
Il Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis” di Roma, iscritto all’Albo CRAM e impegnato in programmi di assistenza e solidarietà, ha dato vita ad un’importante iniziativa, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila.
Per il sesto anno consecutivo, il Sodalizio ha istituito un Bando di Concorso per l’assegnazione di 5 Borse di Studio intitolate al “Commendatore Elia Federici”, per l’Anno Accademico 2024/2025.
Le borse di studio, ciascuna del valore di € 2.000, sono destinate a studentesse e studenti nati e residenti in Abruzzo, nonché a coloro che hanno origini abruzzesi, ma risiedono fuori della regione.
Uno dei requisiti richiesti è l’iscrizione, per l’A.A. 2024/2025, a specifici corsi di laurea magistrale, triennale o a ciclo unico presso l’Università degli Studi dell’Aquila, ad anni successivi al primo.
Per partecipare, le/i candidate/i devono soddisfare alcuni criteri specifici indicati nel bando pubblicato al seguente link: https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?table=borse_studenti&id=688&item=bando
Le domande devono inoltre essere presentate tramite la piattaforma dedicata https://pica.cineca.it/univaq/ entro le ore 13.00 del 22 luglio 2025.
Il Sodalizio, parte integrante del CRAM, rinnova così il proprio impegno nel promuovere importanti opportunità per i giovani abruzzesi, riaffermando il valore della cultura e dell’istruzione come elementi fondamentali per il loro futuro.
Link utili:
Bando di concorso: https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?table=borse_studenti&id=688&item=bando
Piattaforma per la presentazione delle domande: https://pica.cineca.it/univaq/
Scadenza: 22/07/2025 ore 13:00
Venerdì 14 marzo, alle ore 17:00, nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding, un prestigioso concorso letterario internazionale dedicato a autori e autrici oriundi/e, nonché ad italiani e italiane che risiedono all'estero.
Saranno presenti, tra gli altri, i due vincitori della prima edizione del Premio, Elisa Kirsch e Domenico Capilongo.
"Per un po' ho pure provato a negare la mia italianità, finché non ho capito che integrarsi significa mettere d'accordo due anime. Certo, quando parlo in italiano sono una persona diversa, sono davvero “io”(mi è sempre sembrato di mentire dicendo a mio marito “Ich liebe dich” anziché “ti amo”), ma l'Elisa che parla in tedesco, ormai mi è piuttosto simpatica. Ciononostante, qui sono “die Italienerin” e in Italia sono “la tedesca”: va bene così. Anche se questo vuol dire sentirsi sempre divergente, non sentirsi completamente a casa da nessuna parte. L'italiano non è nemmeno più mio. Nella mia agenda si alternano lingue. Dimentico parole. Continua a leggere in italiano e a scrivere per mantenerlo, perché questo sgretolarsi si interrompa o almeno avanzi più lentamente. Ricevo complimenti per il bilinguismo dei miei figli, non è un dono caduto dal cielo, ma impegno quotidiano: parlo in italiano, compro e leggo loro libri in italiano, li mando a lezione di italiano, curo le tradizioni italiane e ripeto loro fino allo sfinimento che anche lì sono le loro radici e di non dimenticarsene mai. È il più grande regalo che ho fatto loro. Le loro radici non affondano nel terreno: sono radici plurime e aeree, ancora un po' sporche del terreno che le aveva accolte, che tendono al cielo intrecciandosi tra loro. E si intrecciano anche con le mie." Dal racconto "Il Paese dove (s)fioriscono i limoni" di Elisa Kirsch*
"I primi mesi a Toronto furono terribili per lui. Non aveva mai sentito un freddo così profondo. Mi ha detto, tuttavia, che la prima nevicata era così bella che il movimento lento dei fiocchi di neve che cadevano come stelle lo aveva incantato. Si sentiva come se fosse stato tutto un sogno meraviglioso finché non arrivò il freddo. Poteva sentirlo tra i denti. E' stato costretto a condividere una piccola stanza in un appartamento con altri due uomini. C'era tanta disperazione in quei giorni. La caccia al lavoro, al cibo, alla promessa di una vita migliore era fin troppo reale. Spesso incontravano discriminazioni da parte di una popolazione prevalentemente anglosassone che li ritrovava disgustosi e incivili. Sono stati allontanati dal lavoro. Sono stati fermati dalla polizia e sgridati per le strade. Hanno fatto del loro meglio per integrarsi. Per non causare problemi. La comunità lavorava e viveva insieme, apriva negozi, imparava la lingua, faceva tutti i lavori che nessuno voleva fare e creava una rete di sicurezza per aiutarsi a vicenda nei momenti di bisogno." Dal racconto "Semi" di Domenico Capilongo*
*Racconti contenuti nel volume Sconfinamenti - Antologia dei racconti finalisti del Premio Italia Radici nel Mondo, a cura di Giovanna di Lello e Giuseppe Sommario (Ianieri Edizioni)
Conclusione in vernacolo per il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Domani sera, 28 dicembre, alle ore 21, al teatro comunale, debutterà la commedia “Viva l’America” di cui è autrice la scrittrice e cabarettista casolana Maria Naccarella. L’ingresso è libero (con prenotazione ai numeri 3478400130 -3425501354).
