L'abbraccio delle radici: la storia di Pedro e delle sue cugine, Connie e Rosalba

Fara San Martino (CH), 15 novembre 2024 - Pedro, 66 anni, al di là del nome che gli viene dall'essere nato a Buenos Aires, è farese da quando aveva quasi 2 anni. In effetti non ha avuto tempo di diventare emigrato: il ritorno alle sue radici è stato praticamente immediato.
Cosa che invece non è avvenuta per Connie (Consuela) e Rosalba, due sue cugine, da parte di madre, la prima di casa negli Stati Uniti, in Pennsylvania, e la seconda in Argentina, a Buenos Aires.
La madre di Connie è originaria di Fara San Martino, il padre di Palena. Al contrario, la madre di Rosalba è di Palena mentre il padre di Fara San Martino.
Le due cugine, pur sapendo ovviamente della loro parentela, non si sono mai incontrate, ma entrambe hanno confessato più di una volta a loro cugino Pedro, e alle sorelle Paola e Sonia, il desiderio di voler tornare una volta in Italia. Magari nello stesso periodo, per incontrarsi.
Nell'anno del turismo delle radici italiane nel mondo, Pedro non ci pensa due volte: con la complicità delle sorelle, e addirittura all'insaputa della moglie, almeno quasi fino alla fine, nel giro di un mese organizza tutto: viaggio, accoglienza, incontro e due piante di ulivo.
Dopo la lunga trasferta in aereo dal continente americano, le due cugine si ritrovano la sera a casa di Pedro, senza che l'una sapesse della presenza dell'altra. Parlano lingue diverse, ma non sono servite le parole, ma solo un grande e lungo abbraccio per esprimere la reciproca gioia.
Superato il momento delle emozioni, il giorno dopo è stato quello delle cerimonie istituzionali. E qui è entrata in gioco la cornice di ITALEA, l'iniziativa del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale rivolta alle comunità degli italiani nel mondo e di sostegno al turismo delle radici (il 2024 è stato proclamato l'"Anno delle Radici Italiane nel Mondo”). Infatti, dopo i saluti del Sindaco, Antonio Tavani, e del Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Di Maio, vi è stato l'incontro con Emanuele Grotto, in rappresentanza dell'Associazione La Visceglia che cura il progetto Italea in Abruzzo.
Dopo una breve illustrazione delle iniziative in corso e delle opportunità offerte dal progetto stesso, si è provveduto, come già accaduto in altre precedenti occasioni, a consolidare il ritorno alle radici con la messa a dimora di due piante di ulivo in una piccola area verde, il "Bosco della Pace".
Con il dono di una pubblicazione sui comuni abruzzesi, il Sindaco ha voluto esprimere i sentimenti di vicinanza di tutta la comunità farese alle cugine di ritorno, perché il cammino da loro intrapreso sia di contagio per tutte le altre realtà abruzzesi diffuse nel mondo.

[Comunicato stampa e foto di Italea Abruzzo]

“Travesía Italiana”: un viaggio alla scoperta delle radici, tra Abruzzo e Argentina

