60° Anniversario dell'Associazione Familia Abruzzesa di Rosario, Argentina

Domenica 13 ottobre 2024, l'Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario ha celebrato il suo 60° anniversario, un traguardo significativo che segna sei decenni di impegno, passione e risultati straordinari. Fondata il 15 agosto 1964, su iniziativa di un pugno di abruzzesi, l'Associazione ha avuto un impatto profondo sulla comunità italiana, promuovendo la cultura, l'arte e i valori sociali che definiscono non solo l’Abruzzo, ma anche l’Italia.
Le celebrazioni per il 60° anniversario sono state un evento storico, riunendo membri del Consiglio direttivo, soci e amici dell'Associazione in una manifestazione carica di emozioni e ricordi.
La giornata è iniziata con una S. Messa in memoria dei fondatori e dei soci scomparsi, un momento toccante per ricordare e onorare coloro che hanno contribuito in modo significativo alla comunità. Dopo la S. Messa, si è tenuto un pranzo per quasi 200 persone, presso la sede dell’Associazione, a cui hanno partecipato non solo le autorità locali, ma anche presidenti e rappresentanti di diverse Associazioni italiane della città.
Il Presidente, Pablo Mastroianni ha dato il benvenuto ai partecipanti, ringraziando gli invitati per la presenza e, con parole emozionanti, ha ricordato i primi anni dell’Associazione, i traguardi raggiunti e ha invitato tutti a continuare a costruire per le generazioni future.
Il menù del pranzo ha previsto pietanze tradizionali abruzzesi, come affettati e formaggi tipici, bruschette, un delizioso timballo e la porchetta, un vero “must” quando si parla della gastronomia regionale abruzzese.
Nel corso del pranzo sono state proiettate su un maxi schermo più di mille fotografie, testimonianza della ricca storia del sodalizio; si è, inoltre, esibita la Compagnia Tradizionale Val d’Abruzzo, gruppo folcloristico dell’istituzione, che quest’anno ha festeggiato i primi quarant’anni di vita e che era di recente tornata da un viaggio di due settimane in Abruzzo; anche il Gruppo Corale Abruzzo è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico presente.
Uno dei momenti più toccanti è stato quello dell’omaggio alla Cav. Lidia Sartoris in Angeli e al Cav. Marcello Castello: due membri dell'associazione che si sono contraddistinti per il loro contributo nel promuovere la cultura italiana e per il loro impegno e dedizione nella realizzazione degli obiettivi comuni. Il loro lavoro instancabile e la loro passione hanno contribuito in modo significativo al successo delle iniziative dell’Associazione.
In un altro momento della festa, i nativi abruzzesi Ada e Rosanna Zaccagnini (San Valentino in Abruzzo Citeriore), Lucia D’Alessandro (Ari), Ana Ranieri (Ari), Nadia Iannotti (Ari), Rita Ventura (Popoli), Rodolfo Salvatore (Filetto), Mario Mastroberardino (Liscia) e Rino Valentini (Palmoli) hanno ricevuto riconoscimento non solo perché rappresentano l'orgoglio della loro regione, ma perché rappresentano anche un esempio di resilienza e dedizione. Le loro esperienze di sacrificio ed il profondo amore per l'Abruzzo mettono in luce il calore umano e il senso di comunità che caratterizzano questa regione. Tali riconoscimenti sono importanti non solo per onorare i singoli individui, ma anche per ispirare le future generazioni a continuare a valorizzare ed amare le proprie radici.
La celebrazione del 60° anniversario dell'Associazione Familia Abruzzesa di Rosario non è stato solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per rendere omaggio al passato, guardando con ottimismo al futuro. Con una rete di membri uniti e appassionati, l'Associazione è pronta ad intraprendere nuove avventure, continuando a coltivare e diffondere la ricchezza della cultura abruzzese. Attraverso diversi progetti, l'Associazione intende continuare a rappresentare un punto di riferimento per la cultura abruzzese nel mondo. Questo anniversario non è solo un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio verso nuove sfide e traguardi da raggiungere insieme.

