Montelapiano si prepara a festeggiare i suoi emigrati nell'anno delle radici
Montelapiano è una suggestiva località abruzzese a ridosso del Lago di Bomba (Ch) che conta, ad oggi, poco meno di 70 abitanti residenti, a fronte dei circa 700 montelapianesi che si trovano invece a vivere in Canada, Australia, Francia, ma anche a Roma, Napoli e in molti altri luoghi nel mondo.
Camminando per il borgo, che ha subito un significativo processo di spopolamento, si può incontrare un monumento dedicato agli emigranti, realizzato nel 2002, che ritrae un contadino vestito a festa con una valigia di cartone in mano.
E ci si imbatterà anche nei 65 gradini della Scala Maggiore, che riportano proverbi e modi di dire locali, dei quali uno recita: “Se sient l'addor de la terra e le buattet de l cor, si truvuàt la casa taje”.
Non sarà inoltre difficile, attraversando il paese, fare la conoscenza di tanti emigrati, che hanno sentito il bisogno di mantenere vivo il legame con il luogo della loro partenza, che è diventato anche il luogo del ritorno.
Ed è così che il Comune di Montelapiano ha deciso di dedicare ai suoi tanti emigrati e ai viaggiatori delle radici una grande festa prevista per il prossimo 20 agosto 2024… perché, come scrisse Cesare Pavese nel suo ultimo romanzo, La Luna e i Falò, "un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
Qui il video "Il richiamo delle radici"