Città Sant'Angelo (PE) e Tornareccio (CH) - 9-10 novembre. Donato De Santis, rinomato chef e icona della cucina italiana in Argentina, con oltre 20 anni di carriera mediatica e imprenditoriale, e Jimena Grandinetti, giornalista argentina di origini calabresi, hanno intrapreso un emozionante viaggio in Abruzzo alla scoperta delle radici italiane. La loro esperienza sarà raccontata in una serie televisiva trasmessa in Argentina nel 2025, con l'obiettivo di promuovere il turismo delle radici per invitare gli italo-argentini a riscoprire i loro luoghi di origine.
La puntata abruzzese del programma “Travesía Italiana”, realizzato in collaborazione con il progetto ITALEA del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stata curata dal coordinatore regionale Maxi Manzo, artista e musicista italo-argentino con origini abruzzesi da Tornareccio, che per l'occasione ha guidato la troupe televisiva.
Il viaggio è iniziato nella suggestiva Città Sant’Angelo, con un soggiorno presso la Tenuta Coppa Zuccari, con la riscoperta di antichi mestieri, dalla spremitura delle olive nei frantoi, alla coltivazione dei bachi da seta e alla relativa lavorazione nelle bigattiere.
Da qui i componenti la comitiva si sono spostati in bicicletta nel cuore della città, dove sono stati accolti dal sindaco, Matteo Perazzetti, e invitati a partecipare allo "sdijuno", noto e ricco spuntino di prodotti tipici della tradizione contadina abruzzese. La giornata si è conclusa con un pranzo a Torre Mannella, agriturismo locale, dove si è tenuta anche una lezione di saltarello con l’esperta Anna Anconitano e con le musiche del dubbottista Matteo Di Pietrantonio.
Altro momento di rilievo del viaggio è stata la visita a Tornareccio, in provincia di Chieti, nota come la “città del miele”, dove il senso del Turismo delle Radici ha preso corpo nel luogo centrale di ritrovo del paese, il Bar Centrale, con funzioni di infopoint, dove si sono radunati i cittadini di Tornareccio per accogliere "gli argentini".
Insieme a Maxi Manzo, De Santis e Grandinetti hanno quindi avuto l’opportunità di immergersi nella cultura locale, visitando il Monte Pallano e scoprendo il suggestivo muro megalitico abruzzese. Il viaggio ha incluso anche incontri con produttori locali, tra cui artigiani della mozzarella e apicoltori, noti per la produzione del famoso miele di Tornareccio.
La giornata è continuata con una conviviale nella frazione San Giovanni di Tornareccio, con la riscoperta delle antiche tradizioni della cucina abruzzese e dove, presso un antico mulino ormai in disuso, lo chef De Santis si è cimentato nella preparazione della "pasta alla chitarra", con lo strumento simbolo della cucina locale, la "maccarunàre".
La giornata si è chiusa presso il ristorante Papillon, con la presenza del Sindaco Nicola Iannone e il gruppo Italea Abruzzo, dove i protagonisti hanno gustato specialità tipiche abruzzesi, come le scripelle e pizzelle (i dolci tradizionali), accompagnati dalle famiglie della comunità tornarecciana, molte delle quali mantengono forti legami con l’Argentina.


“Travesía Italiana” rappresenta una celebrazione delle radici italiane nel contesto dell’Anno delle Radici Italiane 2024, un’iniziativa che invita gli italo-discendenti di tutto il mondo a riscoprire il proprio patrimonio culturale. Grazie alla collaborazione con il progetto Italea e al supporto delle comunità locali, questa esperienza ha offerto un viaggio unico, intrecciando storie, tradizioni e sapori che raccontano la vera essenza dell’Italia.

 [Comunicato stampa e foto di Italea Abruzzo]

Lo smart working come strumento per il ripopolamento dei piccoli centri abruzzesi in un evento presso la Biblioteca Bolino a L'Aquila

Giovedì 14 novembre, alle ore 16.30, presso la Biblioteca “Giuseppe Bolino” del Consiglio regionale dell’Abruzzo, si terrà un importante evento in cui verrà approfondita l’opportunità che il lavoro agile può apportare al ripopolamento dei piccoli Comuni abruzzesi.

L'incontro, incentrato sul libro "Lo smart working tra la libertà degli antichi e quella dei moderni" dell'autore Francesco Maria Spanò, vedrà un interessante confronto tra esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni. Sarà un’occasione per riflettere non solo sulle nuove modalità di lavoro, ma anche sulle potenzialità del nomadismo digitale per attrarre nuove presenze nei piccoli centri, spesso svuotati da fenomeni di emigrazione.

Parteciperà all’incontro anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che interverrà nel merito dei possibili percorsi normativi utili a sostenere lo sviluppo e la rivitalizzazione dei borghi abruzzesi.

