STORIE DI ABRUZZESI ALL’ESTERO: LA SCRITTRICE BARBARA SUMMA SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA AL CRAM
Trapiantata ad Amsterdam ormai da tempo, oggi vi raccontiamo la storia di Barbara Summa, scrittrice abruzzese e non solo.
Nata a Sulmona da padre abruzzese e madre polacca, ha vissuto la sua infanzia prima ad Ofena dalla nonna e poi a Tortoreto Lido. Durante la sua adolescenza, ha studiato Lingue all’Aquila prima di intraprendere una serie di esperienze di studi presso l’Università di Cracovia in Polonia, di Groningen nei Paesi Bassi grazie ad un progetto Erasmus, e poi tramite una convenzione tra Università dell’Aquila e quella di York, a Toronto in Canada, ha avuto modo di svolgere una ricerca di linguistica su multilinguismo e conservazione del dialetto abruzzese presso la comunità degli abruzzesi di Toronto.
Trasferitasi nel 1994 nei Paesi Bassi, Barbara ha spostato Berend Dijk ed è oggi madre di due figli adolescenti. Nel 1998 ha deciso di aprire ad Amsterdam “Madrelingua”, un’agenzia di servizi linguistici ed organizzazione eventi, per specializzarsi come traduttrice ed interprete. Spesso organizza corsi di lingua e scrive libri.
Nel 2004 ha fondato, in collaborazione con altri italiani appassionati di cultura, la Fondazione Quelli di Astaroth, che gestisce Radio Onda Italiana, il primo gruppo teatrale di lingua italiana ad Amsterdam, promotrice di Festival di cinema italiano ed altre manifestazioni culturali.
Nel 2006 Barbara Summa si avventura in un’altra entusiasmante attività aprendo un blog tutto suo dal nome Mammamsterdam (www.mammamsterdam.net), su cui pubblicò in embrione alcuni dei brani pubblicati successivamente in Statale 17, storie minime transumanti pubblicato da Exorma nel 2009, una guida sentimentale dell’Abruzzo prima e dopo il terremoto dell’Aquila. Seguono, sempre per l’editore Exorma, La risposta del cavolo, guida semiseria per genitori disperati alle domande dei figli su sesso e società in cui confluiscono le sue esperienze di autrice per Genitoricrescono e altre testate specializzate in genitorialità. Nel 2016 per l’editore Pianopiano Book Bakery esce l’e-book Guida affettuosa al piacere del vino e il quadernetto di appunti per degustazioni in italiano e inglese A friendly wine-notebook.
Durante la nostra intervista le abbiamo chiesto cosa l’abbia spinta ad emigrare in un paese europeo rivelandoci che provenendo da una zona a forte tradizione migratoria, in particolare verso il Canada, e da una famiglia multiculturale, l’opzione di potersi un giorno trasferire all’estero è sempre stata contemplata. Quando ha iniziato ad appassionarsi alla linguistica applicata e pensare ad un’eventuale carriera accademica, visto gli scarsi sbocchi professionali in Italia, il Canada è stata la sua prima destinazione scelta.
Fortemente legata alla sua terra di origine, Barbara cerca di tornare spesso in Italia e negli ultimi anni ha seguito da vicino la ricostruzione post-sisma all’Aquila e nei borghi del cratere, per poterla raccontare in futuro. A questo progetto si riallaccia la fondazione della nuova scuola estiva di lingua e cultura italiana Madrelingua prevista in apertura ad Ofena nel 2018: fino al 2009 aveva, infatti, organizzato numerosi corsi di cucina e tour enogastronomici in Abruzzo rivolti ai suoi studenti di italiano.
La passione per la diffusione della cultura e la storia d’Abruzzo si è manifestata non solo nel suo libro Statale 17, ma anche in numerose conferenze che negli ultimi anni ha tenuto per Istituti Italiani di Cultura, Società Dante Alighieri e altre associazioni culturali e per la radio e la televisione olandesi.
Di recente ha lavorato soprattutto come interprete e autrice. Inoltre, dopo aver conseguito il diploma da sommelier tiene degustazioni guidate alla scoperta dei vini italiani e dell’enogastronomia abruzzese. Nel 2012 ha perfino creato un Festival Enogastronomico in Olanda denominato “Da Gustare” (www.dagustare.com) per mettere in vetrina i prodotti regionali di eccellenza. Edito da Pianopiano Books Bakery, lo scorso anno è stato pubblicato il suo e-book “Guida affettuosa al piacere del vino”, un approfondimento alla scoperta dei vini dedicato ai principianti.
Alla domanda su come vede l’Italia e in particolar modo l’Abruzzo dall’estero ci ha risposto: “L’Abruzzo sta profilandosi un po’ come il paradiso segreto, la regione meno nota da scoprire, forse più per la natura che per i monumenti e credo che entrambi siano gli aspetti da promuovere. In qualche modo la costa funziona di suo, ma bisognerebbe lavorare meglio e con una mentalità europea alla promozione, con un maggiore coordinamento tra tante piccole realtà locali. Non è possibile mettere gente che non parla inglese negli uffici di accoglienza, per esempio. Se vado a Rocca Calascio qualcuno mi dovrebbe fornire anche informazioni su posti limitrofi”.
Dopo essersi aperta con noi, Barbara Summa ci ha rivelato che le capita spesso di sentirsi ambasciatrice italiana all’estero e di farsi promotrice del made in Italy, sia in ambito professionale che privato.
Tra i suoi progetti futuri, dopo tutti questi anni vissuti lontana dalla sua terra d’origine, le piacerebbe contribuire a internazionalizzare l’offerta culturale e turistica della nostra Regione e portare gente alla scoperta dell’Abruzzo montano.
A tutti i giovani abruzzesi in cerca di fortuna o esperienza all’estero consiglia vivamente di impara le lingue, studiare e non dimenticarsi mai delle proprie origini, senza farsene intrappolare.