"Canto di un Pastore" a Giulianova: spettacolo teatrale per grandi e piccini sulla transumanza e i pastori d'Abruzzo

Sebastiano, detto Bastiano, e sua moglie Crisaldina sono i protagonisti della storia “Canto di un Pastore” che rivivrà martedì sera, 6 agosto 2024, all’interno del Parco Franchi di Giulianova.
Sebastiano è un pastore che, dopo aver affrontato l’ennesima transumanza verso la Puglia, torna nel suo paese, per trascorrere i mesi primaverili ed estivi, tra le persone care, riprendendo una vita “normale”. Tuttavia, tra ricordi e serenate, si prepara già per un nuovo viaggio verso i pascoli invernali.
Il fenomeno della transumanza non è stato un semplice trasferimento di greggi da una regione ad un’altra dello stivale, ma un importante evento di migrazione e di ritorno di intere comunità, in cerca di condizioni di vita migliori, per il sostentamento delle proprie famiglie.
Attraverso canti, pupazzi e marionette il "Canto di un Pastore" desidera trasportare adulti e bambini in un Abruzzo antico, fatto di giochi tradizionali, di cibi di un tempo ormai passato e di una vita immersa nella natura e nel ciclo delle stagioni.
Uno spettacolo in cui centrale è la rappresentazione del concetto di Spartenza: una serenata con cui i pastori abruzzesi congedavano le loro mogli e fidanzate prima di iniziare l’annuale transumanza invernale verso le terre pugliesi.
Un progetto coinvolgente, di recupero di racconti di un mondo ormai scomparso, che necessita di essere riconsiderato in un contesto storico diverso e nuovo, come quello attuale, anche attraverso il filtro magico e trasognante del teatro.

Teaser Spettacolo "Canto di un Pastore"

"Le sette sorelle della Fiumata: storia di Gente di Terra e di Fiume"

Un cammino di trekking lungo le frazioni di Caiano, Pezzelle, Piano Fiumata, Vernesca, Lame, Padula e Macchiatornella di Cortino, nella Laga teramana… “terra di migranti”.
Questo è l’itinerario proposto nell’ambito del Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga per la prossima domenica, 4 agosto 2024.
Un percorso suddiviso in tappe, attraverso i siti d'interesse delle sei frazioni della Fiumata, con racconti sui luoghi e sulle "Genti di Terra e di Fiume" che li hanno abitati.
Per il “2024 - Anno delle Radici Italiane nel Mondo” sarà previsto alle ore 16 un momento di approfondimento delle tematiche legate all’emigrazione e alle risorse identitarie e culturali insite in un turismo che incoraggia il rientro e la riscoperta delle proprie origini, durante il quale sarà realizzato un collegamento in diretta alcuni con emigrati all’estero.
Tra le tante iniziative in programma per la giornata, inoltre, alle ore 19, lo spettacolo “Canto di un Pastore” basato sulla rappresentazione del concetto di Spartenza: una serenata con cui i pastori abruzzesi congedavano le loro mogli e fidanzate prima di iniziare l’annuale transumanza invernale verso le terre pugliesi. Uno spettacolo per tutti, adulti e bambini, che, attraverso canzoni, pupe e marionette, racconta una storia di vita di altri tempi, immersa nella natura, fatta di giochi e cibi tradizionali, in un contesto agropastorale regolato dal ritmo delle stagioni e dedito alla pratica della transumanza.

Tutti i dettagli della giornata, i contatti e le info tecniche del trekking 👉  nella locandina dell’evento.

Scopri di più su "Cortino: Un regno incontaminato nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga" (da Abruzzo Turismo)

 

Il Santuario di San Gabriele ospita il Convegno "L’Anno delle Radici Italiane nel Mondo e l’Abruzzo: verso il Giubileo 2025”

Il Santuario di San Gabriele, situato nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, in provincia di Teramo, promuove un Convegno dal titolo "L’Anno delle Radici Italiane nel Mondo e l’Abruzzo: verso il Giubileo 2025”.  L'evento si terrà domenica 4 agosto, dalle ore 9:30 alle 12, nella Sala Convegni Stauròs, all'interno del Santuario.

