L'ABRUZZO E D’ANNUNZIO: ENRICO DI CARLO PORTA SULLE SCENE ITALIANE UNA VISIONE INEDITA DI QUESTA RELAZIONE INDISSOLUBILE
È un omaggio all’Abruzzo, alla sua storia e alle opere di quello che forse fu il suo figlio più grande, il libro “Gabriele d’Annunzio. L’Abruzzo e i luoghi della memoria”. Scritto da Enrico Di Carlo, con le foto di Gino Di Paolo, l’opera è stata pubblicata nel 2013 da Paolo De Siena Editore.
Successivamente trasformata dall'autore anche in uno spettacolo teatrale omonimo, prodotto sempre da De Siena Editore, l’opera ha debuttato a Chieti nello storico Palazzo de’ Mayo, sede della Fondazione della Cassa di Risparmio di Chieti, nel 2013. Rappresentato anche a Pescara, nell’auditorium del Museo delle Genti d’Abruzzo (2014) e a Torino, nel seicentesco Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte (2016), quest’anno ha emozionato il pubblico di Belluno, arrivando sul palcoscenico del parco di una villa veneta del Settecento, che oggi ospita il ristorante “Il Borgo”, su invito della locale Associazione Abruzzese e Molisana.
Nella rappresentazione, Enrico Di Carlo (voce narrante) e Alessio Tessitore (che interpreta d’Annunzio), accompagnati dal soprano Bianca D'Amore e dalla pianista Emilia di Pasquale, ripropongono il rapporto dello scrittore con l’Abruzzo: un indissolubile cordone ombelicale, una relazione rimasta sempre viva negli anni, nonostante il celebre scrittore avesse lasciato da giovane la sua regione.
Mediante la lettura di brani letterari, poetici, ma anche intimamente biografici, emerge un D’Annunzio diverso, ben lontano dall’immagine del superuomo, del poeta-soldato, dell’esteta. Pagine intense e struggenti del “Trionfo della Morte”, del “Notturno” e del “Libro segreto”, lettere affettuosissime scritte alle compagne del momento o effervescenti sonetti dialettali inviati agli amici corregionali, ripercorrono una sorta di ideale itinerario “dell’anima” tra le località abruzzesi, mettendo in luce un legame ancestrale, profondo, che fino alla morte sempre più ha unito D’Annunzio alla propria casa, alla propria madre, alla propria terra.
D’Annunzio ha saputo collocare l’Abruzzo non soltanto al centro della sua vita, ma anche tra le produzione letterarie più vibranti, creando, insieme ad altri artisti (tra questi emerge la figura del pittore Francesco Paolo Michetti), il cosiddetto “Cenacolo” di Francavilla al Mare che suscitò un forte interesse, negli anni Ottanta dell’Ottocento, da parte di intellettuali italiani e stranieri del tempo nei confronti della nostra regione. Tra i sodali del Cenacolo vi è anche Francesco Paolo Tosti, il principe delle romanza italiana, le cui più celebri musiche fanno da contrappunto alla recitazione.
L’Autore. Enrico Di Carlo è nato a Chieti, nel 1960. Dopo la laurea in Lettere, ha conseguito i Dottorati di ricerca in “Lingua e letteratura delle regioni d’Italia” e in “Epistemologia dell’informatica e mutamenti sociali”. Lavora presso la Biblioteca umanistica dell’Università degli Studi di Teramo. Da oltre trent’anni svolge attività di giornalista-pubblicista. È Deputato di Storia Patria negli Abruzzi.
I suoi studi vertono prevalentemente sulla cultura abruzzese dell’Ottocento e del Novecento, e su Gabriele d’Annunzio relativamente al quale ha pubblicato numerosi volumi.
Ha tenuto conferenze a: Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura (Sala Cavour) del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, Roma; Istituto Italiano di Cultura (Sala Federico Fellini), Budapest; Palazzo Lascaris, Sede del Consiglio Regionale del Piemonte (Sala Viglione), Torino; XXVI e XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro, Torino; Fondazione Masi - Villa Serego Alighieri, Gargagnago di Valpolicella (Verona); Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; Villa Doglioni, Belluno.