Montelapiano si prepara a festeggiare i suoi emigrati nell'anno delle radici
"Il richiamo delle radici"
"Il richiamo delle radici"
Il Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis” di Roma, associazione iscritta ad una delle due sezioni dell’Albo regionale CRAM, ha istituito per il corrente Anno Accademico 2023-2024, nell’ambito dei programmi di assistenza e di solidarietà, un concorso per titoli per l’assegnazione di 5 (cinque) borse di studio, di € 2.000 (duemila) ciascuna, intitolate al “Commendatore Elia Federici”.
Le borse di studio sono riservate alle studentesse e agli studenti nati e residenti in Abruzzo e alle studentesse e agli studenti di origini abruzzesi, anche non residenti in Abruzzo, iscritte/i nell’a.a.2023/2024 ad anni successivi al primo di specifici corsi di laurea presso l’Università degli Studi dell’Aquila.
Le candidate e i candidati dovranno presentare domanda di ammissione al concorso utilizzando la procedura disponibile alla pagina https://pica.cineca.it/univaq/ entro e non oltre le ore 13:00 del 21 Giugno 2024.
Le modalità di partecipazione sono riportate nel bando pubblicato sul sito dell’Università degli Studi dell’Aquila: https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?table=borse_studenti&id=626&item=bando
Ulteriori informazioni potranno essere richieste al “Settore Contributi Studenteschi e Borse di Studio” dell’Università degli Studi dell’Aquila (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), contattando il numero di telefono 0862/434036
Il Premio internazionale “Il Tratturo Magno – anno 2024”, organizzato dall’Associazione Tratturo Magno 4.0 e giunto alla sua quarta edizione, è qualcosa di più di un concorso letterario.
Si propone infatti come una sorta di viaggio, che, partendo da un passato improntato all’economia della pastorizia, nei territori dei tratturi e della transumanza, passando poi attraverso nuove forme di emigrazione, torna nuovamente a vivere e raccontare i luoghi delle origini con delle prospettive e degli orizzonti nuovi, chiudendo così il cerchio di tante storie e vicende, personali e comunitarie, per dare ad esse nuova linfa e rinnovate opportunità.
Il premio ha l’obiettivo non solo di celebrare la tradizione e preservare la memoria di un tempo che fu, ma anche, e soprattutto, di proporre idee per una ristrutturazione economica e sociale dei luoghi tratturali, quelli che un tempo costituivano dei nodi vitali dislocati lungo le regioni centro-meridionali dell’Italia.
Il concorso è un invito alla scrittura di opere nelle più disparate forme letterarie - dalla poesia al racconto, dal saggio al progetto - ed è rivolto ad un bacino internazionale, individuando come potenziali destinatari certamente anche gli italiani all’estero e i loro discendenti.
Un bando dal respiro internazionale, disponibile sia in inglese che in italiano, che prevede la possibilità di presentare scritti redatti sia in italiano, che in altre lingue con testo a fronte.
La scadenza per la presentazione delle opere è fissata per l’8 settembre 2024.
L’evento di premiazione è invece previsto per il 19 ottobre 2024 e si terrà nella città di Chieti, in occasione del Festival del Tratturo.
Qui tutti i dettagli del bando: Premio Letterario "Il Tratturo Magno - anno 2024"
Traccia del Bando: “Il Tratturo Magno nei suoi 244 Km da L’Aquila a Foggia, attraversa cittadine, innumerevoli borghi e paesi, un tempo animati da un’economia agropastorale, che li rendeva fiorenti, Oggi queste realtà sono sulla via dello spopolamento, risentono della loro ubicazione geografica, che li relega fuori dalla moderna economia veloce e consumistica. Eppure questi luoghi conservano intatto fascino e storia che li ha visti protagonisti di una vicenda storico-sociale unica, la Transumanza; essi meritano di diventare fulcro di nuova vita, in un’ottica societaria che accoglie e valorizza. Alcuni giovani di oggi, con l’opportunità del lavoro da remoto, stanno tentando una più umana qualità di vita, spostandosi nei piccoli paesi. Solo così questi potrebbero ripopolarsi, accogliendo anche chi è meno fortunato di noi ed è costretto a lasciare la propria terra di origine. Immagina e racconta situazioni suggerite dalla traccia, usando il linguaggio poetico, narrativo o saggistico-progettuale, dando un esempio di futura vita per queste realtà.”
Un breve estratto dalla pagina ufficiale dell’Associazione Tratturo Magno 4.0: “Il pensiero va ai tanti italiani emigrati e ai loro eredi di seconda e terza generazione (in America del nord e del sud, in Australia, in Canada, in Europa etc..), che già praticano il turismo delle radici e che potrebbero produrre testi dettati dalla memoria storica dei loro avi e da idee innovative e creative, per vedere rivivere i luoghi dove i loro antenati sono vissuti. Nel bando è specificato che si accettano testi in lingua straniera con traduzione a fronte, da parte di coloro che hanno voluto conservare, come preziosa memoria, i ricordi di questa esperienza che ha toccato tantissimi comuni (solo il Tratturo Magno ne attraversa cinquanta). L’assoluta volontà è quella di coinvolgere il più possibile i giovani che, partendo dalle tracce della memoria, possano immaginare vite nuove in luoghi di grande sedimentazione storica e culturale, luoghi ove vivere il presente e il futuro. Solo così la memoria potrà aiutare il domani e non si fermerà alla fase dell’autocompiacimento nostalgico.”
