Vasto, conclusa l’assemblea del CRAM 2022, un primo bilancio
Sceso il sipario sull’assemblea CRAM 2022, è il momento di fare un primo bilancio.
Sono stati quattro giorni intensi, in un clima prettamente estivo, quello in cui si è svolta l’assemblea ordinaria dei consiglieri CRAM, a Vasto, nella sede del Palazzo d’Avalos, dal 7 al 9 settembre.
Un’assemblea finalmente in presenza, a quasi tre anni dall’ultima (per la precisione 32 mesi) e la prima in presenza anche per il presidente della Regione e del CRAM, Marco Marsilio. Grande l’entusiasmo nel rivedersi, bella l’accoglienza a chi per la prima volta partecipava ad un Cram in presenza: Marianna Cespa, rappresentante degli abruzzesi in Giappone, Fabrizio Ferri, rappresentante dei corregionali in Cina, Alessandro Carrea, componente giovane della rappresentanza della Svizzera, Vitòria Guilloux, rappresentante giovane dell’associazione degli abruzzesi in Brasile.
In tutto erano presenti 30 delegati da tutti i Paesi del mondo, che formano, insieme ai cinque rappresentanti della regione, il consiglio generale del CRAM.
La prima giornata è stata sostanzialmente inaugurale, con i saluti dei consiglieri regionali componenti del CRAM (Santangelo, Bocchino e Marcozzi) del consigliere ambasciatore Giovanni De Vita, dell’ex parlamentare europeo Antonio Razzi e del già consigliere del CRAM Pietro Smargiassi.
Ai saluti è seguita l’apertura ufficiale dell’assemblea da parte del Presidente della Regione, che ha spiegato come si è mossa la consulta in questi due anni mezzo di pandemia, cosa è stato fatto, su quali stanziamenti certi può contare e su quali funzioni principali deve basarsi per la sua attività. Il Presidente ha ricordato come, anche per sue storie familiari, abbia a cuore da sempre il tema dell’emigrazione, benché oggi l’emigrazione sia per alcuni versi profondamente cambiata, sostituita da una nuova emigrazione: la mobilità per motivi di studio, i trasferimenti i pensionati in Paesi con regimi fiscali migliori, immigrati che, arrivati in Italia, si spostano poi in altri Stati, così come l’emigrazione di famiglie giovani con figli minori, genitori al seguito, migranti maturi e disoccupati e con familiari a carico che devono ricollocarsi lavorativamente. Un quadro variegato, insomma, che dimostra quanto l’emigrazione sia un fenomeno complesso, che continua con flussi consistenti, e non semplici da catalogare, e come essa sia sempre legata a temi di sicurezza sociale, di tutela previdenziale e di diritto al lavoro.
“Oggi – ha dichiarato il Presidente - in un quadro mutato nei 18 anni trascorsi dalla istituzione del CRAM, e in un panorama istituzionale nel quale le Regioni hanno acquisito un ruolo ancora più importante come collegamento tra le comunità italiane e lo Stato, è necessario inserire il fenomeno migratorio in un quadro più ampio, riconoscendo negli abruzzesi nel mondo, nei loro discendenti e nelle loro comunità, una componente essenziale della società regionale ed una risorsa da attivare per la realizzazione di nuovi rapporti internazionali: un valore da sostenere, anche in un’ottica di sviluppo economico e imprenditoriale”
La serata inaugurale è continuata nella splendida cornice dei giardini di Palazzo D’Avalos, con la cerimonia della consegna del Premi Dean Martin, il riconoscimento dedicato alle persone di origine abruzzese che hanno raggiunto prestigiosi traguardi – lavorativi, scientifici, culturali e artistici - all’estero.