L’emigrazione ha segnato profondamente alcune aree della nostra amata regione, ed un modello di lavoro flessibile, come lo smart working, permetterebbe ora di invertire questa tendenza. Con iniziative legislative mirate ed il supporto delle comunità, è possibile dare vita a un percorso di tornanza, di restanza e di attrazione dei nomadi digitali, per tornare a valorizzare la bellezza e la tipicità dei nostri piccoli borghi.

Comunicato stampa ufficiale ACRA 👉 Consiglio Regionale dell'Abruzzo

Alla XXII edizione del FLA di Pescara tanti appuntamenti dedicati alle storie di abruzzesi all'estero, all'emigrazione, al patrimonio paesaggistico, culturale e delle tradizioni locali d'Abruzzo

Prende il via oggi a Pescara la ventiduesima edizione del FLA - Festival di Libri e Altrecose (7-10 novembre 2024), con un cartellone ricchissimo di incontri dedicati all'emigrazione, come fenomeno antropologico, storico e sociale, che emerge attraverso racconti e vicende, reali e romanzate, di Abruzzesi che in diverse epoche sono emigrati verso altre terre.
Ampio spazio è dedicato all'Abruzzo, ai suoi luoghi e alle sue più autentiche tradizioni.
 
Potete scoprire qui tutti gli appuntamenti in programma 👉https://www.pescarafestival.it/

60° Anniversario dell'Associazione Familia Abruzzesa di Rosario, Argentina

Domenica 13 ottobre 2024, l'Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario ha celebrato il suo 60° anniversario, un traguardo significativo che segna sei decenni di impegno, passione e risultati straordinari. Fondata il 15 agosto 1964, su iniziativa di un pugno di abruzzesi, l'Associazione ha avuto un impatto profondo sulla comunità italiana, promuovendo la cultura, l'arte e i valori sociali che definiscono non solo l’Abruzzo, ma anche l’Italia.
Le celebrazioni per il 60° anniversario sono state un evento storico, riunendo membri del Consiglio direttivo, soci e amici dell'Associazione in una manifestazione carica di emozioni e ricordi.
La giornata è iniziata con una S. Messa in memoria dei fondatori e dei soci scomparsi, un momento toccante per ricordare e onorare coloro che hanno contribuito in modo significativo alla comunità. Dopo la S. Messa, si è tenuto un pranzo per quasi 200 persone, presso la sede dell’Associazione, a cui hanno partecipato non solo le autorità locali, ma anche presidenti e rappresentanti di diverse Associazioni italiane della città.
Il Presidente, Pablo Mastroianni ha dato il benvenuto ai partecipanti, ringraziando gli invitati per la presenza e, con parole emozionanti, ha ricordato i primi anni dell’Associazione, i traguardi raggiunti e ha invitato tutti a continuare a costruire per le generazioni future.
Il menù del pranzo ha previsto pietanze tradizionali abruzzesi, come affettati e formaggi tipici, bruschette, un delizioso timballo e la porchetta, un vero “must” quando si parla della gastronomia regionale abruzzese.
Nel corso del pranzo sono state proiettate su un maxi schermo più di mille fotografie, testimonianza della ricca storia del sodalizio; si è, inoltre, esibita la Compagnia Tradizionale Val d’Abruzzo, gruppo folcloristico dell’istituzione, che quest’anno ha festeggiato i primi quarant’anni di vita e che era di recente tornata da un viaggio di due settimane in Abruzzo; anche il Gruppo Corale Abruzzo è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico presente.
Uno dei momenti più toccanti è stato quello dell’omaggio alla Cav. Lidia Sartoris in Angeli e al Cav. Marcello Castello: due membri dell'associazione che si sono contraddistinti per il loro contributo nel promuovere la cultura italiana e per il loro impegno e dedizione nella realizzazione degli obiettivi comuni. Il loro lavoro instancabile e la loro passione hanno contribuito in modo significativo al successo delle iniziative dell’Associazione.
In un altro momento della festa, i nativi abruzzesi Ada e Rosanna Zaccagnini (San Valentino in Abruzzo Citeriore), Lucia D’Alessandro (Ari), Ana Ranieri (Ari), Nadia Iannotti (Ari), Rita Ventura (Popoli), Rodolfo Salvatore (Filetto), Mario Mastroberardino (Liscia) e Rino Valentini (Palmoli) hanno ricevuto riconoscimento non solo perché rappresentano l'orgoglio della loro regione, ma perché rappresentano anche un esempio di resilienza e dedizione. Le loro esperienze di sacrificio ed il profondo amore per l'Abruzzo mettono in luce il calore umano e il senso di comunità che caratterizzano questa regione. Tali riconoscimenti sono importanti non solo per onorare i singoli individui, ma anche per ispirare le future generazioni a continuare a valorizzare ed amare le proprie radici.
La celebrazione del 60° anniversario dell'Associazione Familia Abruzzesa di Rosario non è stato solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per rendere omaggio al passato, guardando con ottimismo al futuro. Con una rete di membri uniti e appassionati, l'Associazione è pronta ad intraprendere nuove avventure, continuando a coltivare e diffondere la ricchezza della cultura abruzzese. Attraverso diversi progetti, l'Associazione intende continuare a rappresentare un punto di riferimento per la cultura abruzzese nel mondo. Questo anniversario non è solo un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio verso nuove sfide e traguardi da raggiungere insieme.

