Abruzzo e Canada: Grande successo per cerimonia di donazione impianto branchiterapia
Pescara, 9 agosto 2017. Grande e sentita partecipazione questa mattina alla cerimonia di donazione da parte del Canada di un impianto di brachiterapia alla Asl di Pescara per la cura dei tumori.
Frutto di un'iniziativa promossa dal Cram Abruzzo, dal SHOSJ Cavalieri di Malta e dalla Comunità italo-canadese, l’evento ha visto intervenire nella sala Corradino D'Ascanio del Palazzo del Consiglio regionale abruzzese a Pescara (Piazza Unione), l'assessore all'Emigrazione, Donato Di Matteo, il direttore Generale ASL di Pescara, Armando Mancini, il Gran Priore di Canada SHOSJ Cavalieri di Malta, Mario Cortellucci, il direttore di O.S.J. Charities Trust Fund, Antonio Nalli, il presidente della Federazione Nazionale degli Italiani in Canada, Luciano Bentenuto.
Aprendo la giornata con i saluti istituzionali, Di Matteo ha manifestato il suo orgoglio per la riuscita di quest’iniziativa di solidarietà tra due terre lontane ma estremamente vicine, il Canada e l’Abruzzo appunto. "Il mio impegno a diffondere l’abruzzesità nel mondo – ha dichiarato l’assessore – dura da anni. Oggi però questo ha portato una grande vittoria non solo per gli abruzzesi, per gli italiani o per i canadesi, ma per chi ha bisogno di cure. Chi dedica, offre e dona solidarietà – ha concluso Di Matteo – non è solo un grande imprenditore, ma anche un grande uomo e lavoreremo affinché, fino in fondo, cose di questo tipo continuino a succedere”.
Mario Cortellucci, Gran Priore di Canada SHOSJ Cavalieri di Malta ha ricordato poi il forte legame tra Abruzzo e Canada, spiegando come il dono dell’impianto per la brachiterapia “è sì da parte dei Cavalieri di Malta del Canada, ma è soprattutto un dono che arriva anche dagli italo-canadesi e dai nativi canadesi all’Italia e al cuore dell’Italia, così profondamente distrutto dal terremoto. Avevamo già fatto un dono ai terremotati dopo gli eventi aquilani del 2009 – ha spiegato Cortellucci – e se spesso non si sa cosa donare, sono certo che anche questa volta siamo riusciti in qualcosa di buono. Una macchina del genere – ha concluso – può aiutare non solo l’Abruzzo ma tutto il centro Italia."
Non sono mancati poi i saluti del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che ha ringraziato per il dono fatto alla città e all’Abruzzo, così come ha fatto anche Armando Mancini, direttore della ASL di Pescara, che esprimendo gratitudine agli italo-canadesi che hanno permesso tale atto di solidarietà ha sottolineato che "La brachiterapia è fondamentale per i tumori, permettendo alle radiazioni di colpire dall’interno le cellule maligne. Questo metodo rivoluzionario – ha spiegato il direttore della ASL – impedisce che le radiazioni arrivino dall'esterno, come avviene ad esempio con la radioterapia, riducendo così gli effetti collaterali e la sofferenza per i pazienti e al contempo migliorando la loro qualità della vita. È una cosa straordinaria – ha concluso Mancini – si tratta di una terapia che ha quasi la stessa valenza di un intervento chirurgico, ma senza intervento. E grazie agli amici italo-canadesi risparmieremo centinaia di migliaia di euro, che avremmo dovuto spendere per comprare l’impianto e che invece ora possiamo destinare al potenziamento di altri centri territoriali ad esempio. Quindi il regalo è doppio".
Luciano Bentenuto infine, Presidente della Federazione Nazionale degli Italiani in Canada ha concluso la giornata manifestando la soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa. "Che grande orgoglio è essere qui oggi – ha detto Bentenuto – un milione e quattrocentomila Italiani sono in Canada e continuano ad amare la loro Italia e a pensarla. L'anno scorso – ha raccontato Bentenuto – sono passato qui e avevo fatto una promessa, che oggi posso dire di aver mantenuto portando solidarietà in Abruzzo e questa macchina per la brachiterapia. La collaborazione dell'assessore Di Matteo è stata fondamentale per riuscirci – ha concluso Bentenuto – e dobbiamo proseguire con questo circolo virtuoso di aiuto, di gente che da lì aiuta qui, e di gente che da qui aiuta lì. Il cuore è grande!”.
La giornata è stata anche occasione per commemorare con un minuto di silenzio le vittime del disastro di Marcinelle, di cui ieri è stato il 61esimo anniversario.
La cerimonia infine è stata allietata dalla musica della banda dei Vigili del Fuoco di Ottawa, che intonando anche l’Inno di Mameli, sono stati essi stessi incarnazione di questo spirito di solidarietà transnazionale e di questo stesso legame che unisce e unirà il Canada all’Italia e all’Abruzzo.