REGNO UNITO: LA DESTINAZIONE IDEALE SCELTA DAGLI ITALIANI PER EMIGRARE

Gli abruzzesi sparsi per il mondo sono una comunità molto attiva e numerosa, pari a 182.457, e quella in UK è da sempre molto vicina alla Regione Abruzzo. Conta, infatti, circa 250 iscritti l’Associazione Abruzzo e Molise in Gran Bretagna, presieduta da Filippo Marfisi.

Il Regno Unito, con la sua capitale Londra, ha sempre di più attirato negli ultimi anni professionisti legati al mondo economico e finanziario, per la numerosa presenza di banche e assicurazioni; ricercatori nel campo culturale e scientifico e chef più o meno noti nel campo della ristorazione, che hanno contribuito alla proliferazione di ristoranti italiani. Grazie alla maggiore reperibilità dei prodotti tipici italiani all’estero, la tradizione gastronomica del Belpaese è entrata nel menù dei londinesi e sono sempre più le catene di ristorazione che promettono piatti di spaghetti cucinati secondo l’italian style. Anche la moda italiana è sbarcata nel Regno Unito e diversi sono i franchising di abbigliamento firmati da brand italiani che si contano lungo le strade della capitale e non solo.

Oltre la Manica emerge, dunque, un’emigrazione sempre più professionale ed accademica. Prendendo in esame anche il Rapporto degli Italiani all’Estero 2017, promosso dalla Fondazione Migrantes, quest’anno il Regno Unito, con 24.771 iscritti, registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni e sembra essere stata la prima meta scelta dagli italiani per emigrare all’estero.

Molto diffuso è l’associazionismo in UK e l’Associazione Abruzzo e Molise si è spesso distinta attraverso iniziative finalizzate a coinvolgere e tenere uniti i nostri corregionali all’estero.

Tra gli eventi promossi il prestigioso riconoscimento assegnato periodicamente ad abruzzesi che si sono particolarmente distinti nel Regno Unito, attraverso il loro lavoro, l’impegno e lo spirito di fratellanza. Con questa manifestazione si vuole rendere omaggio al sacrificio di alcuni corregionali e fare in modo che essi siano di esempio ai tanti giovani che oggi vivono nel Regno Unito, per motivi di studio o lavoro.

Numerose sono state, negli ultimi anni, anche le occasioni di solidarietà messe in campo dall’associazione in seguito al terremoto del 6 aprile 2009, finalizzate a sostenere finanziariamente la popolazione locale.