Parteciperanno, tra gli altri, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, e Antonio Bini, direttore editoriale di “Abruzzo nel Mondo”, entrambi esperti dei fenomeni migratori che hanno portato molti abruzzesi, nel tempo, ad emigrare lontano dalla propria terra.

Interverranno, riportando testimonianze sulla diffusione del culto di San Gabriele nel mondo, Giovanna di Lello, ricercatrice e scrittrice, e Padre Vincenzo Fabri, addetto stampa del Santuario.

Presenzierà inoltre all’evento il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega al Turismo, Daniele D’Amario.

L'evento è organizzato dal Santuario di San Gabriele, che intrattiene rapporti con molte associazioni di emigrati abruzzesi nel mondo. I sacerdoti del Santuario si recano spesso in paesi quali l’Australia, il Canada, gli Stati Uniti, il Venezuela o il Belgio per onorare il Santo insieme agli emigrati, che, sentitamente, continuano a venerarlo e celebrarlo anche nelle proprie terre di destinazione.

La proclamazione del 2024, da parte del MAECI, quale “Anno del Turismo delle Radici” intende riconoscere a questo settore un’importanza strategica per lo sviluppo e la rinascita dei nostri territori.

La volontà di riscoprire le proprie radici e di andare alla personale scoperta dei luoghi d'origine della propria storia familiare, è un motore che muove sempre più italiani della seconda e della terza generazione, che vivono da tempo in altre parti del mondo.

Il Convegno si propone di presentare proposte e fornire possibili scenari di sviluppo del turismo in Abruzzo, guardando anche all’opportunità del Giubileo del 2025Il Santuario di San Gabriele ha sicuramente un ruolo centrale e significativo nell’ambito del turismo religioso, che, insieme agli altri segmenti del turismo culturale, ambientale e delle radici, costituiscono un’opportunità concreta per lo sviluppo economico e culturale dell’intera regione.

La mattinata di studi si concluderà con la celebrazione della Santa Messa.

 

 Scopri di più su uno dei Santuari più frequentati al mondo 👉 Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (da Abruzzo Turismo)

 

TNZ' festeggia la 20° uscita con l'inaugurazione della mostra outdoor "Proverbi di tutti i tempi"

TNZ' è l’abbreviazione di "Tnèmmz'ngundatt" che in dialetto significa "restiamo in contatto". Ed è anche il nome di una rivista periodica dedicata a Colledimezzo rivolta a coloro che sono partiti, a coloro che sono rimasti, ma anche a quelli che tornano e a tutti quelli che amano questo splendido borgo, la sua comunità ed il suo paesaggio.
TNZ' ha ripreso un progetto editoriale del passato, che ebbe successo nel connettere i colledimezzesi sparsi nel mondo.
Oggi TNZ’ non si limita alla sola forma editoriale, ma promuove e sviluppa vari eventi culturali collaterali, tutti finalizzati a promuovere il territorio di Colledimezzo e a sostenere un forte senso di identità nell’ambito di una comunità eterogenea e vitale, fatta di abitanti, migrati di ritorno e turisti che ne rimangono ammaliati.
 
Il 1 agosto 2024, TNZ' festeggia il suo 20° Numero con l’inaugurazione della mostra outdoor “Proverbi di tutti i tempi” che arricchirà le vie del borgo per tutta l'estate.
 
Tanti auguri a TNZ' (Tnèmmz'ngundatt - La voce dei colledimezzesi) e buon proseguimento!
 