[Comunicato e foto dell'Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario - Argentina]

La riscoperta delle tradizioni: i giovani alunni della Scuola primaria di Sant’Eusanio del Sangro vincitori del Concorso ACLI Abruzzo 'Jamo a lla Scòla’ con l'interpretazione del brano “L’arte cchiù prelibbate”

Un applauso caloroso ai talentuosi alunni della Scuola Primaria di Sant’Eusanio del Sangro!
Con l’esecuzione e l’interpretazione del brano dialettale “L’arte cchiù prelibbate”, indossando costumi tradizionali e cantando su un meraviglioso trabocco, hanno vinto il concorso “Jamo a lla scòla”, promosso da Acli Abruzzo, un’iniziativa dedicata ai canti dialettali abruzzesi, sia editi che inediti.
Questo concorso ha un’importante missione: far scoprire ai più giovani il ricco patrimonio linguistico, musicale e culturale della nostra regione, assicurando che testi così significativi non vengano dimenticati.
Il brano “L’arte cchiù prelibbate”, composto nel 1947 da Giulio Sigismondi ed una delle tante gemme della musica abruzzese, ha così trovato nuova vita attraverso le voci di questi appassionati cantori.

Le più sincere congratulazioni da parte del CRAM a questi giovani e al tutti gli insegnanti, che li hanno accompagnati in questa avventura. Complimenti per l'impegno e la passione! 

 Qui il video: L'arte cchiù prelibbate - Concorso "Jamo a lla scòla"

Grande successo per il 45° Anniversario dell’Associazione Abruzzese del Limburgo, con la partecipazione del Direttore Generale della Regione Abruzzo, Antonio Sorgi, e gli auguri del Presidente, Marco Marsilio

Sabato 12 ottobre 2024, l’Associazione Abruzzese del Limburgo (Belgio), iscritta all’Albo CRAM, ha festeggiato il suo 45° anniversario durante la tradizionale festa autunnale, tenutasi in una sala del Comune di Houthalen. L'evento ha visto la partecipazione di ben 420 persone, di cui 390 invitati e 30 organizzatori, tra membri del Comitato, partner e amici.

La Regione Abruzzo ha avuto il piacere di onorare l’evento, grazie alla presenza del Direttore Generale della Regione Abruzzo, Arch. Antonio Sorgi, che ha portato all’Associazione anche i più sentiti auguri da parte del Presidente della Regione e Presidente del CRAM, Marco Marsilio.

Grande interesse e partecipazione anche da parte dei rappresentanti delle amministrazioni locali, con la presenza del sindaco di Genk, Wim Dries, e dell’assessore alla cultura, Anniek Nagels, così come del sindaco di Houthalen, Alain Yzemans.