[Comunicato e foto dell'Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario - Argentina]

Presentazione a Casa Argentina del volume “La migrazione italiana in Argentina. Professionisti, maestranze, storie”

L’Ambasciata Argentina in Italia e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila invitano alla presentazione del libro "La migrazione italiana in Argentina. Professionisti, maestranze, storie", curato da Simonetta Ciranna e Patrizia Montuori.
L'evento si svolgerà il prossimo venerdì 18 ottobre 2024, alle ore 18, presso Casa Argentina a Roma, in Via Veneto, 7.
Il volume è parte della collana “Migrazioni/Migrations” ed è frutto della prima giornata di studi organizzata a L’Aquila nel maggio del 2023 nell’ambito della Cátedra Argentina: un accordo siglato fra l’Università dell’Aquila e l’Ambasciata Argentina in Italia, avente l’obiettivo di promuovere la conoscenza della «realtà sociale, culturale, scientifica, economica e politica dell’Argentina» all’interno dell’Università aquilana e non solo, al fine di favorire lo scambio culturale tra le due nazioni e di potenziare la qualità della ricerca e della didattica sostenendo la cooperazione nazionale e internazionale.
Il volume affronta, in particolare, il tema migratorio: un argomento di urgente attualità, complesso e diversificato, cui si lega la storia contemporanea e la struttura economico-sociale di molte nazioni.
Anche l’emigrazione italiana in Argentina fra XIX e XX secolo fu un fenomeno di vaste proporzioni che portò nella “Repubblica del Plata” numerosi italiani in cerca di lavoro e di fortuna, maestranze non sempre qualificate ma, anche, tecnici, che con le loro competenze professionali contribuirono alla modernizzazione del territorio e allo sviluppo del Paese, e aziende che, con la loro cultura del lavoro, arricchirono l’economia e la produzione argentina.
I saggi raccolti nel volume, opera di studiosi appartenenti a istituzioni italiane e argentine, affrontano l’emigrazione degli italiani in Argentina spaziando dall’opera dei professionisti attivi nei settori dell’ingegneria, architettura, urbanistica, alla storia delle aziende metalmeccaniche italiane, a temi di natura sociale e culturale, quali la mescolanza linguistica del lessico dei migranti italiani e le storie, anche famigliari, legate ai movimenti migratori dalle maestranze provenienti dalle Marche e dall’Abruzzo.
Studi che, dunque, restituiscono in una chiave multidisciplinare l’intreccio di relazioni tra Italia e Argentina in un periodo di profonde trasformazioni.

Sarà possibile assistere all'evento anche da remoto utilizzando il seguente collegamento: https://univaq.webex.com/univaq/j.php?MTID=m453d19899a49474c065ca23de0c0741d

[Comunicato UnivAq]

 

Ulteriori approfondimenti:

"La Migrazione Italiana in Argentina. Professionisti, Maestranze, Storie." - Seminario di studio presso l'Università dell'Aquila

Video del seminario di studio tenutosi il 9 maggio 2023 all'Università dell'Aquila: "La Migrazione Italiana in Argentina. Professionisti, Maestranze, Storie."

 

 

Tommy Lasorda: un mito che continua a vivere in Abruzzo!

In Abruzzo ogni borgo ha un suo “testimonial” più o meno noto. 

Casualmente, due paesi molto vicini della provincia di Chieti legano entrambi il loro nome a grandi campioni dello sport: parliamo di Ripa Teatina e Tollo. Mentre il primo è legato al più grande campione di pugilato della storia d’America, Rocky Marciano, il secondo, grazie a Tommy Lasorda, è diventato la culla del baseball e del softball in Abruzzo. Da Tollo, infatti, nei primi anni del 900, partì Sabatino Lasorda, padre del più grande testimonial di baseball nella storia degli USA. Giocatore, allenatore, manager. La sua storica carriera come manager dei Los Angeles Dodgers lo consacrò come uno dei più grandi nel mondo del baseball nella storia americana.

