A Casoli, ultimo sabato di laboratori sulla storia dell’emigrazione e sul dialetto, nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo”, e Festival dell’Emigrante in occasione delle feste patronali

Ultimo appuntamento con i laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto che si stanno tenendo all’Istituto “Algeri Marino” nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Sabato 5 ottobre, dalle 9 alle 11, Tony Fini e Joe Delle Donne, i due emigrati in Australia originari di Casoli e Fresagrandinaria, parteciperanno al laboratorio sulla storia dell’emigrazione per raccontare le loro storie agli studenti e ai cittadini che assisteranno all’incontro. Toni Fini, 93 anni, è un affermatissimo imprenditore nel settore dell'edilizia e dell’agricoltura, mentre Joe Delle Donne, ottantenne, è stato amministratore pubblico per 40 anni a Canning. Hanno lasciato l’Italia per andare in cerca di fortuna da giovanissimi e sono riusciti a costruire una carriera professionale con sacrificio e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini.
Sempre dalle 9 alle 11, si svolgerà anche il laboratorio sulla conoscenza del dialetto che vedrà la partecipazione di Tina Castelnuovo e Mariella De Francesco sul tema “Alla scoperta della cultura e delle tradizioni della nostra gente”.
Il progetto “Dalla culla al mondo” prevede anche alcune iniziative nell’ambito delle feste patronali in onore di Santa Reparata e San Gilberto, che verranno celebrate il 6, il 7, l’8 e il 9 ottobre e che rappresentano uno dei momenti più importanti dell’anno per la comunità casolana. “Sono festività alle quali l’Amministrazione comunale dedica una particolare attenzione poiché consentono di mantenere vive antiche tradizioni popolari e fondere folklore e fede – afferma il sindaco Massimo Tiberini – Rappresentano anche l’occasione per salutare e accogliere i tanti emigrati che fanno ritorno in paese per poter riabbracciare familiari e parenti e per rinnovare la devozione ai patroni”.
Le attività programmate nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo” prevedono dal 6 ottobre, giorno dedicato alla grande fiera, l’allestimento di uno spazio dedicato al Festival dell’Emigrante in piazza Santa Reparata. I visitatori potranno recarsi nella postazione per firmare l’Album dei ricordi, una collezione di pensieri e fotografie di emigrati, che hanno fatto ritorno a Casoli e che hanno voluto esprimere l’attaccamento alle proprie radici. Il programma prevede anche l’esposizione di tipicità e l’esibizione di bande e cori folcloristici.
“Le feste patronali sono molto importanti per la comunità casolana, che vive momenti di aggregazione e socializzazione all’insegna della spiritualità, dell’attaccamento alle tradizioni e del divertimento – sottolinea Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Sono anche giorni in cui Casoli torna ad accogliere i propri ‘figli’ costretti ad emigrare all’estero. Grazie alle attività previste dal progetto, potremo dedicare a loro più attenzione e vicinanza per rendere ancora più solido il legame con la terra d’origine e per conservare la memoria dei luoghi e del passato”.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane". Le attività in programma sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che vengono realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.

[Comunicato ufficiale Comune di Casoli / Palazzo Tilli]

 

Al Convegno “Abruzzo, Infinity Love - Scenari della Wedding Destination In Abruzzo" si parlerà anche di "matrimoni delle radici"

Lunedì 7 ottobre 2024, presso l’abbazia di San Giovanni in Venere, Fossacesia (CH), si svolgerà il convegno di presentazione del progetto “𝐀𝐛𝐫𝐮𝐳𝐳𝐨, 𝐈𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐲 𝐋𝐨𝐯𝐞”.
L’Abruzzo, con i suoi paesaggi straordinari, scorci incantevoli, la sua storia e le sue tradizioni, si afferma come una delle destianzioni ideali per chi è alla ricerca del “𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨” per celebrare il proprio matrimonio in Italia.
E durante il Convegno si parlerà anche di matrimoni delle radici, ovvero della scelta dell'Abruzzo come "wedding destination" da parte di molte coppie alla ricerca delle proprie origini. ❤️💍

 

Casoli premia Tony Fini e Joe Delle Donne, due abruzzesi emigrati in Australia: cerimonia al Castello ducale, sabato 28 settembre 2024

Casoli accoglie una delegazione di italiani emigrati in Australia e consegna un riconoscimento a due abruzzesi. La cerimonia, in programma domani 28 settembre, alle ore 18, nel Castello ducale, rientra nel progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.  La manifestazione è stata organizzata in onore di Tony Fini, casolano, imprenditore, e Joe Delle Donne, originario di Fresagrandinaria e figura di riferimento a Canning. A entrambi sarà consegnato un riconoscimento per aver portato l’abruzzesità nel mondo.

Toni Fini, che oggi ha 91 anni, lasciò il paese di origine per trasferirsi in Australia quando ne aveva 19.

Con sacrificio e impegno ha costruito una grande impresa, leader nel settore dell’edilizia. Ha operato anche nel campo della ristorazione ed è proprietario di una grande azienda agricola specializzata nella coltivazione di ulivi e nella produzione di olio.