Maggiori info in locandina
Lo scorso 4 maggio 2024 si è tenuta a Vevey, in Svizzera, una meravigliosa festa, che ha visto coinvolti due comuni, uno abruzzese e l'altro svizzero: Colledimezzo e Vevey.
Un evento partecipatissimo per il festeggiamento dei 45 anni dell’ “Associazione Colledimezzese in Svizzera” e per la presentazione del vino italo-svizzero “Lu ColVè”, un blend di Montepulciano d’Abruzzo, dell’azienda agricola abruzzese Tommaso Masciantonio-Trappèto di Caprafico, e di Gamaret-Les Vignes de Vevey, un vino coltivato nel territorio di Vevey. Un’iniziativa resa possibile anche grazie ai contributi CRAM.
Grandissimo è stato il riscontro da parte di entrambe le comunità, che hanno così rinnovato un patto di amicizia solido e che ha origini nella prima metà del ‘900, con le prime emigrazione di colledimezzesi proprio verso Vevey.
L’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria (Ch) ha preparato per l’occasione un Menù Abruzzese d’eccellenza! Per i ragazzi dell’Istituto è stata un’esperienza culturale, di studio, professionale ed umana molto significativa.
Tutti gli invitati sono stati accolti da Francesco Carrea, Presidente dell’Associazione Colledimezzese in Svizzera, Vincent Imhof, consigliere municipale del Comune di Vevey, Alessandro Corrado e Angelo De Lucci, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente della FEAS Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera. Presenti anche Christian Simonetti, Sindaco di Colledimezzo, e Claudio Micheloni, ex Senatore della repubblica italiana.
Ha presenziato all’evento anche il Com.it.es di Losanna, nelle figure del Presidente, Michele Scala, e della Vice-Presidente, Laura Ferrara.
La comunità di Colledimezzo era rappresentata, inoltre, dalla Presidente della Pro Loco, Federica Fortunato, e dalla Direttrice del Giornale TNZ, Giovanna Di Lello.
Tra i partecipanti, Morena La Barba, regista e sociologa dell’Università di Ginevra, che da anni segue con passione il rapporto tra le due comunità, realizzando il video-documentario “Colledimezzo, paese senza confini” già presentato nell’estate 2023 a Colledimezzo in occasione dei festeggiamenti per la 2° Giornata dell’Amicizia Colledimezzo-Vevey.
Per il progetto vinicolo erano presenti anche Christophe Landry, Enologo delle Vignes di Vevey, e Sophie Raymond, Responsabile del Ufficio dell’economia di Vevey.
Il 4 maggio ha preso il via, sempre nell’ambito dei festeggiamenti per i 45 anni dell’Associazione Colledimezzese, anche la mostra fotografica "Ils voulaient des bras et ils eurent des hommes” di Mario D’Ippolito, nato a Colledimezzo e cresciuto a Vevey. Una mostra che ritrae “les hommes” degli Ateliers de Constructions Mécaniques de Vevey (ACMV), dove tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘60 del Novecento, trovarono lavoro numerosi immigrati provenienti da Colledimezzo, impiegati nella produzione di turbine idroelettriche, vagoni ferroviari e strutture metalliche, che chiuse poi i battenti nel 1992. La mostra rimarrà visibile a Vevey fino al 29 di settembre 2024.
Facciamo i nostri migliori auguri all’Associazione Colledimezzese per questi 45 anni di attività e alle due comunità affinché, dallo scambio e da un’amicizia così profondamente sentita, continuino a nascere nuovi progetti e nuova vitalità!
Tanti auguri ed un brindisi di...Lu ColVè! 🍷
📷 Si ringrazia il Presidente dell'Associazione Colledimezzese in Svizzera, Francesco Carrea, per le foto.
📌Appuntamento per martedì 14 maggio, a Ripa Teatina, con lo scrittore italo-argentino Mempo Giardinelli, uno degli autori più importanti del panorama letterario dell'America del Sud.
Mempo Giardinelli discende da una famiglia abruzzese che emigrò da Filetto (Ch) alla fine dell'Ottocento.
🌍Un'iniziativa inserita nel quadro delle attività legate al progetto Turismo delle Radici, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Les Racines des Abruzzes” nasce dalla sinergia tra chi è partito e chi resta, dove i primi desiderano tornare a visitare i luoghi delle origini ed i secondi sono pronti ad accoglierli.