Qualche giorno fa si è suggellato per la terza volta l’incontro con la comunità americana nella quale Lasorda è vissuto: per il terzo anno consecutivo, la Fullerton Sister City Association (FSCA), gemellata con Tollo (CH), ha organizzato un tour in Italia, dal 3 al 12 ottobre 2024. La visita al Comune chietino si è svolta il 10 ottobre, quando la delegazione si è recata nel palazzo municipale di Tollo, dove è stata ricevuta dal Sindaco Angelo Radica. A Tollo si trovava già la figlia di Tommy, Laura Lasorda, che continua a coltivare il legame che legava il padre all’Abruzzo e a Tollo. Dopo il consueto scambio di doni tra la delegazione americana e i massimi rappresentanti comunali, tutta la delegazione si è recata nella zona dello stadio del paese dove si svolgeva un'amichevole di baseball tra le squadre giovanili di Macerata e Tollo. In serata c’è stata l’inaugurazione della sala del palazzo comunale dedicata a Tommy Lasorda: una stanza ricca di cimeli, simboli e ricordi legati al grande uomo di sport che tanto amava il paese di suo padre. Un luogo che, seppur piccolo, rappresenterà in modo tangibile un pezzo di storia di un personaggio che ha impersonato il sogno americano senza mai dimenticare le sue radici.

Tommy, infatti, era profondamente legato alle sue radici abruzzesi, visitò per l’ultima volta Tollo nel 1980, accolto da un entusiasmo eccezionale, che ha ispirato la nascita del baseball nel paese e in tutta la regione.

Oggi, un grandissimo murales nello stadio del paese, nella parte riservata al baseball, ricorda questo grande personaggio, suscitando interesse e curiosità anche da parte dei più giovani che decidono di intraprendere questo particolare sport di squadra. Sulla scia e nel nome di Tommy, l’americano d’Abruzzo.

Per ulteriori approfondimenti 👉 Tommy Lasorda - Italea Abruzzo

[Comunicato ufficiale di Italea Abruzzo]

Al Convegno “Abruzzo, Infinity Love - Scenari della Wedding Destination In Abruzzo" si parlerà anche di "matrimoni delle radici"

Lunedì 7 ottobre 2024, presso l’abbazia di San Giovanni in Venere, Fossacesia (CH), si svolgerà il convegno di presentazione del progetto “𝐀𝐛𝐫𝐮𝐳𝐳𝐨, 𝐈𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐲 𝐋𝐨𝐯𝐞”.
L’Abruzzo, con i suoi paesaggi straordinari, scorci incantevoli, la sua storia e le sue tradizioni, si afferma come una delle destianzioni ideali per chi è alla ricerca del “𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨” per celebrare il proprio matrimonio in Italia.
E durante il Convegno si parlerà anche di matrimoni delle radici, ovvero della scelta dell'Abruzzo come "wedding destination" da parte di molte coppie alla ricerca delle proprie origini. ❤️💍

 

La riscoperta delle tradizioni: i giovani alunni della Scuola primaria di Sant’Eusanio del Sangro vincitori del Concorso ACLI Abruzzo 'Jamo a lla Scòla’ con l'interpretazione del brano “L’arte cchiù prelibbate”

Un applauso caloroso ai talentuosi alunni della Scuola Primaria di Sant’Eusanio del Sangro!
Con l’esecuzione e l’interpretazione del brano dialettale “L’arte cchiù prelibbate”, indossando costumi tradizionali e cantando su un meraviglioso trabocco, hanno vinto il concorso “Jamo a lla scòla”, promosso da Acli Abruzzo, un’iniziativa dedicata ai canti dialettali abruzzesi, sia editi che inediti.
Questo concorso ha un’importante missione: far scoprire ai più giovani il ricco patrimonio linguistico, musicale e culturale della nostra regione, assicurando che testi così significativi non vengano dimenticati.
Il brano “L’arte cchiù prelibbate”, composto nel 1947 da Giulio Sigismondi ed una delle tante gemme della musica abruzzese, ha così trovato nuova vita attraverso le voci di questi appassionati cantori.

