Lu carrature: il telaio che fa suonare gli spaghetti abruzzesi
Oltre alla pasta si chiama chitarra abruzzese (in dialetto carrature) il tipico telaio rettangolare in legno, con tanti fili di acciaio posti uno accanto all'altro alla distanza di poco più di un millimetro, un consistente numero di chiavi per tenere i fili sempre tesi, un piano sul quale cade la pasta.
Questo è nella sua semplicità e perfezione lo strumento che può dare vita alla pasta alla chitarra ossia ai tipici spaghetti a sezione quadrata, una specialità abruzzese conosciuta e apprezzata n tutto il mondo.
La bontà della pasta dipende dalla sua compattezza e dalla lunga lavorazione manuale sulla spianatoia che la rende resistentissima alla cottura conservando ben distinti i sapori dell'uovo e della semola di grano duro.
Per preparare una ottima pasta alla chitarra per 6 persone occorrono: 500 gr. di farina di grano duro; 5 uova; 1 pizzico di sale. La farina va messa a fontana sulla spianatoia, vi si rompono nel mezzo le uova e si impasta energicamente con le mani; la si deve lasciar riposare per circa un quarto d'ora. Poi con il mattarello (o se volete risparmiare tempo con la macchina tirasfoglia) si stende una sfoglia che deve avere uno spessore uguale alla distanza che intercorre tra i fili d'acciaio della chitarra, cosicché la pasta risulti di sezione quadrata. Per condire questo tipo di pasta vi consigliamo uno tra i seguenti sughi: ragù di agnello, sughi di pomodoro e peperoncino, il sugo all'amatriciana. La pasta alla chitarra si serve sempre con abbondante formaggio pecorino grattugiato.