Sono coinvolti in questa iniziativa, che guarda al Turismo delle Radici, l’associazione culturale Abrussels, iscritta al CRAM, presieduta da Claudio Vernarelli e composta da alcuni abruzzesi residenti in Belgio; il tour operator marsicano Appennini for all, impegnato da anni nella promozione del turismo accessibile sulle montagne d’Abruzzo; l’agenzia di viaggi di incoming aquilana WelcomeAq e due operatori turistici della Valle del Tirino, l’agricampeggio Tenuta Il Guerriero e Calipso Capodacqua, che realizza tour esperienziali in barca elettrica a visione subacquea sul lago di Capodacqua.
L’iniziativa desidera far conoscere l’Abruzzo come destinazione turistica in cui vivere esperienze immersive e coinvolgenti, attraverso le quali rafforzare il legame con i luoghi, le tradizioni e la cultura delle proprie origini.
A distanza di pochi giorni, due tappe del Giro d’Italia 2024 in Abruzzo ricordano tre grandi campioni del passato.
È partita infatti domenica 12 maggio, da Avezzano, la tappa n. 9, tornando così nella città del campione del ciclismo Vito Taccone, il “Camoscio d’Abruzzo”.
Mentre mercoledì 15 maggio sarà il momento di ricordare il campione mondiale del pugilato, Rocky Marciano, in una tappa che passerà prima da San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento, località natale della mamma del pugile, Pasqualina Picciuto, per poi raggiungere Francavilla al Mare, a 10 km da Ripa Teatina, luogo di origine del papà di Rocky, Pierino (Quirino) Marchegiano.
La tappa n.11 toccherà anche Fossacesia Marina, percorrendo così i luoghi di un altro importante campione del ciclismo, Alessandro Fantini, vincitore negli anni ‘50 di numerose tappe del Giro d’Italia e del Tour de France, ed originario proprio di Fossacesia.
Questo primo fine settimana di maggio, all’insegna dei festeggiamenti patronali che Pretoro dedica a San Domenico Abate, si arricchisce di un momento culturale dedicato al tema dell’emigrazione degli italiani e degli abruzzesi ad Ottawa.
Si terrà infatti oggi 4 maggio, alle ore 17, presso il Museo dell’Arte “Nicola d’Innocenzo”, la presentazione del libro del Prof. Franco Ricci “Preston Street – Corso Italia. Una storia informale degli italiani ad Ottawa”.
Tra le personalità presenti, interverrà anche il giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, che in un suo scritto ha ricordato come il Prof. Franco Ricci, docente dell’Università di Ottawa, fosse “un innamorato della terra dei padri che faceva innamorare dell’Abruzzo anche i suoi studenti” e “un italiano orgoglioso delle proprie origini, un abruzzese appassionato al culto delle proprie radici, un testimone operoso del valore della lingua italiana e del patrimonio incomparabile d’arte, storia e cultura che l’Italia può vantare.”
Ricordiamo inoltre l’interessante ed importante progetto "La valigia di cartone. Destinazione Ottawa", che coinvolge il Comune di Pretoro, con lo scopo di tracciare e rintracciare ricordi e documenti dell’esodo migratorio verso il Canada, in uno scambio continuo con le comunità abruzzesi stabilitesi oltreoceano.
E’ ancora possibile visitare, domani 4 e dopodomani 5 maggio, al Museo di Roma in Trastevere, la mostra dedicata agli scatti della fotografa tedesca Hilde Lotz-Bauer, che nel decennio 1934-1943, durante il suo primo soggiorno in Italia, “muovendosi tra la gente con la sua piccola Leica portatile”, catturò scene di vita quotidiana nelle città e nelle aree rurali più isolate del nostro paese e della nostra regione.
Quasi senza farsi notare, Hilde fu in grado di cogliere ed immortalare tutta l’umanità incontrata durante i suoi viaggi.
Ed è così che scattò foto non solo a Frattura Vecchia, Sulmona e L'Aquila, ma anche a Scanno, ritraendo le donne scannesi con i loro abiti tradizionali, intente nelle loro attività abituali.
Di grande interesse è anche il video-racconto sulle sue impressioni ed appunti di viaggio. 📷📖
In occasione del Finissage della mostra di domenica 5 maggio 2024, la visita sarà allietata, dalle ore 15.30 alle 16.30, da alcuni intervalli musicali della compositrice Zhanna Stankovych.
Un’opportunità per guardare al nostro passato, alle nostre origini e tradizioni più autentiche, attraverso lo sguardo e l’interesse di Hilde Lotz-Bauer.
“Molto del lavoro artistico della Lotz-Bauer ad oggi conosciuto è fortemente incentrato sulle occasioni quotidiane e festive, soprattutto in Abruzzo. Le donne ritratte nella serie su Scanno, immortalate nei loro costumi realizzati a mano, appaiono come opere d'arte viventi. Hilde curava con attenzione la composizione estetica e i dettagli trasformando i reportage in un'opera artistica unica, ricca di spunti personali e documentaristica anche a livello critico e sociale.” (dal comunicato stampa del Museo di Roma in Trastevere)