Le più sincere congratulazioni da parte del CRAM a questi giovani e al tutti gli insegnanti, che li hanno accompagnati in questa avventura. Complimenti per l'impegno e la passione! 

 Qui il video: L'arte cchiù prelibbate - Concorso "Jamo a lla scòla"

Se hai origini angolane, contatta Stefania per ricostruire una storia ed una memoria "comune"!

Condividiamo con piacere l’annuncio di Stefania Birra, iscritta al terzo anno del corso di Laurea triennale in Lettere Moderne presso l’Università D'Annunzio di Chieti-Pescara, che sta scrivendo una tesi di laurea in Geografia Umana, sul fenomeno migratorio che ha riguardato il Comune di Città Sant'Angelo (Pe) dal 1900 al 1971 circa, indagandone l’entità e le specifiche caratteristiche.
Stefania, che risiede e lavora come docente di Scuola dell'Infanzia nel Comune di Città Sant’Angelo, dopo aver analizzato il materiale custodito nell'archivio storico del Comune, nella biblioteca Comunale e aver ottenuto alcune informazioni e racconti da parenti, amici e concittadini, sta cercando gli angolani nel mondo ed i loro discendenti, per conoscere le loro storie di emigrazione ed i luoghi di destinazione.

Vi chiediamo di condividere questo suo annuncio attraverso le vostre comunità e nell’ambito delle vostre reti relazionali, affinché Stefania possa entrare in contatto con gli angolani emigrati nel mondo, in modo da poter contribuire al suo lavoro di ricerca, utile per ricostruire percorsi individuali e collettivi legati alle radici.

Questi i link ai questionari predisposti da Stefania per la sua ricerca:

QUESTIONARIO PER EMIGRANTI DI PRIMA GENERAZIONE: https://forms.gle/K9Jn6KPjBjyvAesz6

QUESTIONARIO PER EMIGRANTI DALLA SECONDA GENERAZIONE: https://forms.gle/TyQ7mP7MEtg1TYmc9

Contatto Facebook di Stefania Birra
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Insieme è possibile dare voce alle esperienze di chi ha lasciato la propria terra in cerca di nuove opportunità.

Contribuiamo al lavoro di Stefania Birra: ogni testimonianza è un pezzo importante della nostra storia condivisa, che merita di essere compresa e raccontata!

Il Viaggio delle Radici di Laura Miscione: da Buenos Aires a Fara San Martino, nel segno di Italea Abruzzo

Se è vero che come recita un proverbio zen “nella vita bisogna fare 3 cose: piantare un albero, scrivere un libro e avere un figlio”, di certo Laura Miscione, italo-argentina con origini abruzzesi, non sta perdendo tempo.

La ragazza, interprete e scrittrice proveniente da Buenos Aires, in questi giorni ha avuto modo di visitare per la prima volta l’Abruzzo, terra delle sue origini, ed in particolare Fara San Martino, meraviglioso paese alle falde della Majella abruzzese.

Durante i suoi due giorni di soggiorno, Laura ed il compagno Xavier hanno potuto fare tappa nei luoghi che quasi cento anni fa accoglievano la famiglia Miscione ed in particolare il nonno di Laura, Alfonso Miscione, nato a Fara San Martino da Michele e Antonietta Natale, vissuti in Abruzzo fino a circa il 1931 per poi migrare in Argentina.

Nel primo giorno di visita, sotto la speciale guida del primo cittadino locale Antonio Tavani, di Barbara Dalla Costa accompagnatrice turistica autorizzata e dei referenti di Italea Abruzzo Gianmaria Tantimonaco, Emanuele Grotta e Marco Cirulli, Laura ha visitato le due “Case delle Radici”, ossia gli stabili che ai tempi ospitavano la sua famiglia, per poi immergersi tra le vie di Fara San Martino per scoprirne storie e caratteristiche.