Joe Delle Donne, nel 1961, a 17 anni, partì da Fresagrandinaria per emigrare a Canning, dove si è costruito una carriera di oltre 35 anni come amministratore.

“Accogliamo con affetto e riconoscenza Fini e Delle Donne, che hanno mantenuto un forte legame con la loro terra d'origine, così come tutti gli abruzzesi nel mondo - afferma il sindaco Massimo Tiberini - Pur essendo stati costretti a lasciare l'Abruzzo per cercare fortuna altrove, grazie al loro spirito di sacrificio e alla loro lungimiranza, sono riusciti a costruire una carriera all'estero. Li ringraziamo anche per la grande disponibilità ad accoglierci quando ci rechiamo in Australia, sia per un viaggio sia per partecipare ad attività culturali o lavorative. Un sentito ringraziamento va, infine, all’Assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo per la vicinanza e disponibilità e ai membri del Cram Abruzzo. Con la cerimonia di domani, vogliamo celebrare il valore delle esperienze dei nostri emigrati, radicate nell'attaccamento al lavoro, alla famiglia e alle proprie origini”.

“L’obiettivo del progetto è consolidare il legame con coloro che conservano nel cuore e nella memoria le proprie radici – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto ‘Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici’ – Fini e Delle Donne sono testimoni di questi valori: in giovane età hanno abbandonato tutto per emigrare in Australia, ma ritornano abitualmente in Abruzzo per ritrovare persone e luoghi che hanno sempre fatto parte e continueranno a fare parte del loro vissuto”.

La cerimonia di domani inizierà alle ore 18 con il saluto del sindaco Massimo Tiberini, che insieme ad Antonella Allegrino consegnerà a Fini e Delle Donne i riconoscimenti per aver portato l’Abruzzo nel mondo. Dopo un intermezzo musicale, seguiranno una visita al Castello ducale e una cena. Poi, attraverso ‘la Passeggiata dei ricordi’ lungo i vicoli del borgo antico, la delegazione raggiungerà le cantine di Palazzo Tilli per visitare la mostra di foto d’epoca realizzata nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”.

Alla manifestazione prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni e di associazioni che si occupano di emigrazione.

 Nella giornata di sabato 28, ma al mattino con orario 9-11, all’Istituto Algeri Marino si terrà il secondo appuntamento con il ciclo di laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto.

Interverranno Antonio Di Marino sul tema “Il dialetto tra tradizione, costume e poesia” (laboratorio sul dialetto) e Mariella Di Lallo e Gianni Orecchioni sul tema “L’emigrazione degli altri” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione). Gli incontri sono aperti alla cittadinanza.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane "". Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.

[Comunicato stampa del Comune di Casoli/Palazzo Tilli]

La scrittrice italo-argentina, Maria D'Alessandro, in Abruzzo, per una doppia presentazione del suo libro “Le mie radici tra immagini e poesie”

Gradita visita, agli Uffici della Regione Abruzzo, quella della scrittrice italo-argentina Maria D’Alessandro, in compagnia di Cinzia Rossi (referente ANFE), per una doppia presentazione del libro “Le mie radici tra immagini e poesie”.

Un primo e toccante incontro con Maria D’Alessandro è previsto per oggi 27 settembre, ore 18, presso la Sala Consiliare di San Vito Chietino, in quella che fu la sua località natia. Maria emigrò con la famiglia in Argentina da bambina e attualmente vive a Buenos Aires.

Secondo appuntamento è quello previsto per domani 28 settembre, ore 19, presso il Phi Hotel Ambra di Pescara, all’interno della rassegna Rosadonna festival dell'eccellenza femminile in Abruzzo. Un evento dal titolo “MIGRANTI: andate e ritorni. Sogni, speranze e vita”, con reading e presentazioni di libri, alla presenza di diversi autori e la possibilità di degustare un aperitivo cenato. Per maggiori informazioni  👉 https://www.facebook.com/events/511728331648695/?ref=newsfeed (evento del 28 settembre 2024, con prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

“Querido Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo.

Recuerdo la emoción de mi padre al nombrarte.

Emoción que ahora es mía.

El mare, el verde,

el escarpado, los barcos.

Tu gente.

Tus colores poblaron mis sueños.”

 

“Caro Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo

Abruzzo, Abruzzo.

Ricordo il brivido di mio padre nel nominarti.

Emozione che ora è mia.

Il mare, il verde,

la scarpata, le navi.

La tua gente.