“Questo progetto rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame con i nostri concittadini all’estero e celebrare le nostre radici culturali – sottolinea il sindaco Massimo Tiberini – Attraverso eventi come questo, vogliamo non solo valorizzare le tradizioni locali, ma anche creare un ponte tra il passato e il futuro, tra chi è rimasto e chi è partito. È un modo per dire che Casoli resta sempre casa per tutti i suoi figli, ovunque si trovino”.
“Domani sera andrà in scena una commedia divertente che Maria Naccarella ha scritto in vernacolo ispirandosi alle tematiche dell’emigrazione e del recupero delle tradizioni – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Protagonista è una vedova con due figli maschi emigrati all’estero, una terza figlia da sposare, un padre anziano da accudire e una nuora che l’aiuta in casa mentre il marito è lontano. La famiglia attende il ritorno di uno dei giovani emigrati con la speranza che abbia fatto fortuna e riporti un po’ di soldi. La commedia si concluderà con un colpo di scena. Sarà una serata piacevole e leggera che rinsalderà il legame tra i casolani emigrati all’estero e il paese d’origine, obiettivo principale del progetto”.
Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane". Le attività sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che sono stati realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.
[Comunicato stampa - Comune di Casoli/Palazzo Tilli]
Nuovo appuntamento con il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Sabato 21 dicembre, alle ore 10, al teatro comunale, si terrà la manifestazione “Tony Fini e gli altri, gli alberi e la radici” con ingresso libero.
Il programma prevede una videointervista a Toni Fini, 93 anni, affermatissimo imprenditore nel settore dell'edilizia e dell’agricoltura, emigrato da giovanissimo in Australia per andare in cerca di fortuna e protagonista di una carriera professionale costruita con sacrificio e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini. Seguiranno gli interventi del sindaco Massimo Tiberini, di Antonella Allegrino responsabile del progetto, del genealogista Emidio Spinogatti, autore di una ricerca sull’illustre emigrato casolano e la proiezione di un video sulle attività realizzate nell’ambito del progetto. Seguirà poi l’esibizione del coro “Mastro Davide” di Gessopalena diretto dal Maestro Emanuele Rosa, che eseguirà brani della tradizione popolare abruzzese. Presenta Anna Michetti.
Alla manifestazione interverranno gli studenti dell’Istituto “Algeri Marino”, che hanno partecipato ai laboratori sulla storia del dialetto locale e sulla storia dell’emigrazione.
“Proseguiamo nell’opera di valorizzazione delle radici di Casoli con una manifestazione celebrativa dedicata a Tony Fini e alla musica tradizionale abruzzese – spiega Antonella Allegrino - Sarà l’occasione per ripercorrere la storia dell’illustre casolano emigrato in Australia, per illustrare il suo albero genealogico ricostruito grazie al lavoro minuzioso del genealogista Spinogatti e per parlare, davanti a una platea di giovani, dell’importanza di sapersi rialzare e fare fortuna dopo il distacco dal paese d’origine. Nella seconda parte della manifestazione proporremo canti della tradizione popolare abruzzese che saranno eseguiti dal coro polifonico ‘Mastro Davide’, un’importante realtà musicale di Gessopalena”
Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane". Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che vengono realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.