Scopri di più sull'affascinante borgo di Colledimezzo 👉https://www.abruzzoturismo.it/it/destinazioni/colledimezzo (da Abruzzo Turismo)

Frisa celebra la nostra tradizione musicale con l'Orchestra Popolare del Saltarello

Sabato 3 Agosto, dalle 18:30 e fino a tarda sera, negli spazi del Palazzo e dell’Anfiteatro Caccianini di Frisa, il Comune e ReLive Abruzzo Festival, nell’ambito del “2024 – Anno delle Radici Italiane nel Mondo promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”, propongono una giornata di eventi dedicata alla danza popolare abruzzese e più in particolare al Saltarello abruzzese.
Il programma prevede infatti dalle 18:30 alle 20:30 un laboratorio-corso per imparare i fondamenti del Saltarello abruzzese, realizzato dall’Interamnia World Music di Teramo. A seguire, dalle 21:30, presso l’Anfiteatro Caccianini spazio alla grande musica dell’Orchestra Popolare del Saltarello, “super gruppo” formato da 11 tra musicisti e ballerini pronti a infiammare questa nuova serata di ReLive Abruzzo Festival con balli, musica e rivisitazioni moderne dei grandi classici della musica popolare abruzzese. Completa la serata la possibilità di scoprire e degustare prodotti locali offerti dai partner enogastronomici del festival e infine visitare presso le sale Caccianini la mostra “Attimi D’Abruzzo”, aperta domenica 28 Luglio e realizzata da D’Abruzzo in collaborazione con i fotografi Mauro Vitale e Vinicio Salerni.

Nicola Labbrozzi, Sindaco di Frisa, presenta così la giornata di eventi: "Siamo molto felici di ospitare il concerto dell'Orchestra Popolare del Saltarello e di far parte del ReLive Abruzzo Festival all'interno del progetto Turismo delle Radici. Frisa è fortemente legata alla danza del saltarello: ricordiamo infatti un'immagine storica delle nostre donne che danzavano il saltarello con la conca piena d'acqua sul capo. Tradizione meravigliosa che speriamo di poter far rivivere a quanti parteciperanno e di tramandare alle nuove generazioni”.

Il progetto Orchestra Popolare del Saltarello, diretto artisticamente dal Maestro Danilo Di Paolonicola, nasce da un’operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. Più nello specifico si tratta di ricostruire in musica il percorso dei tratturi lungo il quale si è sviluppato e propagato il celebre “Saltarello” dandogli una veste del tutto moderna e innovativa che permetta al grande pubblico di conoscere la musica della nostra amata terra senza mai perdere di vista l’aspetto tradizionale. L'Orchestra Popolare del Saltarello è attualmente in tour con Max Gazzè per il “MusicaeLoci 2024”.

Tutti gli eventi del festival ReLive Abruzzo sono gratuiti.

Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero 388 3492484, oppure scrivere alla pagina IG di ReLive Abruzzo o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

[Comunicato Stampa del Festival ReLive Abruzzo e PICSAT Abruzzo]

 

Scopri qui le attrattive del borgo di Frisa (da Abruzzo Turismo official)

Canistro celebra l'Anno delle Radici con un programma ricco di iniziative

Il Comune di Canistro si unisce ai festeggiamenti legati all’Anno delle Radici, accogliendo chiunque desideri approfondire le proprie origini e scoprire le bellezze del nostro patrimonio culturale.
Il “Turismo delle Radici” rappresenta un percorso emozionante per riconnettersi con le proprie radici italiane. Un'opportunità per conoscere storie, tradizioni e luoghi che hanno contribuito a plasmare l'identità delle nostre famiglie.
L'amministrazione comunale invita tutti a partecipare alle attività che saranno organizzate durante l'anno, per vivere un'esperienza indimenticabile all'insegna della cultura, della storia e delle tradizioni.

IL PROGRAMMA 


3 Agosto
Ore 17:00, inaugurazione “Mostra delle Radici”
Ore 18:30, inaugurazione e mostra itinerante “Vicoli dei Ricordi”

14 Agosto - “Festa dell’Emigrante”
Ore 10:00, laboratorio delle radici culinario “I Quagliateji”
Ore 17,30, deposizione corona ai caduti di Monongah
Ore 18:000, sfilata del coro storico Abruzzese “Venturini” e concerto in Piazza Immacolata

23 Agosto - Canistro Inferiore
Ore 21.30 “Non è mai troppo Abruzzo “
Spettacolo di Vincenzo Olivieri

20 Ottobre - “Festa Sapori D’Autunno”
Ore 10:00, laboratorio dei mestieri delle radici “Il Canestro”

 Per saperne di più su CANISTRO (da Abruzzo Turismo official)

