"E c’erano gerani rossi dappertutto. Voci femminili della diaspora italiana in Nord America”
“La domenica, di mattina presto, prepara la salsa e la pasta fatta in casa. Verso le 8.00 o le 9.00 si va a messa. Al ritorno pensa al resto del pranzo. Un piccolo antipasto, la pasta, quindi il secondo, di solito braciole, polpette e salsicce cotte nel sugo, un’insalata e qualche contorno. In America, nessuno torna a casa a mangiare durante la settimana; non c’è la siesta o il grande pasto di mezzogiorno e il pisolino. Si va al lavoro da pendolari e anche se si viaggia solo da Brooklyn a Manhattan, il tragitto può richiedere un’ora. Non c’è una vera e propria pausa nella giornata lavorativa. Si consuma un pranzo, comprato fuori o portato da casa, seduti alla scrivania, in un intervallo di trenta minuti (un’ora, se si è fortunati). Il pranzo della domenica è il nostro legame ininterrotto con l’Italia, col vecchio Paese e con le abitudini più salutari degli antenati. I pasti domenicali sono sacri per noi italoamericani, hanno un significato quasi religioso. È l’unica occasione della settimana in cui possiamo riunirci e spezzare il pane insieme. Ed è proprio quello che facciamo.” – da "La temperatura dell’acqua" di Chiara Montalto Giannini.
"E c'erano gerani rossi dappertutto” è un’antologia che raccoglie le voci di alcune scrittrici contemporanee americane di origini italiane. Un viaggio attraverso la percezione delle proprie identità al cospetto delle due comunità, quella di arrivo e quella di partenza, cercando una propria collocazione tra un passato familiare di emigrazione - o immigrazione, in base al punto di vista - ed un futuro nuovo da costruire.
Le prossime presentazioni di questo interessante volume di memorie migranti si terranno martedì 28 maggio a Roseto degli Abruzzi e mercoledì 29 maggio a Pescara.
Maggiori info in locandina