CORO POLIFONICO “MASTRO DAVIDE” di GESSOPALENA (CH) Il Coro Polifonico “Mastro Davide” di Gessopalena (CH) nasce come evoluzione della Corale parrocchiale che, per oltre dieci anni, dai primi anni duemila fino alla primavera del 2014, sotto la direzione del “Maestro” Donatangelo Piccone Italiano, si è dedicata quasi esclusivamente a canti liturgici di autori di rinomata fama nel panorama nazionale della musica sacra. La corale parrocchiale prima e il coro polifonico ora portano il nome di “Mastro Davide” come omaggio al Maestro Davide D’Amelio, nato a Gessopalena nel 1887, ultimo figlio di Achille e Maria Giuseppa. Famiglia di musicisti già dalla metà del 1700, Davide studiò e si diplomò nel Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Nel suo paese natìo, Gessopalena, formò una Banda nel 1922 insieme a “Mastro Michele” (Michele Di Lullo); svolgeva intensa attività di didattica musicale con i ragazzi del suo borgo e diresse la Corale parrocchiale cui diede nuova linfa con brani e inni da lui stesso scritti tra cui il Miserere, ancora oggi riproposto in musica e canto nella solenne processione del Venerdì Santo, e la Pastorale di Natale. Mastro Davide morì nel 1960. Dalla partecipazione a una importante rassegna di Corali Polifoniche, svoltasi nel novembre del 2011 nel Duomo di Giulianova (TE), è nato l’incontro con il Coro Beato Nunzio di Pescara e il loro Maestro, Gianni Golini, che ha tenuto nel Comune di Gessopalena, nell’autunno del 2012, seminari di canto in cui i membri della corale – e non solo – si sono cimentati nei generi canori più disparati: dal Canto medievale a quello moderno, dal sacro tradizionale al gospel e così via ed è nata nel Maestro Piccone e nei coristi in primis, ma anche negli altri coristi dei seminari, la voglia di cimentarsi più stabilmente anche nei nuovi generi. Così è stato e dalla Corale Parrocchiale si è passati al Coro Polifonico con nuovi innesti nelle fila di ogni reparto (soprani, contralti, tenori e bassi) ma soprattutto con un rinnovato, e decisamente più ampio, repertorio che spazia, come si suol dire, “dal sacro al profano”: da Zimarino a Di Jorio, da Perosi a Vetuschi, da Giovanni da Palestrina a Cericola, da Frisina ad autori di Spiritual e canti gospel di forte impronta afroamericana.
[Comunicato stampa - Comune di Casoli/Palazzo Tilli]
Il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo si arricchisce di una nuova comunità!
Grazie all’iscrizione all’Albo CRAM di Casa Abruzzo, associazione di abruzzesi con sede a Madrid, la Spagna entra ufficialmente a far parte di questa grande famiglia internazionale, potendo quindi designare un proprio consigliere.
Siamo felici di dare il nostro benvenuto all'Avv. Maurizio Di Ubaldo, designato come rappresentante della nuova comunità spagnola in seno al CRAM.
La Spagna si unisce così agli altri Paesi già rappresentati nel Consiglio, tra cui Canada, Stati Uniti, Venezuela, Argentina, Brasile, Australia, Svizzera, Africa, Cuba, Uruguay, Paraguay, Germania, Belgio, Bolivia, Emirati Arabi Uniti e Paesi del Golfo, Cina e Italia.
Ogni nuovo ingresso rafforza il nostro legame con gli abruzzesi nel mondo, promuovendo la cultura, le tradizioni e il territorio della nostra amata regione anche oltre i confini nazionali.
Siamo certi che la comunità spagnola porterà un contributo prezioso, arricchendo le attività del CRAM con idee, energia e passione.
Insieme, continuiamo a costruire una rete globale di abruzzesi, mantenendo vive le nostre radici, celebrando la nostra identità e diffondendo la bellezza dell’Abruzzo ovunque nel mondo.