Il giorno successivo la coppia è stata ospitata all’interno del Municipio per la consegna ufficiale dei documenti della famiglia Miscione, frutto del prezioso lavoro di ricerca svolto dall’ufficio anagrafe rappresentato da Maria Gina Alleva e donati insieme ad alcuni omaggi ed una targa celebrativa dall’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco, del vicesindaco Marilisa Natale, dell’assessore Ivan Romano e della consigliera Luigina Cipolla. Durante la cerimonia è stato poi possibile far conoscere Laura con la parte della sua famiglia ancora presente a Fara San Martino, ossia Tiberio Miscione e la moglie Lucia Ricci, che hanno poi ospitato i due giovani Viaggiatori delle Radici nella propria casa per un pranzo domenicale ricco di emozione, buona tavola e affetto.

Per sugellare questo lieto evento (e rispondere al proverbio zen che accompagnato questo viaggio), Italea Abruzzo ed il Comune di Fara San Martino, in accordo con Laura, hanno deciso di lasciare testimonianza tangibile di questo Viaggio delle Radici: la piantumazione di un albero di ulivo, simbolo di rigenerazione, fratellanza, prosperità, che sarà accolto a Fara San Martino a rappresentazione di un’esperienza che di certo ha fatto germogliare in Laura sentimenti e consapevolezze nuove, che speriamo possano crescere forti e gentili anno per anno così come l’ulivo “Miscione”, che sempre l’aspetterà lì dove tutto è partito, l’Abruzzo.

Così il Sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani: “È sempre emozionante ospitare “faresi” di ritorno, anche se qui siamo di fronte ad una viaggiatrice argentina già di seconda generazione, partita alla ricerca delle radici del nonno che lasciò Fara ancora bambino. È bello vedere come cittadini di una metropoli come Buenos Aires si appassionino ai racconti che abbiamo potuto ricostruire su vicoli, stradine, “camere di casa” addirittura antecedenti la guerra. Mi ha colpito di questa ragazza trentenne e di questa storia quello che, è evidente, nonno e papà le hanno trasmesso in tutti questi anni, e soprattutto che loro hanno conservato a partire dal 1930”.

[Comunicato ufficiale di Italea Abruzzo]

Casoli premia Tony Fini e Joe Delle Donne, due abruzzesi emigrati in Australia: cerimonia al Castello ducale, sabato 28 settembre 2024

Casoli accoglie una delegazione di italiani emigrati in Australia e consegna un riconoscimento a due abruzzesi. La cerimonia, in programma domani 28 settembre, alle ore 18, nel Castello ducale, rientra nel progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.  La manifestazione è stata organizzata in onore di Tony Fini, casolano, imprenditore, e Joe Delle Donne, originario di Fresagrandinaria e figura di riferimento a Canning. A entrambi sarà consegnato un riconoscimento per aver portato l’abruzzesità nel mondo.

Toni Fini, che oggi ha 91 anni, lasciò il paese di origine per trasferirsi in Australia quando ne aveva 19.

Con sacrificio e impegno ha costruito una grande impresa, leader nel settore dell’edilizia. Ha operato anche nel campo della ristorazione ed è proprietario di una grande azienda agricola specializzata nella coltivazione di ulivi e nella produzione di olio.

Joe Delle Donne, nel 1961, a 17 anni, partì da Fresagrandinaria per emigrare a Canning, dove si è costruito una carriera di oltre 35 anni come amministratore.

“Accogliamo con affetto e riconoscenza Fini e Delle Donne, che hanno mantenuto un forte legame con la loro terra d'origine, così come tutti gli abruzzesi nel mondo - afferma il sindaco Massimo Tiberini - Pur essendo stati costretti a lasciare l'Abruzzo per cercare fortuna altrove, grazie al loro spirito di sacrificio e alla loro lungimiranza, sono riusciti a costruire una carriera all'estero. Li ringraziamo anche per la grande disponibilità ad accoglierci quando ci rechiamo in Australia, sia per un viaggio sia per partecipare ad attività culturali o lavorative. Un sentito ringraziamento va, infine, all’Assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo per la vicinanza e disponibilità e ai membri del Cram Abruzzo. Con la cerimonia di domani, vogliamo celebrare il valore delle esperienze dei nostri emigrati, radicate nell'attaccamento al lavoro, alla famiglia e alle proprie origini”.