I tuoi colori hanno popolato i miei sogni”

 

(dal libro “Le mie radici tra immagini e poesie”)

Le associazioni abruzzesi in Italia e nel mondo, protagoniste al XXVII Congresso multidisciplinare del "Circolo dei chirurghi abruzzesi" a Scanno

Nelle giornate del 13 e 14 settembre 2024 si è tenuto nel prestigioso Auditorium “Guido Calogero” di Scanno (L’Aquila) il XXVII Congresso multidisciplinare organizzato dal “Circolo dei chirurghi abruzzesi”, presieduto dal prof. Guglielmo Ardito.
Accanto alla sezione scientifica il Congresso ha previsto una sessione culturale con l’obiettivo di potenziare la storia e la cultura abruzzese favorendo incontri e dibattiti.
Come è noto, quest’anno si celebra l’anno delle Radici italiane nel Mondo, ed il Congresso ha voluto onorare tale evento dedicando una tavola rotonda alla "Emigrazione italiana nel mondo. Abruzzo terra di emigrazione". Nella sessione "Radici nel mondo, radici nel cuore - Storie di emigrazione e di riscatto" sono intervenuti alcuni presidenti delle associazioni abruzzesi presenti in Italia, fuori regione: in particolare l’avv. Marco Cicimurri presidente dell’Associazione degli abruzzesi di Aprilia (Latina), il prof. Ugo Falcone (presidente degli abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia e delegato Club UNESCO Udine), Angelo Dell’Appennino (già delegato al CRAM), il dott. ing. Andrea Lucci (presidente della Libera Associazione abruzzesi Trentino Alto Adige - Südtirol) e il prof. Giuseppe Santeusanio (presidente del Sodalizio degli abruzzesi “San Camillo de Lellis” di Roma e delegato al CRAM).
Dopo i saluti del prof. Ardito, della prof.ssa Maria Pia Silla (presidente della Fondazione F.A.S.T.I.) e del vice sindaco di Scanno, dott. Giuseppe Marone, i presidenti dei sodalizi sono intervenuti per una riflessione sul ruolo della associazioni nella conservazione e promozione del patrimonio culturale, delle tradizioni e della identità regionale. Si segnalano gli interventi video dall’estero, come esempi di riscatto sociale, del presidente dell’Associazione culturale abruzzesi in Germania, Rocco Artale, del presidente dell’Associazione abruzzesi in Bolivia, Rony Pedro Colanzi, e di Larry Di Ianni (Federazione abruzzese Canada-Hamilton) delegato al CRAM.
Inoltre, il prof. Alessandro Bellisario (nato a Toronto da genitori abruzzesi di Fossacesia della provincia di Chieti) è intervenuto come brillante esempio abruzzese di docente universitario e cardio-chirurgo di ritornanza dal Canada a Roma.
E’ intervenuto anche il dott. Edoardo Leombruni, medico Italo venezuelano, membro della “Associazione Latinoamericana in Italia” che promuove la raccolta, la catalogazione e la spedizione di farmaci e di presidi sanitari da destinare alla popolazione venezuelana.

[Comunicato stampa ufficiale  e foto concesse dal Prof. Giuseppe Santeusanio]

Casoli ospita una serie di laboratori dedicati alla lingua e all’emigrazione

La storia dell’emigrazione e la conoscenza del dialetto locale saranno le tematiche al centro di sei laboratori che si terranno ogni sabato, a partire dal 21 settembre e fino al 5 ottobre, dalle ore 9 alle 11, nelle aule dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Algeri Marino”. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Agli incontri, che saranno aperti alla cittadinanza con ingresso gratuito, parteciperanno due classi dell’Istituto Tecnico Economico (laboratorio sulla storia dell’emigrazione) e due classi dell’Istituto Tecnico Economico (laboratorio sulla conoscenza del dialetto). Studenti e cittadini potranno seguire gli interventi di esperti provenienti dal mondo accademico e di esponenti dell’abruzzesità nel mondo.
“La storia dei nostri emigranti e la conoscenza del dialetto, che è un elemento fortemente identitario anche per le comunità all’estero, saranno le tematiche al centro dei laboratori – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Interverranno esperti originari di Casoli e del territorio circostante, studiosi e ci sarà l’importante testimonianza di Tony Fini e Joe Delle Donne, due abruzzesi emigrati in Australia che hanno conquistato il successo ognuno nel proprio campo. Tony Fini è un imprenditore affermatissimo nel settore dell’edilizia, mentre Joe Delle Donne è stato amministratore per più di 35 anni a Canning. Ci racconteranno quanto è stato difficile il distacco dalla terra d’origine, ci parleranno dell’arrivo in Australia e del successo conquistato dopo anni di sacrifici. I laboratori rappresenteranno anche un momento per rinsaldare il legame tra giovani e meno giovani e per preservare la memoria di generazioni che furono costrette a lasciare il proprio Paese per cercare fortuna altrove. Ringrazio la dirigente scolastica dell’Istituto ‘Algeri Marino’, professoressa Costanza Cavaliere, che ha accolto questa iniziativa con entusiasmo, e i docenti Amalia De Riso e Giovina Di Marino che coordineranno le classi nel corso degli incontri”.

Il programma dettagliato dei laboratori prevede il 21 settembre, alle ore 9, il saluto del sindaco Massimo Tiberini.
Seguiranno gli interventi di:
Elia Scutti sul tema “L’italiano semicolto nel periodo del Brigantaggio” (laboratorio sul dialetto).
Vincenzo Rossetti sul tema “Emigrazione europea a Casoli” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione).