Hanno partecipato anche altre Associazioni di abruzzesi in Belgio, iscritte al CRAM e facenti parte della "FAAB - Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Belgio", a testimonianza dell'importante rete di collaborazione tra le associazioni abruzzesi attive nei vari comuni del Belgio, attraverso la presenza di soci e dei rispettivi presidenti: Silvio Polisini, Presidente dell’Associazione Abruzzese del Centro e Borinage; Giuseppe Assuntini, Presidente dell’Associazione Regionale degli Abruzzesi di Liegi; Claudio Vernarelli, Presidente dell’Associazione Abrussels.

Il menù previsto per l’evento ha messo in risalto i sapori tipici della regione Abruzzo, con un antipasto a base di prodotti locali, Tajarill e Facióle e la porchetta, magistralmente preparata da uno dei consiglieri dell’Associazione. Il tutto accompagnato da pregiatissimo vino abruzzese. Immancabile, a chiusura della cena, la deliziosa “pizza dogge”, dolce tipico abruzzese.

La serata è stata inoltre gradevolmente allietata da intrattenimenti musicali, grazie alla presenza di un DJ e di una bravissima cantante.

La festa autunnale si è confermata, dunque, un momento di grande convivialità, in cui la comunità ha celebrato le proprie radici e il legame con la terra d’origine, promuovendo la cultura abruzzese e il suo patrimonio gastronomico.

L’Associazione, nell’esprimere gratitudine e nel ringraziare tutti per l’ampia partecipazione, ha rinnovato il desiderio di continuare ad investire impegno e dedizione, anche negli anni a venire, per tenere alto il nome dell’Abruzzo fuori regione.

Il CRAM, tutto, rinnova i propri auguri all’Associazione per l’importante traguardo raggiunto!

Presentazione a Casa Argentina del volume “La migrazione italiana in Argentina. Professionisti, maestranze, storie”

L’Ambasciata Argentina in Italia e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila invitano alla presentazione del libro "La migrazione italiana in Argentina. Professionisti, maestranze, storie", curato da Simonetta Ciranna e Patrizia Montuori.
L'evento si svolgerà il prossimo venerdì 18 ottobre 2024, alle ore 18, presso Casa Argentina a Roma, in Via Veneto, 7.
Il volume è parte della collana “Migrazioni/Migrations” ed è frutto della prima giornata di studi organizzata a L’Aquila nel maggio del 2023 nell’ambito della Cátedra Argentina: un accordo siglato fra l’Università dell’Aquila e l’Ambasciata Argentina in Italia, avente l’obiettivo di promuovere la conoscenza della «realtà sociale, culturale, scientifica, economica e politica dell’Argentina» all’interno dell’Università aquilana e non solo, al fine di favorire lo scambio culturale tra le due nazioni e di potenziare la qualità della ricerca e della didattica sostenendo la cooperazione nazionale e internazionale.
Il volume affronta, in particolare, il tema migratorio: un argomento di urgente attualità, complesso e diversificato, cui si lega la storia contemporanea e la struttura economico-sociale di molte nazioni.
Anche l’emigrazione italiana in Argentina fra XIX e XX secolo fu un fenomeno di vaste proporzioni che portò nella “Repubblica del Plata” numerosi italiani in cerca di lavoro e di fortuna, maestranze non sempre qualificate ma, anche, tecnici, che con le loro competenze professionali contribuirono alla modernizzazione del territorio e allo sviluppo del Paese, e aziende che, con la loro cultura del lavoro, arricchirono l’economia e la produzione argentina.
I saggi raccolti nel volume, opera di studiosi appartenenti a istituzioni italiane e argentine, affrontano l’emigrazione degli italiani in Argentina spaziando dall’opera dei professionisti attivi nei settori dell’ingegneria, architettura, urbanistica, alla storia delle aziende metalmeccaniche italiane, a temi di natura sociale e culturale, quali la mescolanza linguistica del lessico dei migranti italiani e le storie, anche famigliari, legate ai movimenti migratori dalle maestranze provenienti dalle Marche e dall’Abruzzo.
Studi che, dunque, restituiscono in una chiave multidisciplinare l’intreccio di relazioni tra Italia e Argentina in un periodo di profonde trasformazioni.