“L’obiettivo del progetto è consolidare il legame con coloro che conservano nel cuore e nella memoria le proprie radici – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto ‘Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici’ – Fini e Delle Donne sono testimoni di questi valori: in giovane età hanno abbandonato tutto per emigrare in Australia, ma ritornano abitualmente in Abruzzo per ritrovare persone e luoghi che hanno sempre fatto parte e continueranno a fare parte del loro vissuto”.

La cerimonia di domani inizierà alle ore 18 con il saluto del sindaco Massimo Tiberini, che insieme ad Antonella Allegrino consegnerà a Fini e Delle Donne i riconoscimenti per aver portato l’Abruzzo nel mondo. Dopo un intermezzo musicale, seguiranno una visita al Castello ducale e una cena. Poi, attraverso ‘la Passeggiata dei ricordi’ lungo i vicoli del borgo antico, la delegazione raggiungerà le cantine di Palazzo Tilli per visitare la mostra di foto d’epoca realizzata nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”.

Alla manifestazione prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni e di associazioni che si occupano di emigrazione.

 Nella giornata di sabato 28, ma al mattino con orario 9-11, all’Istituto Algeri Marino si terrà il secondo appuntamento con il ciclo di laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto.

Interverranno Antonio Di Marino sul tema “Il dialetto tra tradizione, costume e poesia” (laboratorio sul dialetto) e Mariella Di Lallo e Gianni Orecchioni sul tema “L’emigrazione degli altri” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione). Gli incontri sono aperti alla cittadinanza.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane "". Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.

[Comunicato stampa del Comune di Casoli/Palazzo Tilli]

Grande successo per il 45° Anniversario dell’Associazione Abruzzese del Limburgo, con la partecipazione del Direttore Generale della Regione Abruzzo, Antonio Sorgi, e gli auguri del Presidente, Marco Marsilio

Sabato 12 ottobre 2024, l’Associazione Abruzzese del Limburgo (Belgio), iscritta all’Albo CRAM, ha festeggiato il suo 45° anniversario durante la tradizionale festa autunnale, tenutasi in una sala del Comune di Houthalen. L'evento ha visto la partecipazione di ben 420 persone, di cui 390 invitati e 30 organizzatori, tra membri del Comitato, partner e amici.

La Regione Abruzzo ha avuto il piacere di onorare l’evento, grazie alla presenza del Direttore Generale della Regione Abruzzo, Arch. Antonio Sorgi, che ha portato all’Associazione anche i più sentiti auguri da parte del Presidente della Regione e Presidente del CRAM, Marco Marsilio.

Grande interesse e partecipazione anche da parte dei rappresentanti delle amministrazioni locali, con la presenza del sindaco di Genk, Wim Dries, e dell’assessore alla cultura, Anniek Nagels, così come del sindaco di Houthalen, Alain Yzemans.

Hanno partecipato anche altre Associazioni di abruzzesi in Belgio, iscritte al CRAM e facenti parte della "FAAB - Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Belgio", a testimonianza dell'importante rete di collaborazione tra le associazioni abruzzesi attive nei vari comuni del Belgio, attraverso la presenza di soci e dei rispettivi presidenti: Silvio Polisini, Presidente dell’Associazione Abruzzese del Centro e Borinage; Giuseppe Assuntini, Presidente dell’Associazione Regionale degli Abruzzesi di Liegi; Claudio Vernarelli, Presidente dell’Associazione Abrussels.

Il menù previsto per l’evento ha messo in risalto i sapori tipici della regione Abruzzo, con un antipasto a base di prodotti locali, Tajarill e Facióle e la porchetta, magistralmente preparata da uno dei consiglieri dell’Associazione. Il tutto accompagnato da pregiatissimo vino abruzzese. Immancabile, a chiusura della cena, la deliziosa “pizza dogge”, dolce tipico abruzzese.