Si proseguirà il 28 settembre, sempre dalle 9 alle 11, all’Istituto Algeri Marino con gli interventi di:
Antonio di Marino sul tema “Il dialetto tra tradizione, costume e poesia” (laboratorio sul dialetto).
Mariella Di Lallo e Gianni Orecchioni sul tema “L’emigrazione degli altri” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione).

Si concluderà il 5 ottobre, sempre dalle 9 alle 11, all’Istituto Algeri Marino con gli interventi di:
Tina Castelnuovo e Mariella De Francesco sul tema “Alla scoperta della cultura e delle tradizioni della nostra gente” (laboratorio sul dialetto).
Tony Fini e Joe Delle donne con “Testimonianze sull’emigrazione” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione).


Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane "". Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.

[Comunicato stampa del Comune di Casoli/Palazzo Tilli]

AVVISO per la selezione dei rappresentanti del CRAM e dell’Osservatorio per l’Emigrazione ex L.R. 47/2004, art. 4, comma 1, lettere d), e), l)

Il presente Avviso è finalizzato all’individuazione, per la corrente Legislatura Regionale 2024-2029, dei soggetti componenti il CRAM e l’Osservatorio per l’Emigrazione, di cui alla L.R. 47/2004 e ss.mm.ii., art. 4, comma 1, lettere d), e) ed l):

  • Associazioni a carattere nazionale che abbiano una sede permanente nella Regione Abruzzo e che operino in Italia e all’estero a favore degli emigrati e delle loro famiglie (n.7 rappresentanti);
  • Patronati a carattere nazionale aventi sede nella Regione (n.4 rappresentanti);
  • Sindacati abruzzesi (n.4 rappresentanti).

Le manifestazioni di interesse devono essere inviate alla Regione Abruzzo – Dipartimento Sviluppo Economico - Turismo – Servizio Programmazione e Promozione Turistica e Sportiva DPH001 a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il giorno 20 Settembre 2024.

 

 

 

 

Al via la terza edizione di STAN, il talent show d'Abruzzo, con una sezione in inglese dedicata agli abruzzesi all'estero!

S.T.A.N. (Storia Territorio Arte Natura) è un talent show ideato e organizzato dall'associazione Tratturo Magno 101 A.P.S., in collaborazione con il Touring Club Italiano e con il patrocinio e supporto dei Comuni di Caporciano e Navelli.
Dopo il successo delle edizioni precedenti, l'evento torna, per la terza volta, sabato 7 settembre, alle ore 19.00, nella suggestiva chiesa di Santa Maria de’ Centurelli, nel comune di Caporciano, cuore dell'altopiano di Navelli, storica tappa della transumanza.
Dodici partecipanti hanno a disposizione quattro minuti ciascuno per condividere, con abilità narrativa e sintesi, storie su luoghi, persone, piante, animali, tradizioni, leggende, eventi storici, mestieri, conoscenze e tesori artistici, contribuendo così a creare un mosaico di significato e bellezza delle terre d'Abruzzo.
L'evento prenderà il via con Antonio Corrado, ideatore di “TRA - il Festival della Transumanza”, che metterà in luce l'importanza dei tratturi e di una tradizione riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità.
Massimo Alesii, giornalista e specialista in comunicazione, approfondirà il legame tra la Transumanza e la Perdonanza.
Tornerà, inoltre, Daniela Tinti, botanica e vincitrice della scorsa edizione, che racconterà del raro Adonis Vernalis, pianta che cresce solo in alcune limitate località dell'Abruzzo.
Luca Moretti, fondatore della rivista letteraria TerraNullius, discuterà del progetto che ha preso il via a Civitaretenga: il "Paese dei Francobolli".
Patrizia Attanasio, pittrice romana residente a San Pio delle Camere, condividerà le sue riflessioni sul "genius loci" di questo territorio.
Sono previsti, inoltre, una serie di interventi che accenderanno i riflettori sui principali punti di interesse di carattere storico-archeologico della zona.
La Professoressa Luisa Migliorati, responsabile degli scavi di Peltuinum, tratterà dell'interesse dell'imperatore Claudio per quest'area.
Andrea Casalboni, Dottore di Ricerca della Sapienza, parlerà della presenza ebraica in Abruzzo, a partire dagli studi sulla Giudecca di Civitaretenga.
Don Serafino Lo Iacono, già parroco di Bominaco, si concentrerà su alcune caratterotsiche del Monachesimo Bominacense.
Nell’ambito delle tradizioni, Nada Rosa, animatrice culturale, racconterà la tradizione dello “squadro” di Civitaretenga e la sua "rivalità" con Caporciano, mentre Maria Loreta Zaino, pediatra, scrittrice e appassionata di tradizioni popolari, racconterà della storica pratica della distillazione delle vinacce.
Antonio Fruci, creatore della linea di gadget “l’A”, svelerà alcuni aspetti divertenti della grammatica del dialetto aquilano.
Piercesare Stagni, studioso di cinema e presidente della Abruzzo Film Commission, condividerà un interessante aneddoto legato alle riprese di un film.
Durante la serata ci sarà anche un momento musicale a cura del Duo Alcor.
La giuria sarà composta da Piero Gaffuri, ex manager e scrittore, dal Ten. Col. Guido Guidi, noto volto televisivo per le previsioni del tempo, e Stefano Baiocco, compositore ed event planner.