Sarà possibile assistere all'evento anche da remoto utilizzando il seguente collegamento: https://univaq.webex.com/univaq/j.php?MTID=m453d19899a49474c065ca23de0c0741d

[Comunicato UnivAq]

 

Ulteriori approfondimenti:

"La Migrazione Italiana in Argentina. Professionisti, Maestranze, Storie." - Seminario di studio presso l'Università dell'Aquila

Video del seminario di studio tenutosi il 9 maggio 2023 all'Università dell'Aquila: "La Migrazione Italiana in Argentina. Professionisti, Maestranze, Storie."

 

 

Se hai origini angolane, contatta Stefania per ricostruire una storia ed una memoria "comune"!

Condividiamo con piacere l’annuncio di Stefania Birra, iscritta al terzo anno del corso di Laurea triennale in Lettere Moderne presso l’Università D'Annunzio di Chieti-Pescara, che sta scrivendo una tesi di laurea in Geografia Umana, sul fenomeno migratorio che ha riguardato il Comune di Città Sant'Angelo (Pe) dal 1900 al 1971 circa, indagandone l’entità e le specifiche caratteristiche.
Stefania, che risiede e lavora come docente di Scuola dell'Infanzia nel Comune di Città Sant’Angelo, dopo aver analizzato il materiale custodito nell'archivio storico del Comune, nella biblioteca Comunale e aver ottenuto alcune informazioni e racconti da parenti, amici e concittadini, sta cercando gli angolani nel mondo ed i loro discendenti, per conoscere le loro storie di emigrazione ed i luoghi di destinazione.

Vi chiediamo di condividere questo suo annuncio attraverso le vostre comunità e nell’ambito delle vostre reti relazionali, affinché Stefania possa entrare in contatto con gli angolani emigrati nel mondo, in modo da poter contribuire al suo lavoro di ricerca, utile per ricostruire percorsi individuali e collettivi legati alle radici.

Questi i link ai questionari predisposti da Stefania per la sua ricerca:

QUESTIONARIO PER EMIGRANTI DI PRIMA GENERAZIONE: https://forms.gle/K9Jn6KPjBjyvAesz6

QUESTIONARIO PER EMIGRANTI DALLA SECONDA GENERAZIONE: https://forms.gle/TyQ7mP7MEtg1TYmc9

Contatto Facebook di Stefania Birra
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Insieme è possibile dare voce alle esperienze di chi ha lasciato la propria terra in cerca di nuove opportunità.

Contribuiamo al lavoro di Stefania Birra: ogni testimonianza è un pezzo importante della nostra storia condivisa, che merita di essere compresa e raccontata!

Fallo incontra Johannesburg: presentazione del Progetto NAREVE' per celebrare le radici italiane e le connessioni interculturali