Il CRAM desidera esprimere la propria profonda solidarietà alla città di Los Angeles, duramente colpita dagli incendi che hanno devastato molte aree. In questo momento di grande dolore, ci rivolgiamo con affetto a tutti gli abruzzesi che vivono lì, così come a tutti coloro che hanno subito danni o perdite a causa di questi disastrosi eventi.
La nostra più sentita vicinanza si estende particolarmente all’Associazione Abruzzesi e Molisani della California, parte integrante del CRAM.
Un pensiero speciale va, inoltre, alla famiglia Fante, che ha subito una perdita inestimabile a causa della distruzione della casa di Victoria, figlia dello scrittore John Fante. Questo luogo custodiva preziosi cimeli, oggetti e ricordi legati alla sua straordinaria vita e carriera. John Fante, autore di opere indimenticabili come "Chiedi alla polvere" e "La strada per Los Angeles", è stato un maestro della letteratura americana e un vanto per la comunità abruzzese, che lo considera uno dei suoi figli più illustri.
In questo momento difficile, ci uniamo a tutti voi con affetto e solidarietà.
In cenere i cimeli ed i ricordi di John Fante - Servizio Tg3 Rai Abruzzo
A tutti gli abruzzesi nel mondo, auguri di un Natale pieno d'amore e di un Anno Nuovo ricco di felicità.
Il cuore dell'Abruzzo batte sempre forte anche lontano dalle sue terre! ❤️
Buone Feste a tutti 🎉
Si terrà mercoledì, 11 dicembre 2024, alle ore 17:30, presso la storica Casa Museo Mazzarino di Pescina, l’attesa cerimonia del Premio Internazionale Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino per la Politica e la Diplomazia, che sarà conferito, nella sua prima edizione, al professor Andrea Riccardi. in virtù dei suoi valori e ideali in sintonia con gli obiettivi della prestigiosa onorificenza.
Istituito con Legge regionale 4/24, su iniziativa della consigliera regionale, dott.ssa Antonietta La Porta, il riconoscimento celebra la figura e l’eredità del celebre statista pescinese, divenuto primo ministro di Luigi XIV di Francia, nonché uno dei personaggi più influenti del XVII secolo europeo, ed è riservato a personalità che si sono distinte nella promozione dei valori della cooperazione internazionale, del dialogo e della convivenza civile.
Nella motivazione ufficiale, il Premio viene assegnato al Professor Riccardi per:
L’evento vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo civile, religioso e politico. La cerimonia sarà preceduta da una tavola rotonda moderata dal giornalista Sergio Venditti, con gli interventi di:
[Comunicato stampa Casa Museo Mazzarino]
In seguito al devastante terremoto che colpì L’Aquila nel 2009, il CRAM ha svolto un ruolo significativo nella solidarietà e nella ricostruzione, grazie all'impegno delle diverse realtà che ne fanno parte.
Mobilitando le comunità abruzzesi in Italia e all'estero, associazioni e donatori hanno sostenuto il territorio attraverso numerose iniziative, animati da un profondo legame con le proprie radici.
Alcune di queste straordinarie storie di sostegno e vicinanza sono al centro di un articolo di Michela Manente, pubblicato nel numero di marzo del Messaggero di sant'Antonio - edizione esteri.
Il racconto di un abbraccio collettivo ad una città, che, attraverso il Giubileo e in vista del 2026 come Capitale Italiana della Cultura, vive oggi con rinnovato entusiasmo il proprio presente e guarda con grande fiducia al futuro.
È stata recentemente annunciata la creazione di una rete nazionale che riunirà tutti i Musei dell'Emigrazione italiani. Questa importante iniziativa, presentata durante la quinta edizione del Congresso internazionale “Diaspore Italiane – Rappresentazione e Questioni di Identità” a Genova, si inserisce nel più ampio contesto del progetto ITALEA.
Il progetto ITALEA: un ponte tra passato e presente
Questa iniziativa è parte integrante del progetto ITALEA, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU, che promuove il turismo delle radici, invitando gli italo-discendenti di tutto il mondo a visitare i luoghi di origine delle loro famiglie. Come ha sottolineato Giovanni Maria De Vita, Responsabile del Progetto Italea per il Ministero degli Affari Esteri, "Il patrimonio custodito dai nostri Musei dell’Emigrazione deve essere condiviso e messo a disposizione dei viaggiatori delle radici".