Il “Premio Migranti d’Abruzzo 2024" a 13 illustri migranti abruzzesi

CASTELVECCHIO SUBEQUO CELEBRA LE “RADICI” PREMIANDO 13 ILLUSTRI MIGRANTI

La seconda edizione del “Premio Migranti d’Abruzzo” si terrà quest’anno a Castelvecchio Subequo, sabato 3 agosto, in concomitanza con la proclamazione dell’anno delle Radici Italiane nel Mondo, all’interno del progetto ITALEA, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e divulgato anche attraverso le iniziative dedicate da parte dei piccoli Comuni.
Castelvecchio Subequo, terra di partenze e migrazioni che nel corso del secolo scorso spopolarono il paese, vuole così celebrare un tema, quello delle partenze, ancora attuale, ma profondamente cambiato nelle motivazioni. Oggi si può decidere di andare a vivere fuori per motivi di studio, di lavoro, di carriera. Molti dei nostri “espatriati” si sono affermati ai massimi livelli in Italia e nel mondo, non rinnegando mai la loro provenienza, anzi, le loro radici.
A loro è dedicato il premio Migranti, rivolgendo una particolare attenzione alle nuove professioni e alle affermazioni in campo sociale e culturale che, in qualche modo, nascono dalle radici abruzzesi.
I premiati saranno 13. Alcuni sono originari proprio di Castelvecchio o di un borgo limitrofo.
Tutti, comunque, hanno origini abruzzesi.

1. Daniela Allega Fuciarelli, proveniente dal Michigan, nata a Sulmona da genitori di Gagliano Aterno, fondatrice e designer del marchio di gioielli Architectural Gold;
2. Frate Giulio Cesareo, da Assisi, nato a Torino e vissuto fino a 18 anni a Castelvecchio, oggi Direttore dell'Ufficio comunicazione del Sacro Convento di Assisi;
3. Giuseppina Cipolla, magistrato, di Castelvecchio Subequo, ora giudice al tribunale di Palermo;
4. Tonino Corsetti, emigrante di ritorno, originario di Pacentro, brillante dirigente pubblico e un intellettuale impegnato nello studio della lingua italiana;
5. Valentina Di Cesare, scrittrice e studiosa di Castel di Ieri e residente a Milano;
6. Manfredo Di Stefano, medico, residente a Roma, originario di Scanno, specialista in dermatologia e medicina dell’aeronautica, Brigadiere Generale del Corpo Sanitario Aeronautico;
7. Roberto Iezzi, originario di Atri, medico e docente universitario, specializzato in radiologia interventistica oncologica;
8. Mauro Melena, ingegnere nativo di Chieti, proveniente dagli USA, antesignano dell'industria dello sviluppo e della costruzione nel settore Oil & Gas;
9. Il Maestro Enrico Melozzi, di Teramo, compositore, direttore d’orchestra e promotore del progetto La Notte dei Serpenti per la valorizzazione della cultura musicale popolare abruzzese;
10. Attilio Santucci, originario di San Demetrio Ne' Vestini, medico e docente universitario, specialista in protesi dell’anca;
11. Cesare Stefano Ranieri, di Sulmona, manager nel campo delle risorse umane di importanti realtà industriali di livello internazionale;
12. Giulia Valdo, di Sulmona, atleta in carrozzella e brillante studentessa universitaria iscritta a due corsi di laurea;
13. Luca Zavarella, originario di Pratola Peligna, dirigente area Dati e Intelligenza Artificiale iCubed, Microsoft Most Valuable Professional, e pianista.

Il Premio è dedicato a Enrico Acconcia, animatore e direttore del coro Sirente, che portò in tutta Europa la tradizione musicale popolare abruzzese. “Abbiamo voluto dedicare questo Premio a Enrico Acconcia – dichiara il Sindaco Marisa Valeri – perché lui ha portato nel mondo la nostra cultura, attraverso il coro e i balli tipici della tradizione popolare abruzzese. Castelvecchio è stata accolta in molte delle città più importanti d’Europa e conosciuta anche per le iniziative di Enrico. Vogliamo ricordarlo perché è il simbolo di questa riscoperta delle radici dei piccoli borghi”.

