L’ITALIA PRIMA META DESIDERATA DAL 37% DELLA POPOLAZIONE MONDIALE IN UN’INDAGINE DI BE ITALY

Dati entusiasmanti per il turismo italiano emergono dalla recente ricerca “Be-Italy” commissionata da ENIT a Ipsos, che ha indagato la percezione e l’immagine dell’Italia in 18 Paesi stranieri con una survey di 500 interviste online per paese, di cui 200 a ceti elevati.

Alla domanda “Se vincesse una vacanza premio all’estero, dove vorrebbe andare?” il 37% della popolazione mondiale risponde “In Italia” (41% tra i ceti elevati), il 32% gli Stati Uniti, il 31% l’Australia. L’Italia, inoltre, è anche il primo Paese al mondo che viene associato a qualità della vita, creatività e inventiva, davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti.

Il nostro Paese, si legge ancora nella ricerca, è il terzo più conosciuto al Mondo (45% sul totale della popolazione mondiale) dopo USA (49%) e UK (47%). I ceti elevati hanno maggiore conoscenza dell’Italia (65%).

La Germania fa registrare il più alto tasso di conoscenza della Penisola (21%), superando Francia (18%), Regno Unito (16%), Usa (16%) e India (15%).

Il maggior flusso di visitatori si registra dall’Europa. L’11% del totale intervistati ha visitato l’Italia 3 volte o più, la percentuale sale al 26% tra i ceti elevati. Fatto 100 coloro che sono già stati in Italia, il 57% ha visitato il nostro paese negli ultimi 6 anni. All’interno dell’Europa, i maggiori arrivi si registrano dalla Germania (un terzo dei tedeschi è stato in Italia 3 o più volte).

Nello stesso tempo la ricerca Ipsos prende in considerazione l’immagine dell’Italia all’estero. Sulla base del totale intervistati, il giudizio “molto positivo” sull’Italia si riscontra nel 29% del campione, un dato allineato a quello ottenuto da Germania, Gran Bretagna e Francia. L’apprezzamento per l’Italia sale al 42% tra i ceti elevati. Sommando il giudizio molto e abbastanza positivo l’Italia raggiunge l’84% e il 91% tra le fasce ad alto reddito (Germania 90% totale ,92% ceti elevati; Gran Bretagna 87%, 88%; Francia 87%, 88%).

Il 23% del totale intervistati riconosce nell’Italia il Paese della buona cucina, il 16% quello dei monumenti e della moda, il 15% della pittura/scultura, il 7% del design, il 5% della musica e del teatro. Solo il 3% associa lo sport all’Italia.

Il 29% (45% fasce di reddito alto) della popolazione mondiale dichiara di avere pianificato un viaggio in Italia entro 5 anni. Il dato rilevato tra i soli Paesi prospect-ceti elevati è pari al 54%.

Per quanto riguarda la tipologia del turismo, la maggior parte degli intervistati menziona come primo polo di attrattività quello delle grandi città storiche. Ampi margini di crescita si rilevano per il turismo “diverso “, diffuso e sostenibile (borghi, paesaggi, percorsi eno-gastronomici, ecc.), obiettivo che ENIT persegue anche in funzione del contrasto di fenomeni di overtourism.

Il 77% menziona tra le città “Top of mind” Roma, seguita da Venezia (59%) e Milano (48%, soprattutto citata da Giappone, Cina, Brasile e Africa). Seguono Firenze (35%), Napoli (23%), Torino (8%), Verona (7%).

Se si vanno a considerare le regioni, le più conosciute sono la Sicilia (54%), la Toscana (50%) e la Sardegna (37%), prima di Lombardia (22%), Veneto (20%) Calabria (18%), Lazio (18%), Piemonte (18%), Umbria (14%), Abruzzo (10%), Campania, Emilia R., Liguria, Puglia (10%), Trentino A.A. (9%), Valle d’Aosta (8%), Friuli V.G. (7%), Basilicata (6%), Marche (4%), Molise (3%).

La Torre di Pisa, tra le attrazioni turistiche, è conosciuta dal 57% degli intervistati, il Colosseo dal 56%, la Basilica di San Pietro dal 54%. Vengono poi, tra le prime 10, Scavi di Pompei (46%), Cenacolo di Leonardo (39%), Piazza San Marco (39%), Vesuvio (38%), Alpi (34%), Etna (34%), Duomo di Milano (33%).

Focalizzando l’attenzione sulle istituzioni artistico culturali, la più nota è quella dei Musei Vaticani (51%), prima del Festival del Cinema di Venezia (49%) e del Carnevale di Venezia (42%). I dati si alzano se ad esprimersi sono i ceti elevati (rispettivamente 61%, 56%, 51%). Seguono La Scala di Milano (35%), Il Festival di Sanremo (20%), La Biennale di Venezia (19%), Gli Uffizi di Firenze (19%), La Fenice a Venezia (13%), Il Piccolo Teatro a Milano (11%), L’Orchestra di S. Cecilia di Roma (6%).

Occorre infine tenere conto che gli elementi di attrattività stanno cambiando. Dall’arte e dalla cultura si sta passando alla moda, al lusso allo shopping e all’orientamento verso valorialità di esperienze sul territorio.

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