Anche quest'anno l'evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook Tratturo Magno – 101 APS .


Ma la grande novità di quest'anno è l’introduzione di una sezione in inglese, dedicata agli abruzzesi all'estero e a tutti gli amanti dell'Abruzzo in ogni parte del mondo.

I video per questa sezione speciale, anche semplici selfie, potranno essere inviati entro il 30 settembre all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

COMUNICATO dell'Associazione Tratturo Magno 101: "Hi, as Tratturo Magno 101, cultural association, we are organizing, a "storytelling event" about Abruzzo: S.T.A.N. which stands dor Storia Territorio Arte Natura.

Now in its third year, S.T.A.N. is a “talent show” in which about 10 contestants, in maximum four minutes, tell the public about a village, an historical episode, a character, a proverb, a tradition, a word…anything related to Abruzzo.
The live show will be held on Saturday, September 7th, in Santa Maria dei Cinturelli, a church on the old Tratturo, the greenway along which for centuries flocks of sheeps were taken in the seasonal transhumance.
This year we are opening the opportunity to those that, for any reason, but mainly due to distance, cannot be with us, to send a short video, a video selfie shot using a smartphone will be fine. The video, also no longer than 4 minutes long, will be uploaded on our YouTube Channel and a winner will be nominated on November 30th, based on the “likes” received. Videos must be received by September 30th, at the email address of Tratturo Magno 101 tm101.apr@gmail.com
S.T.A.N. 2024 has the formal support of several association of Abruzzesi in Canada but we welcome contributions from all over the world, includin the vast Abruzzo loving expat community.
Share with us some fond memory of Abruzzo, something that “nonna” used to say or do…or cook…or, if you are an expat, maybe something that made you decide to choose Abruzzo over other options.
Stay tuned! The show on September 7th will be broadcasted live on the facebook page of the association and then the individual performances uploaded on the You Tube channel of T.M.101.
Don’t be shy! Tell us your favourite story!
 
Curiosità - Accanto alla Chiesa, nel 2006, è stato posto un monumento in bronzo, del maestro Pelliccione, raffigurante un emigrante, con una bisaccia a tracolla e il bastone ben stretto nella mano, che si avventura e viaggia per il mondo. 

"Si muovono le montagne": una mostra che unisce racconti di emigrazione e aspirazioni dei giovani d'oggi a Villavallelonga

"Quando si muovono le montagne: chi parte, chi torna, chi resta. Boscaioli, pastori, migranti, ragazzi e ragazze in cerca di futuro"

Una rassegna di foto storiche che ritraggono l’esperienza – a volte durissima – delle numerose famiglie che negli anni hanno lasciato il piccolo paese del parco nazionale d’Abruzzo, in cerca di migliori condizioni di lavoro e di vita apre il 2 settembre 2024, alle 17.00, a Villavallelonga presso il Centro Anziani in Via Marsicana che rimarranno esposte in una mostra permanente. 

Alle testimonianze storiche e’ affiancato l’esito di un’indagine tra i giovani villacchiani sulle loro prospettive di vita e il rapporto che hanno con il paese e le sue tradizioni.

La mostra è organizzata in tre sezioni. 

La prima sezione si concentra sull’emigrazione verso l’America, in particolare Canada e Stati Uniti. Le immagi rimandano le lunghe giornate sulle navi, le partenze strazianti, gli arrivi faticosi, poi i matrimoni e le feste in famiglia una volta “sistemati” nel nuovo paese. Accanto alle foto, acquerelli di artisti locali su porti, viandanti, nuove città, bagagli. 

La seconda sezione è dedicata alla migrazione verso Roma e in particolare all’insediamento presso l’Acquedotto Felice. Oltre alle immagini, verranno esposti brani tratti dal libro “Non tacere”, un documento redatto dai giovani baraccati che seguirono la “Scuola 725” organizzata da don Roberto Sardelli negli anni Sessanta. 

La terza sezione è tutta proiettata sul futuro: “Il mio paese ed io”

Con una serie di grafici saranno presentati i risultati di un’inchiesta tra i giovani studenti di Villavallelonga (età 14-30) dal titolo “Il mio paese ed io”. Sono stati intervistati 14 ragazzi (prevalentemente delle scuole superiori di Avezzano) e 23 ragazze (tra loro anche molte universitarie con sede prevalentemente a L’Aquila e Roma) sul rapporto che hanno con il loro luogo di nascita e sulle scelte che presumibilmente faranno nel futuro.
 

