Il Turismo delle Radici: incontro in Senato
Si è svolto il 15 febbraio scorso a Roma, presso la sala Capitolare di Palazzo Minerva del Senato della Repubblica, un incontro dibattito sul tema: “La via del turismo delle radici (o di ritorno)”, con l’obiettivo di dibattere sulla rigenerazione dei borghi.
Le istituzioni e i territori sono ormai pronti a lavorare per favorire il turismo delle radici.
Come è stato sottolineato in vari interventi, esso potrebbe essere un efficacissimo strumento per rivitalizzare i borghi italiani, spesso isolati e spopolati, che non potrebbero altrimenti aspirare a diventare destinazioni turistiche. Le persone di origini italiane nel mondo sono milioni. Sono desiderose di supportare la propria patria di origine, agendo come testimonial per territori e prodotti locali. Spesso possiedono una seconda casa, soggiornano in loco per lunghi periodi e desiderano fare investimenti in Italia. Lamentano però una scarsa e distratta attenzione da parte della propria terra dì origine. Anche se – è stato riconosciuto - grazie agli sforzi della Farnesina e del responsabile per il turismo delle radici presso il Maeci, il consigliere Giovanni Maria de Vita, la situazione sta cambiando e gli sforzi in questa direzione saranno numerosi nel prossimo futuro.
Non a caso, infatti, il 2024 è stato proclamato “Anno del Turismo delle Radici”.
Una parte dell’incontro è stata incentrata sulla presentazione del lavoro di ricerca sul “turismo delle radici” realizzato dalla Università della Calabria su iniziativa della prof.ssa Sonia Ferrari che ha coinvolto nell’attività di studio e ricerca altri studiosi di università italiane e straniere, quali l’Università di Mar del Plata, l’Università di Torino, l’Università di Bari e l’Università di Messina.
I risultati della ricerca, finanziata dal Ministero degli Esteri, sono confluiti in un volume dal titolo Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia, pubblicato dalla Egea-Bocconi in italiano, inglese e spagnolo. Il volume racchiude importanti informazioni e linee guida per la futura programmazione strategica di marketing per lo sviluppo del turismo delle radici nel nostro paese.
Secondo il parere della coordinatrice del progetto, Sonia Ferrari, alla luce dell’accordo stipulato fra i Ministeri degli Esteri e della Cultura, l’uso delle risorse del PNRR potrà favorire gli investimenti in questo settore. “Sembra che il segmento del turismo di ritorno - ha dichiarato - abbia finalmente ottenuto l’attenzione che è giusto che sia riservata ad una porzione così importante, anche in termini potenziali, del settore turistico. E’ cresciuta la consapevolezza degli operatori e degli enti pubblici sull’importanza dei visitatori di origini italiane e dei loro discendenti in termini turistici”.