La cerimonia sarà preceduta dalla visita, per chi fosse interessato, della Catacomba Paleocristiana di Superaequum (IV-VI sec. d.C.) attraverso un servizio di accompagnamento con navetta. Luogo di ritrovo: Piazza I maggio, ore 17.

In caso di avverse condizioni atmosferiche la premiazione si svolgerà nella sala Padre Pio Grannonio, in via Roma.

[Comunicato stampa del Comune di Castelvecchio Subequo]

 

Per saperne di più su Castelvecchio Subequo e sulla Catacomba di Superaequum (da Abruzzo Turismo official)

 

Il Majella EtnoFestival nell'Anno delle Radici

Il Majella EtnoFestival si è da sempre posto lo scopo di preservare le tradizioni popolari dell'Abruzzo. L'edizione di quest'anno ha pertanto un significato ancora più importante e simbolico, svolgendosi nell'ambito dell'Anno delle Radici ed in collaborazione con il progetto Italea Abruzzo.
Il Majella EtnoFestival prevede un ricco programma di spettacoli e laboratori che danno risalto non solo alle tradizioni locali, ma anche a quelle di altre culture, promuovendo un dialogo interculturale e l’incontro tra diverse radici etniche.
Partecipare al Majella EtnoFestival nell'Anno delle Radici è un'opportunità straordinaria per riscoprire le proprie origini e per abbracciare la ricchezza delle tradizioni di altre regioni d'Italia e del mondo.
Un evento coinvolgente, un viaggio attraverso le radici dell'Abruzzo e non solo, che si svolgerà il 2 e 3 agosto 2024 a San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), in un’atmosfera di festa e convivialità.

Per aggiornamenti sull'evento 👉 Majella EtnoFestival

Scopri qui l’eccezionale bellezza del territorio di 👉"San Valentino in Abruzzo Citeriore...un piccolo borgo con un nome da primato"

A Casoli, un laboratorio sull’arte della tessitura e presentazione del libro “L’àsene de la càve - Modi di dire, espressioni e tradizioni del ‘mio’ Abruzzo”

Preservare termini dialettali dalla globalizzazione linguistica nel ricordo di un mondo lontano in cui è stata costruita l’identità di una comunità. È il “patrimonio” che custodisce “L’àsene de la càve- Modi di dire, espressioni e tradizioni del ‘mio’ Abruzzo”, testo scritto da Mariella De Francesco, docente abruzzese, amante delle tradizioni popolari e del teatro (edizioni Nuova Gutemberg).

Il libro sarà presentato sabato 27 luglio, alle ore 18.30, a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti), ingresso gratuito, nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, progetto finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
“Sarà l’occasione per conoscere o ritrovare espressioni dialettali che stanno scomparendo – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Leggendo e ascoltando antichi modi di dire ritorneremo a luoghi, costumi, abitudini e tradizioni del passato, che vanno preservati nella memoria affinché non si disperdano le identità di una comunità e di un territorio. Il libro di Mariella De Francesco è prezioso anche perché consentirà agli abruzzesi che tornano dall’estero di recuperare, attraverso il dialetto, i loro ricordi”.
Alla presentazione parteciperà l’autrice, che sarà intervistata da Anna Michetti, responsabile della documentazione storica custodita a Palazzo Tilli.
E’ una carrellata di espressioni, detti e proverbi che, nella loro perspicacia, esprimono lo spirito schietto e diretto della gente abruzzese – spiega Mariella De Francesco - La scelta del ‘materiale’ è stata fatta sull’onda dei ricordi, che mi hanno permesso di compiere un piacevole viaggio a ritroso e di tornare, anche solo per pochi istanti, in alcuni ‘luoghi dell’anima’ per gustarne sapori, odori e suoni a essi correlati. Attraverso la riscoperta del ricco patrimonio espressivo della mia gente, ho potuto rivivere ricordi, emozioni, suggestioni, districare i molteplici fili della memoria e far scorrere, senza alcun vincolo, il nastro del tempo per ricomporre il variegato tessuto del mio mondo in relazione a quello della mia collettività”.