La restanza 

 “Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Restanza significa restare ancorati ed insieme spaesato in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente” (cit. Vito Teti, La Restanza, Einaudi, 2022)

Dall’indagine sui ragazzi e le ragazze di Villavallelonga emerge un dato  che unisce indissolubilmente i due sessi: l’interesse per le tradizioni locali, le feste di paese e i piatti tipici.

Più del 90% delle donne ama  ascoltare i racconti degli anziani sulla vita di una volta.
 

Il legame con il paese resta forte, tra gli universitari più del 60% torna spesso a Villa e c’è una piccola quota di donne che continua a frequentare solo persone di Villa.

Anche se alla domanda diretta “Ti piace Villa così com’è” la maggior parte delle donne (65%) risponde no, mentre una quota analoga di uomini risponde sì. Come dire: il paese così com’è sta stretto alle ragazze giovani, che lo vorrebbero più collegato con il mondo, più moderno e anche più popoloso.

Tra gli uomini prevale invece il desiderio di una popolazione più numerosa. Quasi metà degli intervistati (sia maschi che femmine) tra dieci anni si vede a Villa, ma una quota analoga pensa che lavorerà in una grande città italiana, e soprattutto le donne indicano Roma come meta lavorativa.

L’opzione di andare in un Paese europeo è stata selezionata dal 30% delle intervistate e da poco più del 20% degli uomini.

Molti non escludono di andare a lavorare in un altro continente, mentre sono più le donne che pensano di lavorare nella Marsica o in Abruzzo. 

Una buona percentuale, tuttavia, rimarrebbe a Villa se il paese sviluppasse le sue vocazioni “naturali” ovvero turismo ambientale, scientifico e culturale, con attività sportive, luoghi di accoglienza e ristoranti, imprese artigiane e cooperative agricole. Insomma, un futuro che non tradisca la tradizione e l’ambiente.

 

[Articolo tratto da Abruzzo Turismo]

Comunicati i finalisti del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding

Nel corso della presentazione della XIX edizione del JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre”, che si è tenuta lunedì 12 agosto presso il Palazzo della Regione a Pescara, sono stati annunciati anche i finalisti del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding, concorso per racconti inediti rivolto agli italiani e alle italiane residenti all’estero e agli/alle italodiscendenti.

Tema della prima edizione 2024 “Le mie radici plurime”.

“Tra i numerosi eventi del festival, ho particolarmente a cuore la prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo, realizzata in collaborazione con il Piccolo Festival delle Spartenze e la Fondazione Pescarabruzzo, con l’importante partnership di Toto Holding. Questa iniziativa ha visto una significativa partecipazione di
autori e autrici dai paesi più rappresentativi dell’emigrazione italiana, passata e presente.
Le opere brevi inediti in concorso sono ben 58, presentate da italodiscendenti e dai nuovi emigranti, tutti accomunati dall’urgenza di raccontare le loro radici plurime, dove l’Italia ha un ruolo speciale. Abbiamo scelto 16 finalisti che rappresentano in modo equilibrato sia la comunità delle seconde, terze e quarte generazioni, sia quella degli expat”
, ha dichiarato Giovanna Di Lello, Direttrice del John Fante Festival.

Questi i nomi dei finalisti:

– Ada Marra, “Quelli che tornano”
– Alice Ortolani, “Un pezzo di terra”
– Domenico Capilongo, “Semi”
– Julio César Dimol, “Una notte di pioggia”
– Marco Montemarano, “Ennio”
– Rossano Della Valle Corsano, “Katzelmacher”
– Silvana Saccomani, “Il nome dice tutto”
– Vanesa Cristina Di Stéfano, “Taccuino di ricette”
– Elisa Kirsch, “Il Paese dove (s)fioriscono i limoni”
– Fatima Rhnim, “Rami e Radici”
– Francesco Radicioli, “Evasione paludosa”
– Giulia Romanelli, “Studentessa modello”
– Morena La Barba, “Scarpe sporche”
– Rossanna De Angelis, “Le circostanze”
– Simone Sperduto, “Radici Pirata”
– Stefania Amodeo, “Ithaca”

Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato durante il Festival, giovedì 22 agosto, alla presenza dei figli di John Fante, Victoria e Jim, del presidente di giuria Vito Teti, di Maxi Manzo (coordinatore Turismo delle Radici Regione Abruzzo per il MAECI), e di una delegazione della giuria (composta, oltre che dal presidente, da Giovanna Di Lello, Giuseppe Sommario, Toni Ricciardi, Angela Bubba, Matteo Cacco, Alessandra De Nicola, Alessio Romano, Giovanna Chiarilli, Mariel Pitton Straface, Roberto Alfatti Appetiti).

 

[Comunicato ufficiale dal John Fante Festival "Il dio di mio padre" ]

"Radici e ritorni": edizione 2024 del John Fante Festival "Il dio di mio padre"

Dal 22 al 25 agosto, torna a Torricella Peligna in Abruzzo, la XIX edizione del John Fante Festival “Il dio di mio padre”, diretto da Giovanna Di Lello.  ll tema di quest’anno è Radici e ritorni.

