CRAM 2018: GIOVANI E TURISMO, LE LEVE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2019
Si è chiuso ieri il CRAM 2018 e i consiglieri si preparano a tornare nelle rispettive terre di adozione con un nuovo bagaglio di impegni e consapevolezze.
Il fitto programma delle quattro giornate di lavoro ha permesso agli abruzzesi del mondo di confrontarsi sul ruolo dell'organismo, tanto in relazione alla promozione dei valori del territorio abruzzese nel mondo, quanto in relazione ai fenomeni della nuova migrazione: in un mondo iper-globalizzato e iper-connesso, i millennials — figli di emigranti abruzzesi — abbattono distanze spazio temporali in un click, ma sono sempre più lontani dalla storia e dalle tradizioni della loro terra d'origine. Da qui la sfida e la necessità di coinvolgerli in un processo di riscoperta delle proprie radici, sfruttando la creatività e le infinite risorse del web.
Proprio su queste tematiche si è innestato il dibattito dell'assemblea, tenutasi a L'Aquila, capoluogo resiliente della nostra regione. Non un caso, bensì una scelta simbolica forte, quella di organizzare il CRAM 2018 proprio in questa città, quasi a : ribadire lo stretto legame che unisce l'Abruzzo a ciascuno dei suoi rappresentanti nel mondo, in un rapporto di reciprocità e scambio di valori autentici.
Gli abruzzesi, riuniti nel Palazzo dell'Emiciclo — sede del Consiglio Regionale — sono stati accolti dal Presidente del CRAM Antonio Iannurato e da altri rappresentati delle istituzioni abruzzesi tra cui il Presidente Vicario della Regione Giovanni Lolli, Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il Consigliere comunale di L'Aquila Giancarlo Della Pelle (in rappresentanza del Sindaco Pierluigi Biondi). Ciascuno, nei propri interventi, ha espresso parole di gratitudine non solo per il lavoro svolto dalle associazioni di abruzzesi all'estero, ma anche per l'importante contributo offerto dalla comunità abruzzese per la ricostruzione deL'Aquila, colpita dal terremoto del 2009.
Dopo i saluti, l'assemblea è entrata nel vivo del dibattito con la presentazione dei progetti "Cervelli di ritorno", Protocolli CRUA, "Turismo di ritorno" e dell'Anagrafe degli Abruzzesi nel Mondo, che il CRAM porta avanti rispettivamente con l'Università di Teramo, con il dipartimento Turismo della Regione Abruzzo e con l'Università D'Annunzio di Pescara - Chieti.
I dettagli del progetto “Cervelli di ritorno” e Protocolli CRUA sono stati mostrati dalla Prof.ssa Paola Pittia — responsabile dei servizi di Internazionalizzazione dell'Università di Teramo — che ha spiegato come il progetto possa essere considerato un contenitore di percorsi formativi da ampliare sempre di più, pensati appositamente per i giovani abruzzesi, figli degli emigranti di seconda e terza generazione, che desiderano tornare in Abruzzo e formarsi in questa regione. La Prof.ssa Pittia ha, inoltre, ribadito l'impegno e la disponibilità dell'Università di Teramo a far sì che tali iniziative possano crescere nel tempo.
Sul progetto “Turismo di Ritorno" è, invece, intervenuto il Dott. Francesco Di Filippo, spiegando come tale iniziativa rappresenti un'opportunità di crescita per la nostra regione e di collaborazione con le comunità abruzzesi all'estero. Per "Turismo di Ritorno" s’intende il fenomeno turistico che vede protagonisti gli abruzzesi di seconda e terza generazione, che desiderano tornare in Abruzzo alla scoperta delle proprie radici, ma anche alla scoperta del made in Italy. L'idea progettuale vuole favorire questo fenomeno attraverso una serie di iniziative ed azioni svolte con partner tecnici d'eccezione. «È il momento giusto! Rispetto a 4 anni fa, abbiamo strumenti e interlocutori tecnici per partire — ha ribadito Di Filippo — ora ci sono le DMC e i consorzi di organizzazione dell'offerta turistica dei territori che, insieme alle agenzie, permettono di confezionare proposte base, ma anche pacchetti costruiti su richiesta. Abbiamo la piattaforma tecnologica "Piazzabruzzo" e verrà incrementato l'ecosistema digitale turistico, per permettere anche a voi abruzzesi all'estero di avere informazioni su iniziative ed eventi svolti nei borghi abruzzesi».
A tal proposito il Presidente Lolli è intervenuto per sottolineare il ruolo cardine degli abruzzesi nell'ambito della promozione turistica del territorio. «Il CRAM ha un ruolo fondamentale che può aiutare la Regione Abruzzo a testare il sentiment — ha affermato Lolli — può dunque aiutarci a capire come è percepito l'Abruzzo all'estero e come proporlo. Gli abruzzesi nel mondo sono preziosi e possono fornire indicazioni sulle leve utili per la promozione del turismo in Abruzzo».
Il pomeriggio è proseguito con la proiezione dei due videoclip vincitori del Contest “La Nuova Emigrazione” e con la nomina dei nuovi ambasciatori d'Abruzzo nel mondo.
L'intera assemblea si è svolta in un clima di grande partecipazione. I consiglieri CRAM sono intervenuti spontaneamente per raccontare la propria esperienza, per individuare risorse e criticità di ciascun progetto, esprimendo talvolta dubbi, ma anche formulando proposte.
Forte è emersa la problematica del coinvolgimento dei giovani abruzzesi nelle attività delle associazioni all'estero. Sono stati proprio i giovanissimi membri del Consiglio Christopher Chiaravalli (USA) e Rafael Petrocco (Brasile) a sottolineare la necessità di trovare un linguaggio che possa riuscire a coinvolgere i coetanei e di individuare strumenti adatti ad intercettarli.
«Bisogna avvicinare i giovani facilitando la comunicazione, a partire dal linguaggio usato nella presentazione di progetti! — ha spiegato Rafael Petrocco — È necessario rivedere i contenuti, c'è bisogno di contenuti non solo da inserire nel sito, ma anche e soprattutto da veicolare sui social. I giovani sono su YouTube, su Instagram e su altre piattaforme social: sono questi i luoghi in cui si possono incontrare!».