IL CIRCOLO ABRUZZESE E MOLISANO DI BELLUNO RICORDA ROCKY MARCIANO
Si è svolta lo scorso 25 novembre 2017, presso l’Aula Magna dell’Istituto “T. Catullo” di Belluno, la conferenza dal titolo “Rocky Marciano, mito d’Abruzzo”, organizzata dal Circolo abruzzese e molisano di Belluno.
Dopo l’introduzione dell’evento ad opera della Presidente del Circolo, professoressa Lia Di Menco, ha preso la parola il relatore Luca Di Pangrazio, avvocato del Foro di Belluno, originario di Avezzano (AQ) e socio del circolo, che ha già avuto modo di pubblicare qualche anno fa sulla rivista dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Fiamme d’Argento” un articolo dedicato a Marciano.
L’incontro culturale, seguito anche da numerosi studenti, ha rappresentato l’occasione per mettere in risalto non solo le doti pugilistiche del grande campione di origini abruzzesi (il padre, Quirino Marchegiano, nativo di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, emigrò molto giovane degli Stati Uniti), ma anche per esaltarne gli aspetti meno noti al grande pubblico, ovvero la sua grande lealtà e la sua profonda umanità.
Rocco Francis Marchegiano, alias Rocky Marciano, ha infatti rappresentato un esempio per tutta la comunità italo americana dell’epoca e per la stessa popolazione italiana, appena uscita dalla seconda guerra mondiale e desiderosa di avere dei punti di riferimento positivi. L’imbattuto e imbattibile campione, classe 1923 e nativo di Brockton (Massachusetts), è stato unanimemente considerato come il più grande peso massimo della storia della boxe e persino Cassius Clay, in una intervista degli anni ’70, ne ha dovuto riconoscere la superiorità. Il palmares di Marciano è, infatti, ineguagliabile: 49 incontri da professionista, 49 vittorie di cui 43 per knock-out, divenuto campione del mondo nel 1952 e ritiratosi imbattuto per amore della moglie.
Ma sono stati soprattutto la sua grande correttezza fuori e dentro il ring, il fatto di non aver mai ceduto alla tentazione di accettare delle combine, degli incontri truccati, il fatto di essere stato un padre di famiglia impeccabile in ogni comportamento e di aver spesso aiutato economicamente anche suoi ex avversari caduti in disgrazia (in particolare, Joe Louis) a farne un vero mito specie per gli italoamericani, un mito che vive ancora oggi.
Nel corso della conferenza è stato anche trattato il tema dell’emigrazione italiana nel Nord America nel periodo che va dalla fine del diciannovesimo secolo sino ai primi anni venti del ventesimo secolo e ciò al fine di inquadrare meglio il contesto storico e sociale in cui era vissuta la famiglia di Marciano.
Al termine dell’evento, nel corso del quale sono stati proiettati anche dei filmati relativi agli allenamenti ed ai match più significativi di Marciano, il relatore ha risposto volentieri alle domande di alcuni dei presenti.