La presentazione del libro sarà preceduta, alle ore 18, da un laboratorio gratuito sull’arte della tessitura che sarà tenuto dalla cooperativa sociale “Voloentieri”. “Coloro che parteciperanno potranno ammirare una tecnica secolare custodita da esperti tessitori - aggiunge Antonella Allegrino - Avranno la possibilità di sedersi davanti a un antico telaio di proprietà della cooperativa, di guidare la ‘navetta’ tra i fili dell'ordito e vedere che la trama cresce man mano sotto i propri occhi”.

Al termine della presentazione del libro, chiuderà i battenti la Mostra di oggetti della tradizione locale in corso sempre a Palazzo Tilli, che rientra tra le iniziative del progetto “Dalla culla al mondo”. L’esposizione ha registrato un notevole afflusso di visitatori, che hanno espresso molto apprezzamento per la bellezza e la preziosità degli oggetti in mostra e il richiamo a usi, tradizioni, costumi e abitudini del passato.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane "". Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni del borgo.

[Comunicato stampa del Comune di Casoli/Palazzo Tilli]

Oggetti della tradizione locale in mostra fino al 27 luglio nelle cantine di Palazzo Tilli di Casoli

È una mostra di oggetti della tradizione locale la prima delle iniziative di “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, progetto finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
La mostra, allestita nelle cantine della dimora storica, resterà aperta fino al 27 luglio (orario 18-20, ingresso gratuito).
Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane”. “Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine – spiega il sindaco Massimo Tiberini - Si tratta di eventi di culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che saranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel nostro borgo
“Nelle cantine di Palazzo Tilli sono esposti più di cento oggetti della tradizione locale, che sono stati conservati per lungo tempo dagli abitanti di Casoli e dei paesi vicini – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Si possono osservare preziosi corredi nuziali, gioielli, strumenti agricoli, utensili, manufatti, arnesi realizzati in vari materiali e altre curiosità. L’iniziativa permette ai tanti emigranti, che nel periodo estivo tornano in paese, di ritrovare una parte della loro storia, approfondire la conoscenza della cultura d’origine e rinsaldare il sentimento di appartenenza a una comunità”.
Dai dati dell’Aire, gli abruzzesi della provincia di Chieti residenti all’estero nel 2023 sono circa 82mila, di cui più di 1.200 provenienti dal Comune di Casoli.

[Comunicato Stampa del Comune di Casoli/Palazzo Trilli]

Buon lavoro ai neo Consiglieri regionali nominati per il CRAM per la nuova legislatura 2024-2029!

E’ con piacere che informiamo che, con decreto n. 34/2024 del 09/07/2024, del Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, sono stati nominati quali componenti del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, ex L.R. 47/2004, i Consiglieri Antonietta La Porta, Luciano Marinucci e Alessio Monaco.
Auguriamo ai neo consiglieri regionali per il CRAM un proficuo e soddisfacente lavoro “per e con” gli emigrati abruzzesi all’estero ed i loro discendenti!
Congratulazioni a tutti!

"Radici: Storie di emigrazione e restanza. Un legame che non si spezzerà mai": il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga a Basto e Olmeto di Valle Castellana

Il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga si prepara a visitare i due splendidi insediamenti rurali di Basto e Olmeto di Valle Castellana, connessi da un bellissimo sentiero riaperto dopo molti anni.
Il 28 luglio 2024 sarà l'occasione per immergersi in una giornata ricca di cultura e tradizioni.
Sarà possibile ascoltare storie dimenticate, canti e racconti, ammirando la bellezza rigogliosa della natura di questi luoghi.
La giornata sarà inoltre arricchita da una mostra fotografica, letture ed un video-collegamento con alcuni emigrati presenti all’estero.
Gli emigrati abruzzesi ed i loro discendenti, grazie al progetto "Turismo delle Radici", promosso dal MAECI, e al supporto del progetto Italea Abruzzo, sono invitati a riscoprire i luoghi d'origine e le tradizioni che li legano ai loro paesi natali.
 
Per aggiornamenti sull'evento  👉 Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga 

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