Domenica 13 ottobre 2024, alle ore 11:00, si terrà, nel Comune di Fallo (CH), la presentazione ufficiale del progetto “NAREVE”, alla presenza di ospiti nazionali e internazionali quali l’Ambasciatrice del Sud Africa in Italia, Nosipho Nausca Jean Jezile, e il Direttore Generale, sport, arte e cultura per la città di Johannesburg, Siyanda Mnukwa.
Il progetto, promosso dal Comune di Fallo, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale WOO e l’Artist Proof Studio (APS) di Johannesburg (Sud Africa), è stato selezionato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all'interno del bando per le attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo, in occasione dell'Anno delle Radici Italiane 2024.
“NAREVE” rappresenta un’opportunità unica per la comunità di Fallo, che vedrà la realizzazione di un’opera straordinaria, lunga 52 metri, frutto del talento di artisti sudafricani emergenti. Gli artisti Maphoso George Mokwena, Mohau Moholane e Bekithemba "Themba" Mdluli, sotto la guida del Direttore Esecutivo per il Marketing e lo Sviluppo Commerciale di Artist Proof Studio, Nathi Simelane, stanno lavorando alla creazione di questo racconto visivo che omaggerà le storie di chi ha lasciato la propria terra per cercare nuove opportunità, senza mai dimenticare le proprie radici italiane.
Questa iniziativa, che trova le sue fondamenta nella lunga storia di emigrazione e di connessioni culturali tra Fallo e il Sud Africa, è stata ispirata dall’opera e dalla vita di Gianni Mariano, cittadino fallese nato e residente a Johannesburg (Sud Africa), recentemente scomparso, per anni Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Artist Proof Studio. La sua passione per l’arte e la formazione giovanile ha lasciato un segno indelebile, portando il centro a istituire il Fondo “Borse di Studio Gianni Mariano” per sostenere giovani talenti artistici.
Il 13 ottobre, durante la presentazione ufficiale, verrà raccontato il processo creativo e il significato di quest’opera monumentale che attraversa continenti, culture e storie personali, fondendo passato e presente in un mosaico di immagini evocative.

Le fasi inziali del progetto: NAREVÈ - Comune di Fallo

[Comunicato del Comune di Fallo]

Tommy Lasorda: un mito che continua a vivere in Abruzzo!

In Abruzzo ogni borgo ha un suo “testimonial” più o meno noto. 

Casualmente, due paesi molto vicini della provincia di Chieti legano entrambi il loro nome a grandi campioni dello sport: parliamo di Ripa Teatina e Tollo. Mentre il primo è legato al più grande campione di pugilato della storia d’America, Rocky Marciano, il secondo, grazie a Tommy Lasorda, è diventato la culla del baseball e del softball in Abruzzo. Da Tollo, infatti, nei primi anni del 900, partì Sabatino Lasorda, padre del più grande testimonial di baseball nella storia degli USA. Giocatore, allenatore, manager. La sua storica carriera come manager dei Los Angeles Dodgers lo consacrò come uno dei più grandi nel mondo del baseball nella storia americana.

Qualche giorno fa si è suggellato per la terza volta l’incontro con la comunità americana nella quale Lasorda è vissuto: per il terzo anno consecutivo, la Fullerton Sister City Association (FSCA), gemellata con Tollo (CH), ha organizzato un tour in Italia, dal 3 al 12 ottobre 2024. La visita al Comune chietino si è svolta il 10 ottobre, quando la delegazione si è recata nel palazzo municipale di Tollo, dove è stata ricevuta dal Sindaco Angelo Radica. A Tollo si trovava già la figlia di Tommy, Laura Lasorda, che continua a coltivare il legame che legava il padre all’Abruzzo e a Tollo. Dopo il consueto scambio di doni tra la delegazione americana e i massimi rappresentanti comunali, tutta la delegazione si è recata nella zona dello stadio del paese dove si svolgeva un'amichevole di baseball tra le squadre giovanili di Macerata e Tollo. In serata c’è stata l’inaugurazione della sala del palazzo comunale dedicata a Tommy Lasorda: una stanza ricca di cimeli, simboli e ricordi legati al grande uomo di sport che tanto amava il paese di suo padre. Un luogo che, seppur piccolo, rappresenterà in modo tangibile un pezzo di storia di un personaggio che ha impersonato il sogno americano senza mai dimenticare le sue radici.

Tommy, infatti, era profondamente legato alle sue radici abruzzesi, visitò per l’ultima volta Tollo nel 1980, accolto da un entusiasmo eccezionale, che ha ispirato la nascita del baseball nel paese e in tutta la regione.

Oggi, un grandissimo murales nello stadio del paese, nella parte riservata al baseball, ricorda questo grande personaggio, suscitando interesse e curiosità anche da parte dei più giovani che decidono di intraprendere questo particolare sport di squadra. Sulla scia e nel nome di Tommy, l’americano d’Abruzzo.

