Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding: Cerimonia di Premiazione per la prima edizione

Venerdì 14 marzo, alle ore 17:00, nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding, un prestigioso concorso letterario internazionale dedicato a autori e autrici oriundi/e, nonché ad italiani e italiane che risiedono all'estero.
Saranno presenti, tra gli altri, i due vincitori della prima edizione del Premio, Elisa Kirsch e Domenico Capilongo.
"Per un po' ho pure provato a negare la mia italianità, finché non ho capito che integrarsi significa mettere d'accordo due anime. Certo, quando parlo in italiano sono una persona diversa, sono davvero “io”(mi è sempre sembrato di mentire dicendo a mio marito “Ich liebe dich” anziché “ti amo”), ma l'Elisa che parla in tedesco, ormai mi è piuttosto simpatica. Ciononostante, qui sono “die Italienerin” e in Italia sono “la tedesca”: va bene così. Anche se questo vuol dire sentirsi sempre divergente, non sentirsi completamente a casa da nessuna parte. L'italiano non è nemmeno più mio. Nella mia agenda si alternano lingue. Dimentico parole. Continua a leggere in italiano e a scrivere per mantenerlo, perché questo sgretolarsi si interrompa o almeno avanzi più lentamente. Ricevo complimenti per il bilinguismo dei miei figli, non è un dono caduto dal cielo, ma impegno quotidiano: parlo in italiano, compro e leggo loro libri in italiano, li mando a lezione di italiano, curo le tradizioni italiane e ripeto loro fino allo sfinimento che anche lì sono le loro radici e di non dimenticarsene mai. È il più grande regalo che ho fatto loro. Le loro radici non affondano nel terreno: sono radici plurime e aeree, ancora un po' sporche del terreno che le aveva accolte, che tendono al cielo intrecciandosi tra loro. E si intrecciano anche con le mie." Dal racconto "Il Paese dove (s)fioriscono i limoni" di Elisa Kirsch*
"I primi mesi a Toronto furono terribili per lui. Non aveva mai sentito un freddo così profondo. Mi ha detto, tuttavia, che la prima nevicata era così bella che il movimento lento dei fiocchi di neve che cadevano come stelle lo aveva incantato. Si sentiva come se fosse stato tutto un sogno meraviglioso finché non arrivò il freddo. Poteva sentirlo tra i denti. E' stato costretto a condividere una piccola stanza in un appartamento con altri due uomini. C'era tanta disperazione in quei giorni. La caccia al lavoro, al cibo, alla promessa di una vita migliore era fin troppo reale. Spesso incontravano discriminazioni da parte di una popolazione prevalentemente anglosassone che li ritrovava disgustosi e incivili. Sono stati allontanati dal lavoro. Sono stati fermati dalla polizia e sgridati per le strade. Hanno fatto del loro meglio per integrarsi. Per non causare problemi. La comunità lavorava e viveva insieme, apriva negozi, imparava la lingua, faceva tutti i lavori che nessuno voleva fare e creava una rete di sicurezza per aiutarsi a vicenda nei momenti di bisogno." Dal racconto "Semi" di Domenico Capilongo*
*Racconti contenuti nel volume Sconfinamenti - Antologia dei racconti finalisti del Premio Italia Radici nel Mondo, a cura di Giovanna di Lello e Giuseppe Sommario (Ianieri Edizioni)