Il nome ITALEA, che richiama la "talea" di una pianta, simboleggia perfettamente questa idea di rinascita e di connessione tra le generazioni. Come ha spiegato Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina, "Siamo a Genova per rafforzare il senso e l’importanza dei musei dell’Emigrazione in Italia. Sono un patrimonio che va valorizzato per conoscere meglio la storia della nostra emigrazione".
Una rete per valorizzare la memoria
La nuova rete dei Musei dell'Emigrazione si pone l'obiettivo di:
• Promuovere il turismo delle radici: offrendo agli italo-discendenti l'opportunità di visitare i luoghi da cui partirono i loro antenati.
• Diffondere la conoscenza della storia dell'emigrazione: rendendo questo importante capitolo della storia italiana più accessibile a tutti.
• Valorizzare il patrimonio culturale: mettendo in rete le diverse realtà museali e creando sinergie tra esse.
Un'opportunità per l'Italia
Come ha evidenziato De Vita, gli 80 milioni di italiani all'estero rappresentano un'enorme risorsa per il Paese. Il progetto ITALEA, coinvolgendo oltre 800 piccoli comuni italiani, vuole contribuire a rafforzare il legame con queste comunità e a creare nuove opportunità di sviluppo.
La nascita della rete dei Musei dell'Emigrazione italiana rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione della memoria dell'emigrazione italiana e la promozione del turismo delle radici.
Mico Licastro, presidente della delegazione CONI per gli USA, è alla ricerca di ragazzi di origini abruzzesi tra i 10 ed i 14 anni di età, residenti negli USA, per la selezione a partecipare al Trofeo CONI, che si terrà all'altopiano delle Rocche e presso il palaghiaccio di Roccaraso, in Abruzzo, a partire dal 16 gennaio 2025.
Licastro spiega che in Abruzzo ci saranno tra gli 800 ed i 1.000 ragazzi, provenienti da tutta Italia, e che il CONI coprirà i costi dei biglietti aerei, trasferimenti aereoportuali in Italia, vitto e alloggio per tutta la durata della manifestazione.
I ragazzi partiranno dagli USA il 14 gennaio, parteciperanno alle gare il 16, 17 e 18 e torneranno il 21 gennaio (dopo tre giorni di visite culturali).
I ragazzi verranno selezionati in una o più delle seguenti discipline: sci alpino, pattinaggio artistico, snowboard, sci di fondo, triathlon e short track.
Licastro aggiunge che selezionerà quattro ragazzi americani di origini abruzzesi (due ragazze e due ragazzi) e che i loro genitori o parenti negli Usa sono benvenuti, ma dovranno coprire tutte le loro spese.
Coloro che sono interessati possono contattare il delegato CONI, Mico Licastro, alla seguente email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
[Comunicato di Dom Serafini, NYC]
"JOHN FANTE - Come siamo diventati il suo Paese", una straordinaria opera lirica in atto unico, che debutterà in prima assoluta il 1° dicembre 2024, alle ore 18:30, presso lo storico Teatro Marrucino di Chieti.
Una grande storia ambientata a Torricella Peligna, che celebra il legame profondo tra lo scrittore John Fante e la sua terra d'origine, trasformandone in musica le radici culturali e umane.
Le musiche originali sono di Antonio Ceriola, con libretto liberamente tratto dalla sceneggiatura di Miloje Popovic e la regia di Antonio Petris.
Protagonisti della serata saranno l'Orchestra Sinfonica e il Coro del Conservatorio Braga, diretti rispettivamente dai maestri Simone Genuini e Paolo Speca, con la partecipazione speciale del Coro Lirico d’Abruzzo.
Una produzione d’eccezione ad opera del Conservatorio Braga darà vita a una storia indimenticabile, capace di unire musica, poesia, arte e letteratura in una grande esperienza artistica. Domenica 1° dicembre 2024, ore 18:30
Teatro Marrucino di Chieti
Per maggiori informazioni👉 Conservatorio Statale di Musica "Gaetano Braga"
[Comunicato del Conservatorio di Musica "Gaetano Braga"]