna coprire ogni formetta con un dischetto di pasta frolla, che faccia da coperchio del bocconotto; ora resta solo da infornare le formette ripiene nel forno a 180 gradi; dopo la cottura, avranno assunto un colore ambrato; quando i bocconotti si raffreddano, si estraggono dalle formette, si allineano sui vassoi e si ricoprono di un fitto strato di zucchero a velo. Note: Ricetta rimodulata per 10 bocconotti, stampo medio piccolo.