La serata è stata inoltre gradevolmente allietata da intrattenimenti musicali, grazie alla presenza di un DJ e di una bravissima cantante.

La festa autunnale si è confermata, dunque, un momento di grande convivialità, in cui la comunità ha celebrato le proprie radici e il legame con la terra d’origine, promuovendo la cultura abruzzese e il suo patrimonio gastronomico.

L’Associazione, nell’esprimere gratitudine e nel ringraziare tutti per l’ampia partecipazione, ha rinnovato il desiderio di continuare ad investire impegno e dedizione, anche negli anni a venire, per tenere alto il nome dell’Abruzzo fuori regione.

Il CRAM, tutto, rinnova i propri auguri all’Associazione per l’importante traguardo raggiunto!

Fallo incontra Johannesburg: presentazione del Progetto NAREVE' per celebrare le radici italiane e le connessioni interculturali

Domenica 13 ottobre 2024, alle ore 11:00, si terrà, nel Comune di Fallo (CH), la presentazione ufficiale del progetto “NAREVE”, alla presenza di ospiti nazionali e internazionali quali l’Ambasciatrice del Sud Africa in Italia, Nosipho Nausca Jean Jezile, e il Direttore Generale, sport, arte e cultura per la città di Johannesburg, Siyanda Mnukwa.
Il progetto, promosso dal Comune di Fallo, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale WOO e l’Artist Proof Studio (APS) di Johannesburg (Sud Africa), è stato selezionato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all'interno del bando per le attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo, in occasione dell'Anno delle Radici Italiane 2024.
“NAREVE” rappresenta un’opportunità unica per la comunità di Fallo, che vedrà la realizzazione di un’opera straordinaria, lunga 52 metri, frutto del talento di artisti sudafricani emergenti. Gli artisti Maphoso George Mokwena, Mohau Moholane e Bekithemba "Themba" Mdluli, sotto la guida del Direttore Esecutivo per il Marketing e lo Sviluppo Commerciale di Artist Proof Studio, Nathi Simelane, stanno lavorando alla creazione di questo racconto visivo che omaggerà le storie di chi ha lasciato la propria terra per cercare nuove opportunità, senza mai dimenticare le proprie radici italiane.
Questa iniziativa, che trova le sue fondamenta nella lunga storia di emigrazione e di connessioni culturali tra Fallo e il Sud Africa, è stata ispirata dall’opera e dalla vita di Gianni Mariano, cittadino fallese nato e residente a Johannesburg (Sud Africa), recentemente scomparso, per anni Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Artist Proof Studio. La sua passione per l’arte e la formazione giovanile ha lasciato un segno indelebile, portando il centro a istituire il Fondo “Borse di Studio Gianni Mariano” per sostenere giovani talenti artistici.
Il 13 ottobre, durante la presentazione ufficiale, verrà raccontato il processo creativo e il significato di quest’opera monumentale che attraversa continenti, culture e storie personali, fondendo passato e presente in un mosaico di immagini evocative.

Le fasi inziali del progetto: NAREVÈ - Comune di Fallo

[Comunicato del Comune di Fallo]

A Casoli, ultimo sabato di laboratori sulla storia dell’emigrazione e sul dialetto, nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo”, e Festival dell’Emigrante in occasione delle feste patronali

