STORIE DI EMIGRATI: SPADAFORA IL PITTORE DI PRATOLA PELIGNA CHE STUPI' EVITA PERON
Appassionato di disegno e pittura fin da bambino, questa è la storia di Gaspare Spadafora, nato a Pratola Peligna il 1 giugno 1876 dal padre Antonio, muratore, e la madre Maria Santilli. Soprannominato anche “Cinco Pinceles”, la sua infanzia fu segnata da un grave episodio di salute, probabilmente il tifo, che superato lo riportò a nuova vita. Da allora, forse influenzato dai religiosi racconti materni, iniziò a dipingere immagini sacre e altri soggetti, persino sui muri di numerose abitazioni del suo paese Pratola Peligna.
Dopo aver trascorso alcuni anni di esperienza a Roma, nel 1908 decise di lasciare l’Italia e trasferirsi in Argentina dove fu accolto da un compaesano nella città di San Miguel de Tucuman. Qui ebbe il fortunato incontro che gli cambiò la vita: un parroco del posto gli chiese di dipingere per lui dando così vita alla “leggenda” del pittore “delle Madonne” o quella più nota di “Cinco Pinceles”.
In una delle sue visite istituzionali nella Provincia di Tucuman, nel 1948, Evita Peron, accompagnata dal marito Juan Peron, ebbe l’occasione di vedere uno dei suoi dipinti e, stupefatta, decise di conoscerlo. Da quel momento, il talentuoso pittore abruzzese Spadafora divenne anche un abile critico d’arte e scrittore per giornali e riviste, finché morì nel 1955.
Ancor oggi, nei musei e in alcune chiese di San Miguel de Tucuman e Buenos Aires è possibile ammirare i suoi bellissimi quadri. Tra questi spiccano per importanza: il dipinto della “Immacolata concezione” nella chiesa di San Pedro a Tucuman, l’affresco nella Cappella del Colleguio Salesiano “Tullio Garci’a Fernandez” sempre a Tucuman, il dipinto “San Antonio Maria Claret” e il “Corazon de Maria”.
(Da un'intervista di Geremia Mancini su Rete8)