La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese. 

Tra gli ospiti di questa edizione: i figli del grande scrittore Victoria e Jim Fante, che apriranno il Festival, lo scrittore italoargentino Mempo Giardinelli, l’antropologo Vito Teti, lo scrittore finalista al Premio Strega 2024 Dario Voltolini, lo scrittore uruguaiano Felipe Polleri, la giornalista Maria Latella, il giornalista Peter Gomez, il giornalista e scrittore Lucio Luca, la scrittrice Dacia Maraini, alla quale va il Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2024, il giornalista Carlo Paris, l’attore Domenico Galasso, il cantautore Setak (Targa Tenco 2024 per il miglior album in dialetto), il critico musicale Paolo Talanca e la cantautrice Andrea Mirò, la dialettologa Daniela D’Alimonte, il contastorie Marcello Sacerdote, gli scrittori Alessio RomanoDaniele AstolfiMatteo Materazzo, Antonello Murer, le scrittrici Valentina Di CesareVirginia Spinelli, Paola Migliacci, gli studiosi Giuseppe Sommario, Francesco Marroni e Francesca D'Alfonso, e tanti altri.

Una delle serate sarà dedicata all’annuncio e alla premiazione del vincitore del Premio John Fante Opera Prima. I tre romanzi finalisti di questa edizione selezionati dalla giuria dei letterati del Premio – presieduta da Maria Ida Gaeta e composta da Mario Cimini, Masolino D’Amico, Claudia Durastanti, Maria Rosaria La Morgia e Nadia Terranova – sono: “Uvaspina” di Monica Acito (Bompiani), “Tangerinn” di Emanuela Anechoum (Edizioni e/o) e “Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio (Feltrinelli). 

Per il secondo anno sarà attribuito, in collaborazione con la casa di produzione Superotto Film Production, il Premio John Fante Opera Prima Cinema a un romanzo d’esordio opzionabile per il grande schermo. La giuria – presieduta dal regista e produttore  Stefano Odoardi e composta dallo studioso di cinema Matteo Cacco, dallo scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta, dalla giornalista RAI Roberta Sibona, dalla storica del cinema e scrittrice Matilde Tortora, dalla regista e docente di creazione audiovisiva per le scienze sociali all’Università di Ginevra Morena La Barba e dalla direttrice del John Fante Festival Giovanna Di Lello – ha scelto il romanzo “Il nostro grande niente” di Emanuele Aldrovandi (Einaudi, 2024).  

Per il Premio John Fante Opera Prima sezione Abruzzo la menzione speciale della giuria universitaria va a Francesco Prosdocimi per il libro “Io e Gio” pubblicato dalla casa editrice abruzzese Neo nel 2023. 

La scrittrice Dacia Maraini è la vincitrice del Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2024. La Giuria del Premio – composta dal Sindaco di Torricella Peligna, dalla Direttrice del John Fante Festival, da membri della Giuria tecnica del Premio John Fante Opera Prima, dal Presidente della Cantina Contesa -, l’ha eletta con la seguente motivazione: “Per la sua straordinaria capacità di farsi interprete delle voci marginalizzate e delle questioni sociali più urgenti. Attraverso le sue opere letterarie, Dacia Maraini ha esplorato con profondità e sensibilità temi come l’emancipazione delle donne, la violenza di genere, l’ingiustizia sociale promuovendo una comprensione interculturale che la rende una figura di spicco nella letteratura contemporanea internazionale. La sua scrittura potente e coinvolgente ha influenzato generazioni di scrittori e scrittrici e affascinato lettori e lettrici di tutto il mondo, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano e internazionale”. La scrittrice e la sua opera saranno presentate dalle giurate del Premio Maria Rosaria La Morgia e Maria Ida Gaeta. 

Sarà premiato il vincitore o la vincitrice del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding, alla sua prima edizione, nato dalla sinergia tra il John Fante Festival “Il dio di mio padre” e il Piccolo Festival delle Spartenze. Migrazioni e Cultura, con la partnership di Toto Holding, concorso di racconti inediti rivolto agli italiani e alle italiane residenti all’estero e agli/alle italodiscendenti. Il tema dell’edizione 2024 è “Le mie radici plurime”. La giuria è composta da Vito Teti (presidente), Giovanna Di Lello, Giuseppe Sommario,Toni Ricciardi, Angela Bubba, Matteo Cacco, Alessandra De Nicola, Alessio Romano, Giovanna Chiarilli, Mariel Pitton Straface, Roberto Alfatti Appetiti. Il Premio, che si svolge nell’ambito delle iniziative del MAECI “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo”, si avvale anche della collaborazione della fondazione PescarAbruzzo. 

Nel corso del Festival con “Bravo Burro” di Eliseo Parisse l’artista introdurrà le sue opere incentrate sull'omonimo romanzo di John Fante. 

Silvi Book Club curerà la tradizionale Passeggiata fantiana sulle tracce di Nick e John, in compagnia del torricellano Antonio Piccoli.