Ultimo appuntamento con i laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto che si stanno tenendo all’Istituto “Algeri Marino” nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Sabato 5 ottobre, dalle 9 alle 11, Tony Fini e Joe Delle Donne, i due emigrati in Australia originari di Casoli e Fresagrandinaria, parteciperanno al laboratorio sulla storia dell’emigrazione per raccontare le loro storie agli studenti e ai cittadini che assisteranno all’incontro. Toni Fini, 93 anni, è un affermatissimo imprenditore nel settore dell'edilizia e dell’agricoltura, mentre Joe Delle Donne, ottantenne, è stato amministratore pubblico per 40 anni a Canning. Hanno lasciato l’Italia per andare in cerca di fortuna da giovanissimi e sono riusciti a costruire una carriera professionale con sacrificio e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini.
Sempre dalle 9 alle 11, si svolgerà anche il laboratorio sulla conoscenza del dialetto che vedrà la partecipazione di Tina Castelnuovo e Mariella De Francesco sul tema “Alla scoperta della cultura e delle tradizioni della nostra gente”.
Il progetto “Dalla culla al mondo” prevede anche alcune iniziative nell’ambito delle feste patronali in onore di Santa Reparata e San Gilberto, che verranno celebrate il 6, il 7, l’8 e il 9 ottobre e che rappresentano uno dei momenti più importanti dell’anno per la comunità casolana. “Sono festività alle quali l’Amministrazione comunale dedica una particolare attenzione poiché consentono di mantenere vive antiche tradizioni popolari e fondere folklore e fede – afferma il sindaco Massimo Tiberini – Rappresentano anche l’occasione per salutare e accogliere i tanti emigrati che fanno ritorno in paese per poter riabbracciare familiari e parenti e per rinnovare la devozione ai patroni”.
Le attività programmate nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo” prevedono dal 6 ottobre, giorno dedicato alla grande fiera, l’allestimento di uno spazio dedicato al Festival dell’Emigrante in piazza Santa Reparata. I visitatori potranno recarsi nella postazione per firmare l’Album dei ricordi, una collezione di pensieri e fotografie di emigrati, che hanno fatto ritorno a Casoli e che hanno voluto esprimere l’attaccamento alle proprie radici. Il programma prevede anche l’esposizione di tipicità e l’esibizione di bande e cori folcloristici.
“Le feste patronali sono molto importanti per la comunità casolana, che vive momenti di aggregazione e socializzazione all’insegna della spiritualità, dell’attaccamento alle tradizioni e del divertimento – sottolinea Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Sono anche giorni in cui Casoli torna ad accogliere i propri ‘figli’ costretti ad emigrare all’estero. Grazie alle attività previste dal progetto, potremo dedicare a loro più attenzione e vicinanza per rendere ancora più solido il legame con la terra d’origine e per conservare la memoria dei luoghi e del passato”.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane". Le attività in programma sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che vengono realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.

[Comunicato ufficiale Comune di Casoli / Palazzo Tilli]

 

La scrittrice italo-argentina, Maria D'Alessandro, in Abruzzo, per una doppia presentazione del suo libro “Le mie radici tra immagini e poesie”

Gradita visita, agli Uffici della Regione Abruzzo, quella della scrittrice italo-argentina Maria D’Alessandro, in compagnia di Cinzia Rossi (referente ANFE), per una doppia presentazione del libro “Le mie radici tra immagini e poesie”.

Un primo e toccante incontro con Maria D’Alessandro è previsto per oggi 27 settembre, ore 18, presso la Sala Consiliare di San Vito Chietino, in quella che fu la sua località natia. Maria emigrò con la famiglia in Argentina da bambina e attualmente vive a Buenos Aires.

Secondo appuntamento è quello previsto per domani 28 settembre, ore 19, presso il Phi Hotel Ambra di Pescara, all’interno della rassegna Rosadonna festival dell'eccellenza femminile in Abruzzo. Un evento dal titolo “MIGRANTI: andate e ritorni. Sogni, speranze e vita”, con reading e presentazioni di libri, alla presenza di diversi autori e la possibilità di degustare un aperitivo cenato. Per maggiori informazioni  👉 https://www.facebook.com/events/511728331648695/?ref=newsfeed (evento del 28 settembre 2024, con prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

“Querido Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo.

Recuerdo la emoción de mi padre al nombrarte.

Emoción que ahora es mía.

El mare, el verde,

el escarpado, los barcos.

Tu gente.

Tus colores poblaron mis sueños.”

 

“Caro Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo.

Ricordo il brivido di mio padre nel nominarti.

Emozione che ora è mia.

Il mare, il verde,

la scarpata, le navi.

La tua gente.

I tuoi colori hanno popolato i miei sogni”

 

(dal libro “Le mie radici tra immagini e poesie”)

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