Per ulteriori approfondimenti 👉 Tommy Lasorda - Italea Abruzzo

[Comunicato ufficiale di Italea Abruzzo]

Il Viaggio delle Radici di Laura Miscione: da Buenos Aires a Fara San Martino, nel segno di Italea Abruzzo

Se è vero che come recita un proverbio zen “nella vita bisogna fare 3 cose: piantare un albero, scrivere un libro e avere un figlio”, di certo Laura Miscione, italo-argentina con origini abruzzesi, non sta perdendo tempo.

La ragazza, interprete e scrittrice proveniente da Buenos Aires, in questi giorni ha avuto modo di visitare per la prima volta l’Abruzzo, terra delle sue origini, ed in particolare Fara San Martino, meraviglioso paese alle falde della Majella abruzzese.

Durante i suoi due giorni di soggiorno, Laura ed il compagno Xavier hanno potuto fare tappa nei luoghi che quasi cento anni fa accoglievano la famiglia Miscione ed in particolare il nonno di Laura, Alfonso Miscione, nato a Fara San Martino da Michele e Antonietta Natale, vissuti in Abruzzo fino a circa il 1931 per poi migrare in Argentina.

Nel primo giorno di visita, sotto la speciale guida del primo cittadino locale Antonio Tavani, di Barbara Dalla Costa accompagnatrice turistica autorizzata e dei referenti di Italea Abruzzo Gianmaria Tantimonaco, Emanuele Grotta e Marco Cirulli, Laura ha visitato le due “Case delle Radici”, ossia gli stabili che ai tempi ospitavano la sua famiglia, per poi immergersi tra le vie di Fara San Martino per scoprirne storie e caratteristiche.

Il giorno successivo la coppia è stata ospitata all’interno del Municipio per la consegna ufficiale dei documenti della famiglia Miscione, frutto del prezioso lavoro di ricerca svolto dall’ufficio anagrafe rappresentato da Maria Gina Alleva e donati insieme ad alcuni omaggi ed una targa celebrativa dall’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco, del vicesindaco Marilisa Natale, dell’assessore Ivan Romano e della consigliera Luigina Cipolla. Durante la cerimonia è stato poi possibile far conoscere Laura con la parte della sua famiglia ancora presente a Fara San Martino, ossia Tiberio Miscione e la moglie Lucia Ricci, che hanno poi ospitato i due giovani Viaggiatori delle Radici nella propria casa per un pranzo domenicale ricco di emozione, buona tavola e affetto.

Per sugellare questo lieto evento (e rispondere al proverbio zen che accompagnato questo viaggio), Italea Abruzzo ed il Comune di Fara San Martino, in accordo con Laura, hanno deciso di lasciare testimonianza tangibile di questo Viaggio delle Radici: la piantumazione di un albero di ulivo, simbolo di rigenerazione, fratellanza, prosperità, che sarà accolto a Fara San Martino a rappresentazione di un’esperienza che di certo ha fatto germogliare in Laura sentimenti e consapevolezze nuove, che speriamo possano crescere forti e gentili anno per anno così come l’ulivo “Miscione”, che sempre l’aspetterà lì dove tutto è partito, l’Abruzzo.

Così il Sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani: “È sempre emozionante ospitare “faresi” di ritorno, anche se qui siamo di fronte ad una viaggiatrice argentina già di seconda generazione, partita alla ricerca delle radici del nonno che lasciò Fara ancora bambino. È bello vedere come cittadini di una metropoli come Buenos Aires si appassionino ai racconti che abbiamo potuto ricostruire su vicoli, stradine, “camere di casa” addirittura antecedenti la guerra. Mi ha colpito di questa ragazza trentenne e di questa storia quello che, è evidente, nonno e papà le hanno trasmesso in tutti questi anni, e soprattutto che loro hanno conservato a partire dal 1930”.

[Comunicato ufficiale di Italea Abruzzo]

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