Dal 20 al 25 agosto, sarà possibile visitare anche la mostra fotografica “Verso Patria” dell’artista italoamericano Ken Marchionno, in collaborazione con la rivista TNZ – Tnèmmz’ngundatt e il comune di Colledimezzo. 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.

 

Qui il PROGRAMMA INTEGRALE

 

[Comunicato ufficiale del John Fante Festival “Il dio di mio padre”]

Mara Di Giammatteo, con la mostra "Rapsodikòs", ha portato la lingua pretarola a Bruxelles

Fino al 28 agosto 2024 la sede della Rappresentanza della Regione Abruzzo a Bruxelles ospiterà “Rapsodikòs”, la mostra personale dell’artista Mara Di Giammatteo.

La Mostra consta di una serie di lavori e allestimenti di arte contemporanea, realizzati attraverso l’antica arte della tessitura e del ricamo. L’artista ha voluto creare un omaggio ai componimenti della poetessa pretarola Ginevra Bartolomei (1909-2007), figura che, grazie alle sue testimonianze, orali e scritte, ha permesso di mantenere memorie dell’antica lingua di Pietracamela (TE), oggetto di studio di esperti e linguisti, non solo italiani ma anche europei, negli ultimi ottant’anni.

L’intuizione concettuale dell’artista muove dall’analisi dei testi raccolti nel volume La lingua “degna”. Pietracamela e il pretarolo nei testi di Ginevra Bartolomei. Profilo linguistico, norme di lettura, antologia poetica, opera a cura di Giovanni Agresti (dir.), Silvia Pallini e Graziano Mirichigni, nipote della poetessa e custode dei suoi manoscritti e delle testimonianze video e sonore, i quali hanno condotto un attento lavoro di raccolta, trascrizione e traduzione degli oltre cento componimenti di Ginevra Bartolomei, oltre ad aver proposto un sistema di norme di trascrizione fonetica e restituito un ampio e dettagliato quadro storico e linguistico del pretarolo.

La Mostra “Rapsodikòs”, a cura di Maria Chiara Wang, si lega alla suddetta opera e trae ispirazione proprio dalla poesia e dalla voce di Ginevra Bartolomei, condensando nella materialità della tessitura il senso profondo di alcune parole scelte, che si palesano sulla tela, creata artigianalmente secondo tradizione, per tramandare rapsodicamente il valore storico, antropologico e identitario della lingua pretarola. In questo senso, il lavoro di Mara Di Giammatteo rappresenta, al pari di altre rare significative iniziative, un tentativo di sottrarre al pericolo dell’oblio la parlata pretarola e di farla conoscere anche al di fuori della piccola realtà locale, così come le poesie di Ginevra Bartolomei, elementi identitari della comunità di Pietracamela, uno dei Borghi più Belli d’Italia, incastonato nel massiccio del Gran Sasso d’Italia (1005 metri slm) e caratterizzato da notevolissime emergenze culturali.

La mostra sarà visitabile presso i locali della Regione Abruzzo a Bruxelles, in Avenue Louise 210, fino al 28 agosto, tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 9:30 alle 18:30 e i venerdì dalle 9:30 alle 12:30.

L'evento, che si avvale dell'Alto Patrocinio della Regione Abruzzo ed il sostegno del Comune di Pietracamela e della Camera di Commercio del Gran Sasso d'Italia, promosso dall'Associazione LEM-Italia, si inserisce altresì nel ventaglio delle iniziative dell’Anno delle Radici italiane nel mondo istituito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il fine di valorizzare le storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi degli italo-discendenti nel mondo e preservarne la memoria. Lo fa proprio omaggiando il dialetto pretarolo, estremamente connotato rispetto alla koinè dialettale abruzzese, e i componimenti di un’autrice, Ginevra Bartolomei (1909-2007), che ha accompagnato in versi (in italiano e in pretarolo) la storia di un’intera comunità di montagna, colta in alcuni snodi storici fondamentali: la vicenda migratoria (verso il Canada, in particolar modo), la trasformazione della montagna ad uso turistico, lo spopolamento e la desertificazione anche spirituale del paese, la costruzione “eroica” delle infrastrutture viarie.

Oggi i manoscritti della Gina, com’era nota in seno alla comunità locale, sono editati e incorniciati da una consistente introduzione di taglio sociolinguistico e dialettologico e da un ricco apparato di note e indici (spicca in particolare il denso indice dei nomi – toponimi e antroponimi), oltre che da diversi supporti multimediali (QR-codes scannerizzabili i quali danno accesso a numerosi contenuti audiovisivi) e da arazzi artistici che rendono visiva, materica e viva la parola pretarola.

[Comunicato ufficiale della mostra]

© CRAM Abruzzo - Giunta Regionale - DPH001 - Programmazione, Innovazione e Competitività delle Politiche Turistiche
Via Passolanciano, 75 - 65124 PESCARA (PE) - Tel. +39 0857672114  Privacy Policy